«Quando era bambino Erasmo Farlocco, diventato presto “Arsenio Ruspin” (“Lupin sarebbe stato troppo sfacciato, dicevano gli amici“), aveva inventato, a sentire lui, il legno che non brucia. Ad imperitura memoria di quell’evento glorioso, gli resta una contorta cicatrice, che fa capolino dai suoi capelli arruffati e gli scende fino a metà fronte, regalo di uno dei tanti allocchi che gli avevano creduto sul serio, restituendogli poi la merce difettosa proprio in quel punto delicato … “Se scopro chi ha inventato il lavoro …” diceva, minaccioso.»
Inizia così il racconto breve “ARSENIO RUSPIN (FOUGÒTT)” di Luigi Spiota, qui di seguito allegato in versione pdf scaricabile, a disposizione dei suoi tanti affezionati lettori che, in questi ultimi anni (2020-21), hanno scoperto non solo di apprezzare, ma di farsi sempre più coinvolgere dalle ormai numerose “opere letterarie” inviateci e pubblicate. (more…)