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12 Maggio 2009

Sempre a rischio la bonifica di aree industriali dismesse

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Varazze, 12.05.2009.

PonentevarazzinoNews

logo-verdiSempre a rischio la bonifica
di aree industriali dismesse

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci da Roberto Gallocchio, dell’ufficio stampa Gruppo Consiliare Verdi Regione Liguria, in quanto tratta di un annoso problema riguardante, per l’appunto, il rispetto degli accordi stipulati in fase di definizione di piani di recupero ambientale di siti industriali da riconvertire.

Sistematicamente assistiamo ad enormi difficoltà nel far rispettare il corretto protocollo per lo smaltimento dei materiali inquinati, considerati nocivi per la salute, se non addirittura lo stesso recupero delle aree, spesso occultate sotto frettolose asfaltature o colate di cemento necessarie a nuovi insediamenti.

Quanto sta succedendo a Cornigliano è l’ennesima conferma di come sia necessaria la presenza delle autorità preposte ai controlli, coadiuvata dalla certezza delle pene che dovranno essere più severe se vogliamo evitare di ripetere le storture del passato.

Comunicato stampa

ACCIAIERIE DI CORNIGLIANO:I VERDI CHIEDONO ALLA REGIONE CHE VENGA FATTO RISPETTARE L’ACCORDO DI PROGRAMMA. 
 
Nel corso della seduta odierna del Consiglio Regionale della Liguria i consiglieri dei Verdi, Cristina Morelli e Carlo Vasconi, hanno portato in aula un’interrogazione sul mancato rispetto da parte del Gruppo Riva dell’Accordo di Programma relativo sul recupero delle aree ex Ilva di Cornigliano.

“Il Gruppo Riva si era impegnato, di fronte alle istituzioni, di mantenere gli stessi livelli occupazionali esistenti al momento della firma , ossia 2700 lavoratori,  – interviene Cristina Morelli capogruppo dei Verdi in Regione – altresì alla bonifica delle aree dimesse con conseguente smaltimento del materiale inquinante e pericoloso presente sull’area.

Ad oggi i lavoratori a libro paga risultano circa 2000, di cui 1050 in cassa integrazione ordinaria e straordinaria per i quali, secondo l’azienda, non è previsto il rientro in fabbrica; sulle aree di dismissione degli impianti siderurgici risultano effettuate asfaltature del suolo su cui vengono posizionati container, senza peraltro, ci risulta, la prevista bonifica di un’area contaminata da decenni di attività siderurgica.

Evidenziamo inoltre che si susseguono le denunce da parte del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, recentemente con sequestro di due aree interne alle Acciaierie per deposito abusivo di rifiuti derivanti dallo smantellamento, potenzialmente pericolosi per la salute, con conseguente denuncia per Emilio Riva presidente del Gruppo Ilva.
 
Nel dicembre scorso un altro deposito abusivo di 105 mila tonnellate di “polverino” era stato sequestrato sempre dal N.O.E., materiale considerato rifiuto speciale  per il quale il Gruppo Ilva si era impegnato a smaltire correttamente nell’Accordo di Programma.

Apprendiamo dall’Assessore all’Ambiente Franco Zunino che il monitoraggio è attento e che per i lavoratori in cassa integrazione dovrebbe essere prorogata tale situazione fino a dicembre 2009,  dopo non si sa.

Non ci riteniamo soddisfatti della risposta – conclude Cristina Morelli – rispetto ad una situazione non risolta dal punto di vista ambientale, con il persistere di rischi per la salute dei cittadini, e dal punto di vista del mantenimento dei livelli occupazionali e con nessuna certezza sul futuro dei lavoratori.

Riteniamo infine negativamente la mancata risposta sull’avvenuta redazione, o meno, del Piano di Caratterizzazione, previsto dalla Legge Ronchi e  dal Testo Unico Ambientale, che prevede l’effettuazione obbligatoria dei carotaggi propedeutici alla bonifica.

Ci riserviamo pertanto di presentare ulteriori interventi formali presso il Consiglio Regionale per ottenere maggiori rassicurazioni sia sui necessari passi nei confronti di Emilio Riva sia sull’assolvimento delle competenze della Regione Liguria.” – Genova, 12 maggio 2009 – Ufficio stampa Verdi Liguria – Roberto Gallocchio

Il direttivo.

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