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Varazze, 6 maggio 2009. Home page
Concerto d’Arpa di Eva Randazzo e Acquarelli di G. Sanguineti all’Oratorio di N.S. Assunta per il ‘Maggio nell’Arte 2009’
Con il “Concerto d’Arpa” a cura del maestro Eva Randazzo, sabato 9 maggio alle ore 17, presso il centralissimo Oratorio N.S. Assunta di Varazze, Via Montegrappa n.1, si inaugura l’esposizione di Acquarelli del pittore genovese Gianfranco Sanguineti, che resterà aperta fino al 24 maggio, con ingresso libero dalle ore 16 alle 19 – Sabato e Festivi anche al mattino dalle ore 10 alle 12.
L’oratorio, particolarmente caro ai varazzini, custodisce il prezioso organo Serassi e la statua processionale dell’Assunta, opera di scuola maragliana, ed è visitabile ogni sabato mattina grazie alle presenza dei membri della confraternita che provvedono, a turno, a mantenerlo aperto.
Oratorio di N.S. Assunta – Via Montegrappa, 1 – 17019 Varazze (SV)
Maggio nell’Arte – di Gianfranco Sanguineti, esposizione di Acquarelli dal 9-24 Maggio 2009
Inaugurazione sabato 9 maggio ore 17 con il Concerto d’Arpa a cura di Eva Randazzo
Orario esposizione 16 – 19 – Sabato e festivi 10 – 12 e 16 – 19
Per approfondire:
Eva Randazzo
Il maestro Eva Randazzo é diplomata in arpa e canto presso il Conservatorio di Musica “N. Paganini”di Genova, dove ha anche conseguito il diploma accademico di II livello in arpa. Nel 1990 vince i Concorsi nazionali “Agimus” Città di Tortona e “Città di Trento” ed il secondo premio al Concorso Internazionale “Rovere d’oro” – Città di San Bartolomeo al Mare (IM). Ha studiato musica da camera con il maestro Massimiliano Damerini ed ha seguito alcuni dei laboratori proposti dal Conservatorio di Genova (Musica vocale da Camera, Musica barocca, Musica antica). Collabora da quest’anno con l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte. Si esibisce come solista ed in formazioni cameristiche, presentando spesso un particolare programma in cui canta accompagnandosi con l’arpa.
Programma:
G.F. Haendel Concerto in sib. (revis. M. Grandjany)
G.B. Pascetti Sonata in do min. (revis. C. Salzedo)
A. Hasselmans La Source
P. Hindemith Sonata
M. Tournier Au matin
Gianfranco Sanguineti
Gianfranco Sanguineti, pittore genovese, inizia il proprio approccio con il “fare pittura” giovanissimo, all’inizio degli anni sessanta e dà corso alla propria attività professionale ujn decennio dopo dapprima come grafico e successivamente come pittore.
Il periodo giovanile caratterizzato soprattutto dalla scelta delle tematiche – tra le quali primeggia la figura umana, in particolare quella tipicizzata o atteggiata, sia maschile che femminile, sia di adulti sia di bambini, nonché il ritratto, basati su riferimenti naturalistici a volte risolti per “eccesso”, in maniera quasi espressionistica, a volte suggeriti con fare espressionistico onde porre l’accento sui dati psicologici della persona o del personaggio del ritratto – sia alla materia pittorica e alla tecnica di stesura vigorosa e priva di reticenze e pur tuttavia mai greve, anzi spesso trasparente, quasi a preannunciare i futuri sviluppi acquarellistici.
Successivamente e con decisione negli anni ’75 e ’80, Sanguineti si discosta dallo stile giovanile per evolvere verso un linguaggio che trova nella tecnica dell’acquerello il suo tramite più appropriato.
Inizia il suo percorso con l’acquerello eseguendo le prime nature morte con fiori o frutta, sfruttando il bianco della carta per dare luminosità alle sue opere, creandosi uno stile personale usato in seguito per tutti i suoi quadri.
Sanguineti, pur non rinunciando a trattare i più svariati soggetti, dedica particolare attenzione ed una buona parte della sua attività ad approfondire il tema della flora. Lo fa con l’occhio dell’artista ma con la curiosità e l’indagine del naturalista.
Con la metodicità, la costanza e la professionalità che contraddistingue il suo operare Sanguineti batte a tappeto le nostre montagne, coline, campagne, coste, i giardini e gli orti, cerca, scopre, indaga e grazie alla sua maestria di pittore, fa assurgere a protagoniste le più umili essenze vegetali alla stregua di quelle più note e celebrate, siano esse fiori, frutti, bacche o semplicemente piante erbacee.
Ecco, dunque, nascere e svilupparsi il ciclo delle piante aromatiche; il ciclo dei “Fiori dei monti Liguri”, esposto al pubblico per la prima volta in una grande mostra organizzata dal Comune di Campomorone nel 1994, che suscitò un considerevole interesse di pubblico (numerose visite) e di critica (la RAI dedicò all’iniziativa un lungo servizio) e che è stata riproposta successivamente in altri diversi spazi espositivi pubblici liguri.
Da ultimo Sanguineti, dando seguito e continuità all’iniziativa innanzi ricordata, ha affrontato il tema delle bacche e degli arbusti presenti in Liguria.
Temi, quest’ultimo ed i precedenti, affascinanti se riferiti ad un qualsiasi paese d’Italia, ma che lo sono tanto di più se riferiti alla Liguria che per la posizione geografica, la variatissima conformazione geomorfologica e le sue vicende umane è stata destinata a crocevia e sede preferita di un numero stragrande di specie vegetali.
Ma Sanguineti, in quest’ultimo ciclo dedicato agli arbusti ed alle bacche, innova ulteriormente il proprio taglio narrativo inserendo il nuovo parametro temporale che è poco consueto in pittura (se si esclude l’esperienza cubista e futurista), ma è proprio delle arti cinetiche. Lo fa attraverso la rappresentazione simultanea di stati e stadi vegetazionali diversi della stessa pianta correlati al ciclo stagionale.
Questo processo espressivo mantiene i suoi originari e sostanziali connotati di operazione estetica senza che ciò, tuttavia, impedisca alla stessa di acquisire ed arricchirsi di valori didattici che non limitano ma mortificano la componente emozionale.
A conclusione di questa puntualizzazione è inevitabile sottolineare come l’itinerario proposto da Sanguineti all’osservatore delle sue opere sia in primo luogo il viaggio da lui stesso svolto nel recondito, inesauribile ed imprevedibile mondo della natura in generale ed in quello vegetale in particolare, dotato di entusiasmo e pronto a meravigliarsi, alla scoperta di forme e colori, ma anche di emozioni e di conoscenze che producono una sintesi al tempo stesso ARTISTICA, SCIENTIFICA E DIVULGATIVA che merita attenzione ed interesse.