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31 Agosto 2016

Savona: dedicate a Giovanni Massolo le “Vetrine d’Artista” di settembre dell’Associazione “R. Aiolfi”

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Varazze, 31.08.2016.

Giovanni-Massolo-Ematite-2008-olio-su-tela-e-argentoSavona: dedicate a Giovanni Massolo le “Vetrine d’Artista” di settembre dell’Associazione “R. Aiolfi

Le “Vetrine d’Artista” del mese di settembre 2016, allestite dall’Associazione Culturale “R. Aiolfi” in corso Italia presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, sono un omaggio a Giovanni Massolo, «una personalità complessa legata per studi all’Istituto d’Arte di Acqui Terme dove, poi, ha insegnato fino al 2009».

La mostra, che verrà inaugurata alle ore 10 di giovedì 1 settembre, potrà essere visitata fino al prossimo 4 ottobre 2016.

Fruizione libera.

Continua così la fortunata esperienza delle “Vetrine d’Artista”, collocate nel pieno centro di Savona, grazie alla formula di alternare presenze di voci nuove o relativamente nuove nel panorama attuale dell’arte contemporanea, con una serie di “omaggi” ad Artisti scomparsi che hanno avuto, comunque, un legame con questo Territorio. Ideatrice dell’iniziativa è la Dr.ssa Silvia Bottaro, che mese dopo mese ne cura la realizzazione.
Motivazione

Giovanni Massolo si è laureato nel 1973 presso l’Accademia di Belle Arti di Torino dove ha frequentato e sentito vicine le influenze di importanti artisti: dal pittore Paulucci al maestro Calandri, incisore di chiara fama, da Eso Peluzzi, a Felice Casorati a Cesare Maggi (di cui era lontano parente). Cultura poliedrica e ricca la sua che è sfociata in numerosi lavori, sempre molto personali, come nel 1996 il trittico “La nuova civiltà” (Sala operativa della Protezione civile di Alessandria), i lavori a Santo Stefano Belbo per il centenario della nascita di Cesare Pavese. Già nel 2012 aveva superato la centesima mostra personale (a Pozzo Garitta, Albissola Marina). Amava particolarmente l’opera “Il percorso sofferto di Cristo” (quindici pannelli a olio e lamine d’oro ripercorrenti la Via Crucis) di cui il critico Giovanni Cutica di Revigliasco ha scritto: “La Via Crucis costituisce per lui un modello di straordinario interesse, in cui ritrovare lo spirito della narrazione e la più alta espressione drammatica dei sentimenti ma, allo stesso tempo, è un terreno di ricerca per sperimentare tecniche artistiche tratte da antiche tradizioni precedenti all’istituzione della Via Crucis stessa. Si  ricorda la sua ultima personale svolta presso i locali di “Problem Solving” a Carcare dove ha esposto le ceramiche rappresentanti i canti dell’Inferno dantesco, Lui nato a Savona ma che si sentiva molto legato alla Valle Bormida  dove visse decenni a San Giuseppe di Cairo, prima di andare a vivere in Piemonte. Improvvisamente ci ha lasciati il 16 giugno 2015. Un primissimo “omaggio” è stato esporre una sua opera  a Vendone nel Parco del Castellaro (agosto-settembre 2015) dal titolo Progetto di Libertà e di Pensiero, un titolo che ben sintetizza, anche, il suo pensiero, il suo essere Uomo del suo tempo ed Artista libero  a tutto tondo. (S. Bottaro)

Fonte: Associazione Culturale “R. Aiolfi”

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