Savona: dedicate a Riccardo Orsoni le “Vetrine d’Artista” di giugno dell’A.C. “R. Aiolfi”

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Varazze, 12.06.2015.                                    Home page

Riccardo-Orsoni_La-porta-dei-sogni.2003-olio-su-telaSavona: dedicate a Riccardo Orsoni le “Vetrine d’Artista” di giugno dell’A.C. “R. Aiolfi

Le “Vetrine d’Artista” del mese di giugno 2015, allestite dall’Associazione Culturale “R. Aiolfi” in corso Italia presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, sono un omaggio a Riccardo Orsoni, un pittore e uno scultore dall’innata sensibilità stilistica e introspettiva. La mostra, inaugurata alle ore 10 di martedì 9 giugno, potrà essere visitata fino al prossimo 3 luglio. Fruizione libera.

Continua così la fortunata esperienza delle “Vetrine d’Artista”, collocate nel pieno centro di Savona, grazie alla formula di alternare presenze di voci nuove o relativamente nuove nel panorama attuale dell’arte contemporanea, con una serie di “omaggi” ad Artisti scomparsi che hanno avuto, comunque, un legame con questo Territorio. Ideatrice dell’iniziativa è la Dr.ssa Silvia Bottaro, che mese dopo mese ne cura la realizzazione.

Motivazione.

Di silenzi ce ne sono una vera infinità e capirne le differenze non è cosa da poco. Riccardo  Orsoni con la sua capacità indubbia di usare tecniche (dalla pittura alla scultura), acquisita certamente con studi accademici e affinata con una innata sensibilità stilistica e introspettiva, indaga tali silenzi: alcuni orribili (di morte, di viltà, di disprezzo) altri desiderati, inattesi, (un perdono silenzioso, silenzi domestici, silenzi incantati che ci portano al bordo del mondo, sotto un cielo stellato, in un mare calmo). Molte sue opere ci offrono il silenzio del mistero, quello dell’anima. L’Artista lascia fuori dalla sua comunicazione visiva, intensa e raffinata al contempo, a volte onirica e pure con accenti surrealisti  financo meramente decorativa (si vedano le chiavi di violino rincorrersi nell’infinito del suono), la chiacchiera per trovare figure che si illuminano solo nella profondità del silenzio di un cielo, di un orizzonte terso. Anche le città secolari diventano una sorta di edicifio-chiesa: luoghi da contemplare dove l’eloquenza si sprigiona soltanto nella quiete, nella pace, nella solidarietà. Mi pare che Orsoni non sia un idolatra del “presente”, del tempo del reale (dato dai media, dai cellulari dove ogni evento diviene subito notizia): l’artista avverte forte l’inquietudine che il presente porta con sè. Il tempo dell’uomo non è solamente il presente ma la storia e questa è intrecciata intimamente sia al presente che al passato ed al futuro (così come insegnano i miti, le religioni) Nelle sue creazioni si avverte, in un certo senso,  la poesia, il respiro dell’eternità infatti se al’arte antica si è soffermata sul tempo che fugge, quella moderna ha esplorato ed esplora la dimensione assoluta, che pare essere determinata  non con le macchine ma col cuore. Riccardo Orsoni è nato a Pizzighettone (CR) nel 1968. Si è diplomato in Illustrazione presso la scuola d’arte del Castello Sforzesco di Milano nel 1995, anno in cui ha iniziato a esporre in diverse gallerie e spazi pubblici realizzando dipinti, sculture, installazioni e performance sempre coinvolgenti e originali. (Silvia Bottaro)

Info: Associazione “R. Aiolfi” no profit, Savona

Questo articolo è stato pubblicato il 12 Giu 2015 alle 22:41 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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