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Varazze, 26.02.2015. Home page
Mostra “Mater misericordiae” a Savona con le Madonne della collezione Bozzano-Giorgis
Nelle vetrine della CaRiSa di Corso Italia a Savona da lunedì 2 e per tutto il mese di marzo 2015, saranno in visione le Madonne della Misericordia della collezione Bozzano-Giorgis in una mostra denominata “Mater misericordiae“.
Nota come la Madonna di Savona e autenticamente venerata dai savonesi, di cui è patrona, il 18 marzo di ogni anno con la solenne processione al Santuario è stata rappresentata nel tempo da umili ceramisti e da grandi artisti. Guglielmo Bozzano ne ha fatto l’oggetto di tre piatti e di numerosi acquarelli visibili accanto alle terrecotte di Cassan, Arturo Martini e altri.
Presentazione della D.ssa Cinzia Molinari, Presidente della Fondazione Bozzano-Giorgis.
L’apparizione della Madonna, il 18 marzo 1536, rappresenta un momento di rinnovata celebrazione religiosa e sociale per la città di Savona. Molti artisti hanno voluto cogliere l’emozione di tale evento, anche Guglielmo Bozzano ha realizzato molte opere ispirandosi alla “Mater Misericordiae” e ne ha collezionato di artisti che spaziano dal seicento fino ai contemporanei. Questa ricerca, durata tutta una vita, diventa, oggi, testimonianza della sua profonda sensibilità artistica e religiosa. La Fondazione Bozzano-Giorgis, anche per rinnovare il ricordo della prestigiosa mostra organizzata da Tullio Mazzotti nel 1966 nelle sale del Comune di Savona, ha voluto realizzare questa mostra dedicata all’incontro, straordinario e pur naturale, dell’uomo con il divino.
Presentazione a cura del Presidente onorario Giorgio Olcese a completamento delle parole della presidente Cinzia Molinari.
Nato nel “paese dei vasai” Guglielmo Bozzano è sempre stato attratto dall’arte ceramica, ne ha scrutato le tecniche e i trucchi del mestiere per farne, una volta scoperti i segreti e i misteri, un suo strumento espressivo nelle vesti più povere. La decorazione da lui privilegiata è stata, infatti, la più essenziale e antica: l’ingobbio, un sottile strato a base di argilla a ricoprire del corpo ceramico sottostante per esaltarne la perfezione e la decorazione successiva. I soggetti e i temi da lui preferiti erano altrettanto umili: le erbe e gli insetti dei prati, gli uccelli dei boschi e degli orti, un inno francescano alla natura sotteso da una profonda tensione religiosa che meglio si esplicitò in immagini sacre come la Madonna della Misericordia.
Proprio nei piatti dedicati alla Madonna di Savona Bozzano raggiunge una vetta di straordinaria poesia: il segno, ridotto ad un minimo essenziale, e il colore, limitato a pochissimi tocchi, riescono a trasmettere un’emozione che è preghiera a cui nulla va aggiunto. Un’uguale tensione guidò Guglielmo e la moglie Vanna nel raccogliere antiche opere savonesi, monregalesi o venete. Il loro occhio fu sempre attratto dalla grazia minimalista dei manufatti popolari piuttosto che dai grandi vasi o piatti di parata. Per questo, nella loro collezione di Madonne di Savona, non figurano sculture barocche o di alta raffinatezza formale ma soltanto antiche immagini di sublime semplicità, Madonne popolari create per la devozione domestica, prive di orpelli inutili e ricche soltanto della loro severa nobiltà. Dunque le “Madonne della Misericordia” create da Bozzano e quelle che lui e la moglie raccolsero con tanto amore, pur nella profonda diversità stilistica, appartengono veramente, e non a caso, alla stessa famiglia spirituale.
Fonte. D.ssa Elsa Roncallo, Segretaria della Fondazione Bozzano-Giorgis.
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