La proposta sulla caccia del PdL non convince

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Varazze, 11.03.2009.

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La proposta sulla caccia del PdL
non convince

La proposta presentata dal Senatore savonese Dott. Franco Orsi, ha suscitato numerose proteste e tante segnalazioni inviateci dai nostri sostenitori, che ci hanno chiesto di dare spazio alla notizia pubblicando alcuni articoli di stampa ed inserendo l’argomento tra quelli da discutere in un prossimo incontro. 

Da “Repubblica” 11 marzo 2009 – LA POLEMICA – Caccia, licenza d’imbalsamare scontro sulla proposta del Pdl – Nel progetto di legge doppiette ai sedicenni, accesso nei parchi e uso di animali-esca – di A. Cianciullo

UN’AQUILA reale imbalsamata in salotto. Un fucile in mano a un ragazzo di 16 anni, lo stesso a cui non si affida né un volante né una scheda elettorale. Le porte dei parchi aperte alle doppiette. L’uso senza limiti degli zimbelli, civette lasciate appese per le zampe ad agitarsi per ore, in modo da attirare con la loro sofferenza altre prede. È l’Italia della libera caccia, così come dovrebbe uscire dalla controriforma che ieri è arrivata in commissione Ambiente del Senato. Un terremoto che spazza via l’equilibrio faticosamente raggiunto con la legge quadro del 1992 e rischia di inasprire il contenzioso con l’Europa. Per l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) è un ritorno al Medioevo.

Per Jane Goodall, una delle più famose etologhe, il segno di una sconfitta culturale: “Per quanto possa sforzarmi, alla mia età non riesco ancora a capire come persone civilizzate possano provare piacere nell’uscire di casa, togliere la vita a creature bellissime e poi appenderne la testa in salotto, per decorazione”.
 
“La notizia della liberalizzazione dell’imbalsamazione l’ha colpita profondamente”, racconta la scrittrice Margherita D’Amico – fondatrice della agenzia non governativa “La vita degli altri” che si occupa di trovare punti di incontro tra il mondo degli animali, quello degli uomini e quello dell’ambiente – che ha intervistato Jane Goodall nell’ambito del documentario sulla caccia “A ferro e fuoco” girato “per rompere il silenzio sulla trasformazione dei 700 mila cacciatori in imbalsamatori e sul rischio crescente per chiunque vada in campagna, visto che già l’ultima stagione venatoria è costata 42 morti e 85 feriti”.

Il testo appena arrivato a Palazzo Madama è il frutto di una sintesi di varie proposte di legge presentate dalla forze di maggioranza. L’autore della stesura finale, Franco Orsi (Forza Italia), ritiene che le modifiche non restringano l’elenco delle specie tutelate, fatta eccezione per i danni prodotti all’agricoltura e per i rischi “all’incolumità pubblica”. Di fatto saranno i sindaci e i prefetti a stabilire di volta in volta se i lupi o gli orsi costituiscono una minaccia da arginare premendo il grilletto.

La nuova legge trova l’opposizione degli ambientalisti, degli agricoltori e persino delle associazioni che raccolgono la maggioranza dei cacciatori (Arcicaccia e Federcaccia). Lipu, Lav e Enpa urlano allo scandalo parlando di “nuovo Medioevo”. “Tutte le categorie direttamente coinvolte sono contrarie perché la legge quadro aveva messo fine alla guerra ideologica sulla caccia, ora si rischia di riaprire una lunga stagione di conflitti”, nota il senatore del Pd Roberto della Seta. Bocciato dai diretti interessati, il nuovo disegno di legge sarà forse frutto di un sondaggio segreto?

Per scoprirlo Legambiente, Lipu e Wwf hanno commissionato un sondaggio pubblico all’Ipsos. Ecco la sintesi. Il primo dato riguarda l’orientamento generale: il 69 per cento è fortemente contrario alle doppiette, il 21 per cento neutrale, il 10 per cento favorevole. Prolungare il periodo di caccia e aumentare i luoghi in cui si può sparare: 86 per cento contrari. Ridurre le sanzioni per chi uccide specie protette: 86 per cento contrari. Aree private in cui è possibile sparare agli animali: 89 per cento contrari. Doppiette nei parchi: 91 per cento contrari.

Autorizzare a sparare agli uccelli migratori: 93 per cento contrari. Rilasciare la licenza di caccia a chi ha 16 anni se accompagnato: 94 per cento contrari. Se la maggioranza anti caccia era prevedibile, la misura del dissenso rispetto alla controriforma risulta particolarmente alta. E un’altra sorpresa arriva quando si analizza l’orientamento politico di chi risponde. In una serie di casi gli elettori di centrodestra sono ancora più contrari alla controriforma di quelli di centrosinistra. Solo il 5 per cento di chi vota per la maggioranza è favorevole ad autorizzare la caccia a specie protette contro un 7 per cento di elettori del centrosinistra. Solo il 3 per cento di chi vota per il Pdl vuole che i cacciatori possano sparare ai migratori contro il 6 per cento di chi vota per l’opposizione. Solo il 5 per cento di chi è schierato con il governo vede con favore l’idea di dare una doppietta a un ragazzo di 16 anni contro il 6 per cento di chi è schierato con l’opposizione.

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Da “Corriere.itIl caso La proposta criticata anche da una parte delle doppiette – Cacciatori a 16 anni  – Ambientalisti in rivolta – Accuse da Wwf, Lipu e Legambiente. L’etologa Goodall: un rischio.

ROMA — Anche i cacciatori avranno il loro foglio rosa. E per imbracciare il fucile non dovranno più aspettare la maggiore età, come avviene oggi. Basterà aver compiuto sedici anni, purché a caccia si vada accompagnati da una persona esperta, come il papà, lo zio o un amico più grande. La misura è contenuta del disegno di legge che sarà presentato oggi dal senatore del Popolo della libertà Franco Orsi, appassionato cacciatore. Un testo da tempo allo studio che ora è pronto a fare il primo passo formale nella commissione Ambiente di Palazzo Madama per poi imboccare la lunga strada del dibattito parlamentare. [Continua … ]

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Da “Abolizione cacciaLega per l’abolizione della caccia

E’ iniziato l’iter parlamentare della proposta di legge “spara-tutto”

E’ appena iniziato l’iter parlamentare di una proposta di legge “spara-tutto”, presentata dal senatore-cacciatore Franco Orsi, relatore incaricato in Commissione Ambiente del Senato di preparare una bozza di testo unificante varie proposte di legge per la riforma della 157/92.

Si tratta del peggiore attacco alla attuale legge per la protezione della fauna selvatica, la 157 appunto, che se approvato ci porterà indietro di decenni, una cosa gravissima alla quale abbiamo il dovere di opporci.

Il direttivo.

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Questo articolo è stato pubblicato il 11 Mar 2009 alle 21:45 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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