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Varazze, 26.06.2014. Home page
Infanzia e nidi: una nuova legge della Regione Liguria
Asili nido e scuole dell’infanzia: un disegno di legge di iniziativa parlamentare che riguarda i bambini da zero a sei anni punta a garantire il diritto dei più piccoli a entrare, fin da subito, nel sistema educativo.
Incassa il pieno sostegno della Regione Liguria il disegno di legge nazionale sui servizi educativi da zero a sei anni. “Il nuovo disegno di legge – spiegano Rambaudi e Rossetti – è molto positivo nell’ottica della continuità formativa, in una fase dello sviluppo fondamentale per ogni bambino. Quello che serve è infatti valorizzare gli aspetti educativi anche nei primissimi anni di vita, superando l’idea dell’accudimento e della cura”.
La nuova norma, presentata il 19 giugno al Teatro della Gioventù di Genova, dagli assessori regionali al welfare e alla formazione Lorena Rambaudi e Pippo Rossetti insieme alla senatrice Francesca Puglisi, prevede che almeno un bambino su tre, prima dei tre anni, e in almeno nel 75% del territorio italiano, debba avere diritto ad un posto nell’asilo nido e pari opportunità di apprendimento, grazie anche risorse statali.
Il disegno di legge prevede che i servizio alla prima infanzia siano inseriti nel sistema educativo zero – sei anni e considera il nido la prima tappa del percorso formativo con la partecipazione finanziaria da parte dello Stato che coprirà il 50 per cento delle spese, il 30 per cento a carico degli enti territoriali e il restante 20 per cento a carico delle famiglie. Provvedimenti che dovranno assicurare la copertura di un terzo del servizio per i bambini 0/36 mesi, come indica il trattato di Lisbona, soglia alla quale la Liguria è comunque vicina.
In Liguria, i posti pubblici e privati per la prima infanzia, fra i 227 nidi d’infanzia, 26 servizi educativi domiciliari e 30 integrativi e le 90 sezioni primavera sono 9475. Un buon servizio per la prima infanzia, sia in termini qualitativi, sia quantitativi. “Ma oggi – spiega Rambaudi – nonostante un finanziamento regionale di oltre 3,6 per il biennio 2013-14, ci sono molte difficoltà sulla sostenibilità economica del sistema, concepito come una realtà di responsabilità pubblica, ma a gestione integrata con i privati attraverso i processi di accreditamento. È venuta meno la sostenibilità del sistema perché i comuni hanno meno risorse disponibili e gli asili nido, essendo servizi di qualità, ma costosi, trovano le famiglie in difficoltà a pagare la loro quota e non iscrivono i bambini“.
Video Giunta Della Regione Liguria: Prima infanzia, sì alla nuova legge >>
Fonte: Regione Liguria