Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni“
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Varazze, 22.01.2009.
PonentevarazzinoNews
Campagna europea
per la riduzione dei rifiuti:
utopia o possibile realtà anche
per la Provincia di Savona?
La campagna europea 2008 per la riduzione dei rifiuti celebrata da poco più di un mese, potrebbe essere di sprone per cercare di rimediare, per quanto possibile, ai danni arrecati ad un territorio e popolazione che non se lo meritava e che, invece, rischia addirittura di risultare l’unica responsabile del disastro annunciato: La Liguria, con la Provincia di Savona nello specifico, rimasta con due sole discariche attive e senza aver individuato alternative attuali e risolutive.
E i politici? No; loro no, non centrano in tutta questa complicata “querelle”. La colpa è di noi cittadini indisciplinati ed immaturi, che non abbiamo ancora compreso l’importanza di produrre meno rifiuti e, soprattutto, di collaborare alla corretta raccolta differenziata.
Parodia a parte, non tutti i politici sono responsabili alla stessa maniera, ma dobbiamo forzatamente accomunarli in questa disfatta del buon governo, per una sconcertante gestione dei rifiuti che vede la Provincia di Savona primeggiare incontrastata. Troppe parole, troppi opposti progetti di parte, poco senso di responsabilità nei confronti della popolazione.
Inguaribili ottimisti come siamo, confidiamo in un ravvedimento di tutti i responsabili coinvolti, per poter anche in Liguria riuscire finalmente a ottenere positivi risultati, come avviene in altre regioni a noi vicine, anche se con diversi contesti territoriali ed economici.
Nel frattempo proviamo a concentrarci su quanto prevede la campagna europea e cerchiamo di dare il nostro indispensabile contributo:
Da “Ecquologia“ – Campagna europea per la riduzione dei rifiuti – “MENO 100 KG DI RIFIUTI ALL’ANNO PER ABITANTE”
MENO RIFIUTI, PIà™ QUALITà€ DELLA VITA E DELL’AMBIENTE.
Nonostante la conoscenza delle problematiche ambientali sia aumentata enormemente negli ultimi anni (di pari passo con la presa di coscienza di come queste siano in gran parte determinate dai comportamenti individuali e collettivi) non abbiamo ancora imparato a gestire il più diretto dei prodotti della società dei consumi: i nostri rifiuti, tanto che ormai sommergono le città . Da una parte è ancora bassa la percentuale di cittadini che praticano la raccolta differenziata, dall’altra siamo ancora ben lontani dal realizzare un sistema di produzione capace di generare meno rifiuti all’origine.
Infatti la produzione dei rifiuti riguarda non solo i consumi, ma anche gli aspetti della produzione e della distribuzione, il cui marketing di vendita è legato al confezionamento dei prodotti (imballaggi). àˆ invece urgente e necessaria una radicale modificazione del nostro stile di vita che promuova la prevenzione nella produzione dei rifiuti e il riciclaggio, per il quale l’unione Europea pone l’obiettivo al 2020 del 50% sulla produzione urbana dei rifiuti.
àˆ con questi obiettivi che il coordinamento delle Agende 21 Locali Italiane, Federambiente, Legambiente, Osservatorio Nazionale sui Rifiuti e Associazione dei Comuni virtuosi aderiscono e promuovono le iniziative previste per novembre 2008, ovvero la settimana DESS (Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile) coordinata dall’Unesco (10-16 novembre), e la Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti promossa da ACR+ (22-30 novembre). I promotori Invitano quindi tutti gli Enti e le aziende aderenti a promuovere iniziative sul proprio territorio per sensibilizzare la cittadinanza, come quelle proposte dai Gruppi di lavoro dell’Associazione CEA21 e Rifiuti 21 Network e da Federambiente con la Banca Dati Federambiente sulla prevenzione e con le Linee guida Federambiente – Osservatorio Nazionale Rifiuti sulla prevenzione dei rifiuti urbani.
Brochure dell’iniziativa (pdf 2 Mb)
PERCHà‰ RIDURRE I RIFIUTI
I rifiuti urbani aumentano. La media europea si avvicina oggi a 600 kg per abitante all’anno, e ciò rappresenta un sintomo di modelli di produzione e di consumo non sostenibili. Le conseguenze più dirette sono: uno spreco di risorse (già limitate e a non tutti accessibili) e la produzione di quasi il 50% alle emissioni che contribuiscono al cambiamento climatico. Anche la raccolta differenziata non è sufficiente e controllare il problema ed anche i costi del trattamento dei rifiuti continuano a gravare pesantemente sui bilanci degli enti locali (e quindi dei cittadini).
Una riduzione alla fonte nella produzione dei rifiuti rappresenta dunque l’azione strategica più importante sia sul fronte ambientale che finanziario, attraverso due linee d’azione principali:
modificare il sistema produttivo perché generi meno rifiuti a monte; ridurre a valle la quantità di rifiuti prodotta dai consumatori.
TUTTI NOI POSSIAMO PARTECIPARE ALLE CAMPAGNE NAZIONALI ED EUROPEE E CONTRIBUIRE ALLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI. ECCO ALCUNI SUGGERIMENTI:
1. limitare l’acquisto di beni “usa e getta”: dalle cialde del caffè, alle lamette da barba, alle macchinette fotografiche, ai piatti di plastica, alle pile, sempre meglio i prodotti riutilizzabili!
2. selezionare gli acquisti anche in base alla quantità di imballaggio: evitiamo di comprare dei potenziali rifiuti!
3. acquistare alla spina (o in ricarica) prodotti quali detersivi, detergenti, latte…;
4. preferire le confezioni famiglia a quelle monodose;
5. acquistare ortofrutta fresca, sfusa, di stagione e locale; dal produttore al consumatore: meno trasporti, meno imballaggi!
6. privilegiare gli oggetti prodotti con materiali riciclati: si prolunga il loro ciclo di vita;
7. utilizzare borse per la spesa in tessuto, o comunque in materiale biodegradabile;
8. bere l’acqua del rubinetto anziché in bottiglia;
9. praticare il compostaggio domestico: ricaviamo
10. utilizzare i pannolini lavabili e riusabili;
11. regalare o scambiare i giochi dei propri figli o i vestiti usati: quello che non è più utile per noi può esserlo per qualcun altro ….;
12. combattere lo spreco della carta: si può sempre scrivere o stampare su entrambi i lati dei fogli; all’edicola rifiutare inserti e gadget che non ci interessano; rifiutare la pubblicità anonima
nella buca delle lettere;
13. condividere l’utilizzo di prodotti durevoli (ad esempio le auto con il “car sharing”: l’auto.
MA RIDURRE I RIFIUTI SI PUO’ ANCHE AL LAVORO, A SCUOLA O NEGLI ALTRI LOCALI PUBBLICI:
1. nelle mense richiedere l’utilizzo di cibi sfusi al posto delle porzioni preconfezionate: cosଠsi riducono gli scarti;
2. prevedere punti di erogazione di
3. non stampare i messaggi di posta elettronica se non strettamente necessario;
4. programmare i computer e le stampanti in fronte-retro, usare caratteri più piccoli e quando serve stampare farlo con la modalità “economia di inchiostro”;
5. selezionare i propri fornitori anche in base al criterio della minor produzione di imballaggi a perdere;
6. distribuire i prodotti a scadenza o non consumati presso le mense per meno abbienti;
7. sostituire nei bar e ristoranti asciugamani, tovaglie e altro materiale a perdere con prodotti in stoffa;
8. sostituire negli alberghi e ristoranti i prodotti di cortesia o alimentari monouso con prodotti a ricariche o in grandi confezioni.
IN PIà™ POSSIAMO SOLLECITARE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI AD ADOTTARE INIZIATIVE CHE FAVORISCANO E INCIDANO DIRETTAMENTE SULLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI, QUALI:
1. inserire il tema della produzione dei rifiuti nella fiscalità locale (paga meno chi produce meno rifiuti) ai vari livelli: consumo, distribuzione, produzione;
2. promuovere attraverso accordi di programma i prodotti in confezioni cauzionate o la vendita di prodotti sfusi;
3. promuovere accordi con gli operatori della ristorazione per la riduzione dei rifiuti (stoviglie, tovaglie e tovaglioli riutilizzabili..), in special modo nei luoghi pubblici (es. scuole);
4. regolamentare la distribuzione di materiale a stampa vietando volantinaggio a perdere;
5. promuovere iniziative per lo scambio di prodotti usati e sostenere associazioni di raccolta e recupero;
6. incentivare i gruppi di acquisto e/o i produttori locali (spesa a Km 0);
7. condurre campagne di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione dei rifiuti e i benefici ambientali che ne derivano.
… E NON SOLO: SBIZZARRISCI LA TUA FANTASIA PER TROVARE ALTRI CENTO MODI PER DIMINUIRE LA PRODUZIONE DI RIFIUTI …..!
siti per approfondire:
ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale
Associazione Città e Regioni per il riciclaggio e l’uso sostenibile delle risorse
Comunivirtuosi
Il direttivo.
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