PonentevarazzinoNews
Varazze, 24.06.2013. Home page
Partecipato incontro su: “La famiglia, crocevia degli ambienti di vita” tenutosi a Varazze
Lo sportello “Giovani e Famiglia” di Vides Varazze ha organizzato un incontro sul tema “La famiglia, crocevia degli ambienti di vita”, che si è tenuto il 20 giugno 2013, presso la sala conferenze di Palazzo Beato Jacopo alla presenza di un numeroso pubblico, compreso il sindaco, Prof. Giovanni Delfino.
A trattare l’attuale e pressante argomento si sono alternati la D.ssa Fiorenza Giorgi, giudice cassazionista del tribunale di Savona; la D.ssa Sonia Pepe, psichiatra responsabile Struttura Adolescenti Dipartimento di Salute Mentale Asl 2 Savonese; la D.ssa Marina Calissi, psicologa responsabile del Servizio Giovani Asl 2 Savonese e Davide Carnemolla, responsabile gruppo giovani Caritas Savona.
Gli onori di casa sono stati fatti da alcuni componenti dello staff di “Sportello Giovani” della Vidas di Varazze, composto dalla D.ssa. Rossana Guazzotti e dagli gli Avv. Marisa Delfino, Daniela Gamba e Laura Viacava che dopo il saluto agli intervenuti ha introdotto gli ospiti e aperto la conferenza cedendo la parola alla al giudice Giorgi che ha spiegato come i dissidi che scaturiscono fra i coniugi si riflettono sui figli ed evidenziato come i maltrattamenti perpetrati in famiglia, l’abuso di mezzi di correzione, le liti violente e lesive dell’integrità fisica e psichica, prima del 2009, quando spesso la vittima era il primo complice del carnefice, passavano sotto silenzio. Oggi, grazie alla nuova legge sullo stalking e al lavoro di centri sociali, che aiutano le vittime a raccogliere le prove, come i referti medici, senza i quali il giudice non può intervenite, si è potuto porre un primo argine al dilagare di un odioso fenomeno ed evitare che la vita di alcune vittime divenisse particolarmente difficile.
La D.ssa Pepe, in qualità di psichiatra, ha illustrato quanto gli adolescenti che passano dalla famiglia degli affetti, a quella delle regole siano fragili; mentre la crisi economica allunga l’adolescenza tanto da diventare “adultescenza”, nuovo termine usato per contraddistinguere quei giovani usciti dalla scuola e che non sono riusciti a inserirsi nell’attività lavorativa, creando una serie di nuove problematiche di convivenza che la famiglia è chiamata ad affrontare. Problemi anche per i nuclei con un solo genitore o per i giovani sballottati in famiglie allargate. La maternità in età avanzata, inoltre, fa coincide la crisi adolescenziale con il climaterio della donna, raddoppiando il senso di disagio che sfocia spesso in attacchi di panico, depressione, bipolarismo e a volte vero e proprio delirio.
La D.ssa Calissi, psicologa, ha spiegato la difficoltà di confrontarsi con famiglie “gassose”, dove sono spesso i nonni a presentarsi per affrontare i problemi dei nipoti anche con aiuto logistico ed economico. Dopo l’intervento del Sindaco, che ha portato il saluto della Giunta e salutato e ringraziato i presenti, la parola è passata all’operatore della Caritas, il quale ha citato dati e cifre ISTAT dei nuovi poveri, sempre più spesso italiani, bussano alla loro porta per un aiuto di sopravvivenza. In quattro anni sono stati spesi 386.000 euro e sono solo una goccia nel mare delle necessità che giornalmente il centro ascolto deve affrontare. Un dato significativo che può meglio fare capire quanto la crisi abbia colpito duro è che lo sportello badanti fino ad ieri attivo nei due sensi, oggi ha un’offerta di donne italiane e una domanda ridotta a zero.
Dopo aver ascoltato gli esperti relatori, che hanno risposto ad alcune domande, i presenti sono tornati a casa con una consapevolezza in più e un senso di gratitudine per chi nel volontariato impiega il proprio tempo per cercare di risolvere problematiche complesse e dare sostegno a persone in difficoltà.