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Varazze, 6 febbraio 2013. Home page
La banda Tempesta: storica mostra fotografica di Varagine.it a Corte di Mare
L’Associazione Culturale Varagine.it, archivio storico fotografico su Varazze e la sua gente e il Centro Commerciale “Corte di Mare”, organizzano una mostra fotografica a tema: “La Banda Tempesta. I Ricordi di 60 anni fa. Carnevale 53”.
La mostra si terra dal 14 al 16 febbraio 2013 nella galleria del Centro Commerciale, in orario di apertura della Coop Varazze.
Per approfondire, riportiamo alcune notizie sulla banda tratte dall’opuscolo dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Varazze del 1955, “Arriva la Tempesta”, scritto da Fortunato Guastavino, Fabio Reitano e Benedetto Tino Delfino, disegni di Mino Fazio ed edito dalla tipografia Botta di Varazze.
Così è nata la banda “Tempesta”: Nel giro di un anno dall’iniziale gruppetto di una ventina di persone, è salita a centoquaranta componenti; i berretti e la farfallina di carta hanno lasciato il posto ad una fantasmagorica divisa, gli strumenti si sono accordati, migliorati e ricoperti di vivaci colori. E, la Tempesta, al suono dalla Marcia Trionfale dell’Aida, è entrata fra i grandi complessi folcloristici della riviera. Chi l’ha vista sfilare a Torino ne è rimasto entusiasta: alabardieri impettiti fanno corona al valletto che regge lo stendardo, un originale stendardo sul quale figura da una parte, stilizzato, il golfo di Varazze incorniciato di agave cactus e dall’altra la scritta “Banda Tempesta, 1° premio al festival della Barbera”.
Un mazziere degno del miglior corpo scozzese batte ritmicamente il tempo a 180 musicanti, e la imponente sfilata è chiusa da quattro valletti che reggono le preziose piccole botti nelle quali è conservata la barbera destinata ad inumidire le gole riarse dei musicanti; e fra le geometriche file dei suonatori quattro ballerini, che fanno invidia alle più quotate compagnie di riviste, tessono strane danze.
Quanta acqua è passata sotto la barca della “Tempesta” in un anno di vita. Alla prima uscita hanno fatto seguito i trionfi di Savona, Torino, Spotorno, Arenzano, Alba, Acqui, Noli … e, nata come lo scherzo scanzonato di un gruppo di giovani allegri amanti dal carnevale, la “Tempesta” si è trasformato in un potente complesso folcloristico vanto della riviera dei fiori.
E gli strumenti della “Tempesta”? Sono come gli strumenti di qualsiasi altro complesso musicale che si rispetti, con l’aggiunta di … un po’ di humor e di inventiva. Cornette, sassofoni, trombe, tromboni, clarini, gran cassa, tamburello, zucche vuote … A proposito di zucche, parliamo ora degli strumenti strani del nostro complesso. A parte le “zucche vuote” che in campagna si usano per altri scopi, e che qui danno un caratteristico rumore, e gli “imbutofoni” che ricordano da vicino i loro progenitori imbuti dai quali derivano anche se hanno un lungo ed onorevole e “pedigré”, si notano, durante le sfilate della “Tempesta”, i “cadenofoni” formati da lunghe aste variamente dipinte, sulla cui sommità è fissata una latta armonica, artisticamente ornata alla Picasso, nell’interno della quale è pressata una molla ed uno strumento: due catene sistemate ai lati della latta fanno alzare ed abbassare il coperchio con un “a solo” difficilmente dimenticabile. E il biscione? Quel coso lungo, attorcigliato, con i colori della zebra, e che termina con una farfallina ed una faccia di uomo ben pasciuto? Ma è uno strumento di eccezione, lo strumento che vuole significare il buon umore di tutto il complesso.
Ma lo strumento più strano è indubbiamente il “Sirenofono”. Di che si tratta? Ecco la versione ufficiale: “Uno strumento speciale, che raccoglie i canti delle sirene del mare, li trasforma in note e dà con esse armonia alla Tempesta, anch’essa nata dalle spume meravigliose del mare.” In parole povere però si tratta di un normale tubo da stufa, con tanto di camino ed alette di coperchio e di fornello, attorno al quale è avvinghiata una manichetta terminante in alto con una tromba, ed in basso con una “spina” da botte: soffiando nella spina si aziona la tromba, e si aziona anche il camino, dal quale escono suoni, fumo e profumi, questi ultimi da sostanze combustibili profumate introdotte nella stufa-strumento. Strumenti: cose strane e belle, maneggiate con maestria da un gruppo di virtuosi, che porta lungo le strade una folata di vento marino impregnato di estate, di bizzarrie, di vita spensierata, sono i grandi protagonisti di questa “Tempesta” che, a ondate su ondate, porta il buon umore in ogni contrada, insieme al ricordo più bello dei giorni trascorsi fra le onde del mare. (Benedetto Tino Delfino)
Consiglio direttivo della banda Tempesta: Presidente onorario, Avv. Fortunato Guastavino; Presidente, G.B. Baglietto; Vice Presidente, Antonio Craviotto. Consiglieri: G.B. Bolla, Aristide Berruti, Umberio Movizzo, Giovanni Baglietto. Maestro comandante, Francesco Pino; Direttore Artistico, Antonio Maggiolino; Addetti alla strumentazione, Adolfo Salvo e Simone Vallarino; Direttore gruppo corale, Pino Vicenda; Addetto all’organizzazione, Giovanni Boggio; Addetto all’inquadramento, Bruno Boggio; Addetto all’uff. stampa, Tino Delfino; Addetto Uff. Fotografico, Pino Baglietto; Coreografo, Felice Massa; Costumista, Mino Fazio; Cassiere, Dino Arado; Segretario, Giuseppe Bruzzone.
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Maggiori informazioni e fotogallery su: Varagine.it >>
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Commento by Comitato Ponente Varazzino — 7 Febbraio 2013 @ 08:52
da /RSVN/ Banda Tempesta,mostra a Corte di Mare. Appuntamento a Varazze … [Continua … ]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 7 Febbraio 2013 @ 15:31
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Commento by Comitato Ponente Varazzino — 7 Febbraio 2013 @ 19:17