Pubblica riunione DS ed elettrosmog

PonentevarazzinoNews

Varazze, 14.09.2006.

impianto-win.jpg
LETTERA APERTA A: Responsabili della U. di Base “N. Bovani” Democratici di Sinistra Varazze
e p. c.: Egr. Signor Sindaco della Città  – Responsabili dei Partiti Politici – Cittadini di Varazze

Oggetto: Elettromagnetismo da telefonia cellulare.

I Consiglieri di questo Comitato, presenti alla pubblica riunione organizzata nel nostro quartiere venerdi’ 8 settembre scorso, hanno seguito e ascoltato attentamente quanto detto e spiegato dal Consigliere Comunale avvocato Putignano, sull’argomento in oggetto. Ringraziamo anzitutto per l’interesse, il tempo e l’attenzione dedicate a questo problema da noi a suo tempo portato all’attenzione del signor Sindaco, dell’Assessore dr. Alluto e di tutti i Politici varazzini, in quanto sollecitati da molti abitanti della zona che hanno visto sorgere più impianti radio base, di dimensioni considerevoli, a poche decine di metri di distanza, e uno di questi nel campo sportivo Comunale.

Da subito abbiamo chiarito con il Sindaco e l’Assessore il nostro spirito collaborativo, chiedendo di essere informati sulla questione verifiche e controlli e sulle procedure esistenti per la scelta dei siti destinati agli impianti in oggetto. Sia il Sindaco che l’Assessore si sono dimostrati attenti e disponibili a fare quanto possibile per ottenere i controlli richiesti e per darci tutte quelle informazioni utili a rassicurare gli abitanti che si erano rivolti a questo sodalizio, preoccupati per la loro salute e per l’impatto paesaggistico ambientale, che questi tralicci rappresentano. Leggendo la nostra “corposa” corrispondenza, traspare l’insistente e costante richiesta di dare informazioni e chiarimenti ai cittadini preoccupati; noi l’abbiamo fatto con quelli che ci avevano posto il quesito e con quanti siamo riusciti a contattare con i mezzi a disposizione.

Certo che raccolte di firme da parte dei genitori dei bambini che usufruiscono del campo sportivo, manifesti con scritte chiaramente a fini politici e comunicati stampa potevano essere evitati, attivando una pronta e diffusa informazione sul tema e magari preannunciando una conferenza ad alto livello da tenersi qui a Varazze in tempi brevi. Questo è il modo attento e serio scelto per posizionarsi nei confronti delle problematiche, che ci vengono segnalate e chiesto di portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale. Si consideri che ci stavamo movendo per cercare sponsor a sostegno della conferenza suggerita al Sindaco e all’Assessore dr. Alluto, come da lettera sull’argomento inviata all’Associazione Albergatori e richiesta anticipata verbalmente alla filiale della banca Popolare di Novara, che aspetta ancora una richiesta ufficiale, e altri operatori che ci eravamo prefissati di contattare. Ci siamo dovuti fermare per le aspre polemiche nel frattempo da più parti sollevate.

Si pensi che per la stazione autorizzata nel campo sportivo non avevamo neanche fatto cenno a nessuno, per motivi precauzionali e per non creare inutili allarmismi, che la stessa Omnitel in campagne di sensibilizzazione mirate, allo scopo di attenuare le lamentele sull’aumento di postazioni ricetrasmittenti, spiega tutto sull’elettromagnetismo, chiarisce che i loro impianti rispettano le normative in vigore e afferma che: (parole Omnitel)

“Ovviamente nelle immediate vicinanze dell’ antenna stessa i valori di campo aumentano a seconda delle sue caratteristiche di emissione. Per questo motivo intorno all’antenna viene sempre definita un’area, detta zona di “˜rispetto’, che può essere rappresentata in maniera schematica con un “˜parallelepipedo’ le cui dimensioni sono dell’ordine dei pochi metri. All’interno di tale zona viene impedito l’accesso della popolazione, mentre al di fuori di essa si è sicuramente in condizione di pieno rispetto della normativa.”

Se oggi ne parliamo è per voler rimarcare, ma senza cercare sterili polemiche (tutti ne usciamo un po’ delusi e amareggiati), che quando abbiamo sollevato il problema del traliccio faro nel campo sportivo, ci siamo accorti che nessuno dei politici contattati e sentiti sull’argomento, aveva considerato e valutato la ricaduta e le reazioni che la decisione poteva avere, e tanto meno considerato il “parallelepipedo” o “zona di rispetto” menzionato dalla Omnitel. Se non abbiamo male interpretato, e in tal caso chiediamo subito scusa, un Funzionario aveva fin dall’inizio capito che la pratica rivestiva e richiedeva particolare interesse da parte di tutti i responsabili Comunali, e lo diceva nella lettera di trasmissione della pratica a Capi Divisione, Sindaco ed Assessori competenti: Il geometra Perata.

Come ormai avete avuto modo di capire dai nostri precedenti scritti, siamo sempre pronti a cercare e trovare una giustificazione al comportamento dei nostri interlocutori, non ci interessa crocifiggere nessuno, consapevoli di quanto sia difficile e complicato Amministrare una città , gestire una Divisione Comunale e mantenere rapporti con i cittadini. Noi vogliamo dare una mano, portando un contributo che in qualche occasione può essere anche qualificato e meritevole di essere adottato o preso parzialmente in considerazione nelle decisioni finali.

Ciò doverosamente premesso, vogliamo ora brevemente replicare all’esposizione fatta dal Consigliere Putignano, per meglio chiarire la nostra posizione e senza ombra di polemica o ricerca di protagonismo che non ci appartiene e non ci interessa, anzi vogliamo esprimere compiacimento e soddisfazione per l’impegno dimostrato dai giovani rappresentanti di codesta formazione politica, che fa ben sperare per il futuro, e confidiamo di vederne sempre di più seduti nel Consiglio Comunale, indipendentemente dalla loro appartenenza politica. Come ci farebbe piacere vedere più donne a fianco del gentile, quanto preparato ed energico Assessore al Bilancio signora Roncallo, e al posto di qualcuno dei soliti visi del cosiddetto “sesso forte”.

Nel portare all’attenzione dell’Amministrazione il problema inquinamento da elettrosmog, abbiamo cercato di documentarci sull’argomento chiedendo, interrogando, leggendo e partecipando ad alcuni dibattiti sia di persona che per via telematica. Abbiamo avuto conferme, appreso cose nuove e scoperto lacune e reticenze. Tutto nella normalità , quando si trattano argomenti che lasciano la possibilità  alle parti e agli oratori interessati di sostenere tesi a volte contrastanti, facilitati da una carente o ancora insufficiente ricerca scientifica e legislativa.

Abbiamo letto e studiato sentenze del TAR di diverse Regioni, di tribunali, e del Consiglio di Stato, che assolutamente non vogliamo qui riportare, ma solamente ricordare per prendere coscienza che il problema inquinamento da elettromagnetismo esisteva 10 anni fa, è decisamente aumentato in questi ultimi anni ed è destinato ad aumentare a ritmi difficilmente immaginabili negli anni a venire. Le antenne per telefonia cellulare sono destinate ad aumentare vertiginosamente nel prossimo futuro; e se l’Arpal ha il compito di vigilare sul rispetto dei limiti di emissione, il Comune deve avere quello di regolamentarne l’installazione sul proprio territorio e , perché no, trarre profitto da questa moderna sudditanza. Se antenna deve esserci, che sia piazzata in luogo di proprietà  Comunale, almeno ricaviamo un introito da questa servitù, a beneficio di tutta la città . Noi difendiamo il Piano predisposto dall’Assessore dr. Alluto e a suo tempo approvato con voto unanime dal Consiglio Comunale. Pareri e sentenze si susseguono troppo rapidamente per decidere di arrendersi alle prime difficoltà .

Gli operatori economici, imprenditori che cercano di trarre il maggior profitto dal loro investimento e lavoro hanno tutto l’interesse che non vengano posti vincoli, lacci e laccioli all’installazione delle antenne. Questa tendenza, se assecondata da Voi Politici e Pubblici Amministratori, consentirà  notevoli risparmi ai gestori che potranno contare su una moltitudine di siti da scegliere e mettere in concorrenza per abbassare i canoni annui che devono riconoscere. Senza contare le maggiori difficoltà  di controllo delle emissioni e della tutela paesaggistica e ambientale.

Ci sono molte sentenze che si riferiscono alla tutela della salute garantita dalla Costituzione, da trattati internazionali e di quello famoso di Roma. La Corte di Giustizia comunitaria ha stabilito che “l’esigenza di tutela della salute umana diviene imperativa, in presenza di rischi solo possibili, ma non ancora scientificamente accertati. L’esigenza di tutela della salute umana diviene imperativa, in presenza di rischi solo possibili, ma non ancora scientificamente accertati. Nella materia in esame, l’applicazione del principio di precauzione non può prescindere da una considerazione fondamentale: l’assenza di conoscenze scientifiche certe sugli “effetti a lungo termine” sulla salute umana, derivanti dalla esposizione alle c.d. radiazioni non ionizzanti promananti dagli impianti di telefonia mobile. Tale aspetto del problema non può essere trascurato in un’epoca in cui si assiste ad un incremento esponenziale del numero di ripetitori per telefonia cellulare nei centri abitati. Va osservato al riguardo, che in assenza di studi scientifici certi sui detti effetti a lungo termine, non può asserirsi che i valori limite minimi fissati dalla normativa statale, siano assolutamente prudenziali. Del resto il panorama europeo in materia risulta estremamente variegato, e poco rassicurante al riguardo”. Riteniamo che la questione elettromagnetismo non si possa liquidare con qualche slogan o con alcune citazioni. Riveste per noi cittadini tutti un serio motivo di dialogo e di interesse, non solo per prenderne coscienza ma per fare pressione perché vengano applicate soluzioni tecnologicamente avanzate sia per i controlli e sia per la trasmissione del segnale, che può avvenire anche tramite fibra ottica con l’utilizzo di mini antenne di 10 o 15 cm., già  in uso in alcune metropoli italiane, che trovano posto sui pali dei semafori o tralicci esistenti senza determinare impatti ambientali, con emissioni elettromagnetiche talmente basse da non destare preoccupazioni.

Questo è il motivo che ci ha guidato nel proporre al Sindaco e all’Assessore dr. Alluto di analizzare la possibilità  di organizzare una conferenza ad alto livello sul tema, da tenersi qui a Varazze. Conoscenza, divulgazione, risposta alle attese della cittadinanza e perché no, sana promozione turistica, che unita alle altre qualificate iniziative intraprese, contribuisca a mantenere vivace l’interesse per la nostra città .

Questo articolo è stato pubblicato il 15 Set 2006 alle 23:41 ed è archiviato nelle categorie COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o effettuare un trackback dal tuo sito.

Scrivi una risposta

Devi essere loggato per inserire un commento.