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Varazze, 04.10.2008.
PonentevarazzinoNews
Per i Verdi il nucleare è un abbaglio
Nel percorso d’informazione sulle politiche energetiche da noi intrapreso, Riportiamo una dura nota sul nucleare della Francescato, inviataci dal Gruppo Verdi della Liguria, in risposta all’intervista dell’Amministratore Delegato Enel.
L’ad di Enel e il governo continuano a sostenere il rilancio dell’energia atomica. Francescato: “Distraggono fondi dalle vere energie pulite. Non risolve dipendenza dall’estero”
”Se in Italia volessimo produrre con il nucleare il 20% dell’energia che consumiamo annualmente, ossia 60 miliardi di kilowattora su 300, dovremmo realizzare 4-5 centrali come quella di Flamanville, con una spesa di 16-20 miliardi”. Cosଠl’ad dell’Enel, Fulvio Conti, in un’intervista al Sole 24Ore.
E l’Enel, continua Conti, e’ pronta: ”Siamo in grado – assicura – di finanziare l’investimento con i flussi di cassa, che tra il 2008 e il 2012 ammonteranno a 63 miliardi. Inoltre possiamo condividere l’impegno nel nucleare con altri investitori come sta facendo la Finlandia”. Insomma, conclude Conti, ”siamo in grado di sostenere il programma nucleare italiano senza contrarre ulteriore debito. E’ un impegno che possiamo autofinanziare”.
Non ci stanno i Verdi, che con la portavoce Grazia Francescato attaccano governo e azienda elettrica. “Il nucleare sarebbe solo un irresponsabile ritorno ad un passato radioattivo e costoso che gli italiani hanno già bocciato con un referendum. E non ci renderebbe affatto indipendenti dal punto di vista energetico”.
Francescato aggiunge: ”L’uranio, con cui dovrebbero essere alimentate le centrali, sarà disponibile solo per i prossimi 30-40 anni: si passerebbe quindi dal ‘caro petrolio’ al ‘caro uranio’, come dimostra il fatto che il prezzo dell’uranio sia cresciuto di ben 7 volte negli ultimi cinque anni”.
”Le energie del futuro ““ spiega ancora – sono le rinnovabili a cui nelle scorse finanziarie avevamo destinato oltre un miliardo di euro, impegno che non ci risulta che il governo Berlusconi abbia riconfermato – ha concluso la Francescato -. Anzi con i continui attacchi agli obiettivi europei per l’efficienza energetica, la promozione delle rinnovabili ed il taglio delle emissioni di gas serra non si fa altro che bloccare lo sviluppo e deprimere gli investimenti sulle energie del futuro”.
Ma l’esecutivo guidato da Berlusconi va avanti, nonostante la sconvenienza economica e ambientale dell’atomo. Ieri il ministro Scajola ha ribadito infatti la necessità di riequilibrare il mix di generazione elettrica ricorrendo sଠalle rinnovabili ma anche al nucleare: “Senza l’apporto del nucleare nessuna strategia di riduzione della dipendenza dall’estero e della vulnerabilita’ del nostro sistema energetico può ritenersi credibile”.
Sull’ennesimo intervento di Scajola a sostegno del nucleare è intervenuto anche l’ex presidente di Legambiente e senatore del PD, Roberto della Seta, per il quale le parole dell’esponente dell’esecutivo sono solo uno “spot di un governo che chiede tutti giorni sconti alla Ue sui contributi da versare alle rinnovabili e che da domani ricomincerà a parlare solo di nucleare senza sfiorare lo scomodo argomento delle scorie ingestibili.”
Il direttivo.