Differenziare i rifiuti è un problema anche per gli inglesi

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni“
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Varazze, 23.08.2008.

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Differenziare i rifiuti è un problema
anche per gli inglesi

Palermo, la soluzione definitiva alla raccolta differenziata.

Un fazzoletto usato va o non va nella carta? E un pacchetto di sigarette? bisogna separare l’involucro di plastica, togliere la linguetta di carta alluminio (e dove va questa?) e poi mettere il pacchetto residuo nella carta? E un accendino finito? Finalmente tutti i dilemmi della raccolta differenziata hanno trovato un’unica e definitiva soluzione all’aeroporto di Palermo. Ora serve un finanziamento perché il progetto pilota diventi operativo in tutto il paese.

La foto è di Zurbaran, i sorrisi invece sono per non piangere. Fonte: Ecoblog.

L’ironia dell’autore del breve commento alle iniziative in atto negli aeroporti e stazioni ferroviarie di varie città  italiane, trova giustificazione nel fatto che non esiste ancora una diffusa sensibilità  al rispetto del territorio in cui viviamo e spesso neanche del nostro prossimo. Manca una capillare informazione e preparazione già  fin dalla più tenera età , con programmi mirati, verifiche e controlli.

Molte sono le iniziative avviate, tante altre occorrerà  intraprendere senza arrendersi, compreso corsi di formazione per le maestranze delle aziende appaltatrici addetti allo svuotamento dei cestini della differenziata: Far vedere agli utenti che il contenuto dei cestini finisce in un unico sacco, indipendentemente che si tratti di carta, plastica, vetro o indifferenziata, come recitano le scritte colorate impresse sui cerchioni ferma sacchetto, è fortemente disincentivante e vanifica i tanti sforzi fatti dalle istituzioni, insegnati e volontari delle associazioni che operano sul territorio.

Ciò premesso, se anche gli inglesi hanno problemi con la gestione dei rifiuti e non sono i più virtuosi nella raccolta differenziata, non dobbiamo disperare. Continuiamo pure a parlarne e cercare insieme le migliori soluzioni possibili per contenere il disagio e trovare metodi e sistemi che ci consentano di imboccare la giusta strada, quella che ci permetta di raggiungere un buon compromesso.

A forza di parlare della gestione dei rifiuti, ascoltare ed analizzare varie situazioni che si verificano giorno dopo giorno in giro per il mondo, ci convinciamo sempre più che non esiste una semplice miracolosa ricetta, ma piuttosto tanti interventi mirati e coordinati, che per la complessità  d’attuazione necessitano del coinvolgimento di tutti e di una valida regia da parte delle istituzioni.

Ponente Varazzino ci crede. Continueremo a trattare l’argomento e parlare con quanti hanno voglia di ascoltare, con costanza e convinzione; quella che rende possibile e realizzabile ogni cosa.

Appuntamento al 4 settembre 2008 presso la nostra sede, per il 2° incontro dibattito sulla gestione dei rifiuti in Liguria, Provincia di Savona e Varazze, con qualificati esponenti della politica e tecnici delle locali istituzioni esperti del settore.

Da “Greenreport“ del 21/08/2008 – Differenziare i rifiuti? Per gli inglesi è difficile come il Sudoku! – di Aldo Ferretti.

“I sudditi di Sua Maestà  Britannica, famosi per il loro senso civico e per l’indubbia attitudine a fregiarsi del titolo di primi della classe, questa volta si scoprono svogliati, inefficienti e succubi della complessità . Infatti, secondo un recente studio della Sussex University, ripreso dalla stampa anglosassone, per gli inglesi differenziare i rifiuti domestici da destinare al riciclaggio è altrettanto complicato quanto terminare con successo una partita a Sudoku.

Secondo gli scienziati del Mindlab International, separare e raccogliere il vetro, la plastica, l’umido, il multi materiale è cosଠcomplicato e stressante che richiede molta concentrazione e che, soprattutto, l’intero processo di raccolta differenziata è cosଠconfuso che anche i più motivati sostenitori spesso sono indotti nell’errore. Per questi motivi i cittadini riciclerebbero molto di più se lo svolgimento della differenziazione fosse più semplice, se fossero offerti incentivi e se i produttori avessero più responsabilità  nei confronti degli imballaggi. Ma al di là  delle analisi di tipo psicologico, anche i dati parlano di una società  britannica non proprio all’altezza della situazione.

Nonostante la raccolta differenziata negli ultimi 10 anni abbia fatto un balzo dal 7 al 33 %, il Regno Unito è ben lontano dai risultati raggiunti dai principali paesi europei. Il governo ed il parlamento stanno quindi correndo ai ripari ed il dibattito politico oltre manica si sta facendo serrato per cercare le migliori soluzioni per ridurre questo gap: ci sono Ministri che propongono nuove tasse sullo stile “paghi quanto conferisci” ma i Lords fanno notare che non si può penalizzare i consumatori dato che sono responsabili per il solo 10% della produzione nazionale di rifiuti. Secondo Lord O´Neill, influente ex parlamentare laburista, «Le responsabilità  vanno cercate altrove. Il passo fondamentale dovrebbe essere l’introduzione della responsabilità  delle aziende sulla quantità  di rifiuti generata dalla vendita dei propri prodotti».

Secondo alcuni parlamentari questa strada potrebbe essere perseguita offrendo un regime IVA ridotto per quei prodotti che hanno una lunga durata o che possono essere riparati facilmente (per contro l’usa e getta dovrebbe avere un’aliquota più penalizzante), soprattutto nel settore degli elettrodomestici e dell’Hi-tech. Ma anche il settore dell’abbigliamento non è sfuggito all’analisi dei parlamentari, infatti il “fast fashion”, cioè i vestiti economici che si indossano solo un paio di volte in una stagione e poi vengono gettati, è un altro segnale della crescente influenza della società  dei consumi. E questo, per un paese che sopravvive all’emergenza rifiuti solo grazie alle discariche, non è più sostenibile.”

Il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 24 Ago 2008 alle 15:46 ed è archiviato nelle categorie - Rifiuti: gestione e trattamento, Ambiente, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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