Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni“
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Varazze, 17.08.2008.
PonentevarazzinoNews
Ondata di nuove seconde case
senza precedenti nel savonese
Da “La Stampa“ del 17 agosto 2008:
Contrari: “Un’ondata di seconda case senza precedenti. Nuovi quartieri dormitorio con vista mare che saranno vivi poche settimane l’anno”.
Favorevoli: “Recupero di aree importanti non ci sono speculazioni”.
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In Liguria, non solo nel savonese, si sta consumando un dramma ancora troppo silenzioso e trasversale alle forze politiche, destinato a incidere profondamente sul futuro socio-economico del territorio e dei suoi abitanti.
Se ne parla in convegni ed incontri più o meno partecipati, si scrivono libri e articoli di denuncia su quotidiani e periodici, a firma di noti giornalisti, studiosi e profondi conoscitori del “sistema”; scendono in campo a dire la loro anche famosi ed indiscussi celebrati nostrani architetti che, non è mai troppo tardi, si dissociano dal comportamento di colleghi, disposti ad avvallare, forti del proprio prestigio, supportati da introduzioni e conoscenze, dubbi e poco chiari progetti di recupero e risanamento urbanistico.
Dobbiamo stare zitti e tacere di fronte a questo inesorabile avanzare, di chi vuole ad ogni costo trasformare il nostro territorio, dando la precedenza a particolari anche se naturali interessi privati, senza lottare per ottenere una maggiore e auspicabile disponibilità ad accettare le osservazioni, le richieste e il grido di allarme e di dolore di chi in luogo ci vive tutto l’anno, e non solo poche settimane?
Invitiamo quanti seguono il nostro impegno a meditare su queste ultime forti denunce, ad analizzare gli scritti che alleghiamo e quanto in precedenza pubblicato sullo stesso argomento, che ci riguarda da vicino. Assolutamente necessario parlarne, e decidere quali azioni intraprendere nei confronti delle forze politiche ed Associazioni, che ci rappresentano e tutelano. Appuntamento a settembre in data e luogo che comunicheremo.
Alleghiamo un passo significativo della relazione a caldo inviataci da Riccardo Carnovalini, camminatore di “CamminAmare Liguria 2008“, scritta subito dopo aver percorso a piedi, lentamente passo dopo passo, i 390 km di costa ligure, da Marina di Carrara ai Balzi Rossi di Ventimiglia, da noi ospitato a Varazze il 20 luglio insieme agli oltre venti accompagnatori, giunti da Cogoleto e diretti a Savona, che ha visto Operatori Commerciali (compreso quelli di Marina di Varazze) e Associazione Bagni Marini del quartiere di San Nazario, uniti in una strepitosa accoglienza, che ha reso onore a tutta la città , e sarà ricordata per sempre dai nostri ospiti.
“¦ Omissis “¦ “A vedere com’è ridotta buona parte del fronte mare della Liguria, sembrerebbe proprio che un rapporto millenario si sia spezzato; che i residenti – sono loro che ci interessano più che i turisti – non abbiano più nel paesaggio un prolungamento della loro casa ma tanti non-luoghi, spazi anonimi, senz’anima. Quale futuro se il paesaggio non è più riconoscibile, se il passato è stato annientato dal cemento, dai progetti di waterfront, dalla realizzazione di nuovi porticcioli turistici, dalla progressiva sottrazione degli spazi pubblici con il prevalente intento di far soldi?
Siamo partiti da Carrara consapevoli che giorno dopo giorno non avremmo contributo all’innalzamento del pil, ma di certo avremmo fatto salire la qualità della nostra vita e della vita di tutti quelli che hanno raccolto il nostro invito a unirsi. Abbiamo dato 56 appuntamenti in altrettante stazioni ferroviarie fra Carrara e Ventimiglia, e abbiamo accolto decine di persone disposte a condividere con noi la spietata durezza di un paesaggio che il più delle volte è stato sottratto alla natura e all’uomo per essere consegnato nelle mani e nelle banche degli speculatori.
Svenduto, regalato, fatto a pezzi, il litorale della Liguria non è più dei liguri.
Gli amministratori solo eccezionalmente lo amministrano per il bene comune, il più delle volte sono solo strumenti funzionali agli interessi di individui e società che sono tanto più potenti quanto più sono poveri e privi di fantasia e di lungimiranza.” “¦ Omissis “¦
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Da “La Stampa“ – Savona – 17 Agosto 2008. Sul water front Loano-Finale in arrivo mille seconde case – Progettati anche alberghi e residence.
“Quasi una ventina di nuove strutture ricettive, alberghi tradizionali o residences, saranno realizzati, con vista mare, fra Loano e Varigotti. Alcuni interventi sono già in corso con il recupero di ex colonie, altri sono stati approvati e altri ancora rientrano nei Piani urbanistici di recupero delle aree Piaggio, ex cave Ghigliazza e cantieri Rodriquez. Fra ritardi e polemiche il Finalese si appresta in pochi anni ad aumentare di un quarto la disponibilità di posti letto. Il tutto avviene nell’ambito di Piani urbanistici che prevedono anche la costruzione di oltre mille seconde case.
Zona turistica di Loano. Il primo progetto per la zona turistica delle Vignasse, alle spalle del porto turistico, è stato presentato nel 1986. Dopo oltre vent’anni e tanti intoppi, il Piano d’iniziativa pubblica è pronto. In autunno dovrebbero essere ritirare le licenze che prevedono la costruzione o l’ampliamento di sette strutture ricettive per circa 75 mila metri cubi e quasi 1500 posti letto. Metà di questi sarà in alberghi tradizionali, il resto in residence.
Cantieri di Pietra. E’ in corso l’iter del Piano urbanistico che prevede il recupero dell’area dei cantieri navali Rodriquez (quasi 50 mila metri quadrati). La prima ipotesi prevede il riutilizzo dei volumi per la costruzione di un albergo a 4 stelle su un’area di 9 mi.500 metri quadrati al posto dell’attuale scalo principale vicino all’ingresso, un residences (1390 metri quadrati) nella zona della palazzina centrale, negozi (1850 metri quadrati), abitazioni private (tre edifici per complessivi 15 mila 580 metri quadrati), posteggi (circa 800 fra pubblici e privati, in gran parte interrati), due parchi pubblici, una nuova passeggiata. L’attuale promenade sarà collegata, quindi accessibile a tutti, con l’interno dell’area. I posti barca (piccoli natanti) saranno circa 250.
Ex cave Ghigliazza. Il nuovo insediamento turistico-ricettivo che sarà realizzato nelle aree delle ex cave sarà per i due terzi autonomo dal punto di vista energetico e al 100% per l’approvvigionamento idrico. Sono le novità introdotte dalla proprietà nel progetto. Sono 119 mila i metri cubi di nuove costruzioni (e servizi) che saranno costruiti. Le abitazioni private dovrebbero essere circa 330, di cui il 10% in edilizia convenzionata. L’intervento sarà integrato da spazi commerciali e da un complesso alberghiero dalle molteplici caratteristiche, in particolare beauty farm, piscine, centro benessere, talassoterapia e, quale unica struttura presente nel Tirreno, una grande vasca termale di circa 3 mila metri quadrati, con acqua di mare riscaldata, che permetterà i bagni per tutto l’anno, in modo da garantire la presenza di turisti anche d’inverno.
Aree Piaggio. I metri cubi sulle aree Piaggio saranno oltre 200 mila, contro gli attuali 350 mila dei capannoni. Circa 15 mila nuovi metri cubi saranno destinati a strutture alberghiere. Ci sono altri 15 mila metri cubi che entro due anni potranno essere destinati ad alberghi. Il pezzo forte sono però le oltre 600 seconda case previste. Il 10% dei nuovi alloggi saranno a prezzo calmierato con l’edilizia convenzionata.
Varigotti. Quattro gli hotel che sorgeranno con vista mare fra il porto di Capo san Donato e Varigotti. Il primo è previsto al posto dell’ex discoteca Il Covo sul porto. Un secondo grande albergo è già stato realizzato al posto dell’ex colonia Cremasca. Potrebbe aprire nel giro di pochi mesi. Due residence sono infine previsti nell’ex area della colonia ex Lancia (oggi La Perla) a Finalpia e all’ex colonia la Fiorita, poco prima di Varigotti. Il primo intervento è completato, il secondo invece bloccato per problemi finanziari dell’impresa costruttrice.
CONTRARI «Si teme una colata di cemento per quartieri dormitorio»
«Un’ondata di seconda case senza precedenti. Nuovi quartieri dormitorio con vista mare che saranno vivi poche settimane l’anno». In questo modo Verdi, ambientalisti in genere e in parte le forze di sinistra, hanno bollato alcune delle operazioni immobiliari. «Troppi» i metri cubi, soprattutto sulle aree Piaggio, ma c’è chi contesta anche gli interventi nelle ex cave Ghigliazza e nei cantieri di Pietra. «Sotto il ricatto occupazionale si giustificano colate di cemento record. Si perde l’occasione di risanare il territorio senza speculare e senza creare situazioni che rendano “appetibile” turisticamente il comprensorio», sono le altre tesi. C’è chi si pone un interrogativo. «Ci saranno fra qualche anno tanti turisti da occupare le centinaia di posti letto che saranno creati con i nuovi alberghi? Non c’è il rischio di successive trasformazioni in seconde case?».
A FAVORE – «Recupero di aree importanti non ci sono speculazioni»
«E’ vero, si costruiscono tante seconde case, ma queste operazioni consentono di recuperare siti industriali e garantire lavoro, realizzare aree verdi e parcheggi ed un gran numero di strutture ricettive. I metri cubi esistenti, come nel caso della Piaggio, sono quasi il doppio di quelli che saranno ricostruiti. Nessuna speculazione quindi». E’ la tesi difensiva più diffusa che si è letta in questi mesi in merito ai nuovi interventi edilizi nel Finalese. I Piani urbanistici stanno andando avanti con i voti favorevoli, pur con riserve e distinguo, di tutti gli enti pubblici interessati, dalla Regione alla Provincia, dai Comuni alla Sovrintendenza.
L’interesse verso i nuovi insediamenti si manifesta in modo trasversale: stanno via via dicendo si le forze di centrodestra come quelle di centrosinistra. Le posizioni a volte cambiano solo se i partiti sono in maggioranza o all’opposizione.”
Il direttivo.