Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni“
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Varazze, 07.08.2008.
PonentevarazzinoNews
Tra lezioni di vita e informazione
a Savona e Provincia
si cementifica ed inquina
Auguriamo Buone Vacanze alla Signora Antonia Briuglia, che possa veramente esaudire anche il desiderio di “riflettere”, con la dovuta calma, sui tanti progetti che si stanno avviando, decidendo o che sono in discussione e che trasformeranno profondamente Savona e Provincia.
Gli interventi di recupero o trasformazione urbana e di nuovi insediamenti, in alcuni casi, agiscono in modo cosଠrilevante sul territorio da causare la reazione degli abitanti, preoccupati per un peggioramento della qualità della vita, che l’attuazione delle opere determinerebbe ai fini paesaggistico, ambientale, del traffico veicolare e soprattutto per quanto riguarda il risanamento del degrado costiero, destinato nuovamente all’uso privato, anziché ritornare alla pubblica disponibilità , come sarebbe giusto fosse.
In attesa di poterla rileggere su Trucioli Savonesi, riportiamo la sua ultima pubblicazione, che sicuramente sarà di spunto per lunghe discussioni negli incontri di Ponente Varazzino e tra i nostri lettori, come successo con le precedenti periodiche “riflessioni”. Siccome non tutti e non sempre siamo in accordo con le sue tesi, concludiamo con una lettera piuttosto polemica indirizzatale da Mimmo Lombezzi.
Evidenziamo infine un passaggio del suo pensiero, che ha attirato la nostra attenzione, affinché diventi oggetto di analisi e commento nel prossimo incontro di questo direttivo e della segreteria:
“Noi donne sappiamo più di ogni altro che questo mondo meraviglioso nel quale abbiamo fatto nascere i nostri figli, non è nostro e deve essere preservato anche e soprattutto per chi verrà .
Nessuno lo possiede, tantomeno i costruttori, i politici, i progettisti, gli affaristi e gli speculatori.
La strada imboccata, invece, per quello che da troppe parti è identificato come “sviluppo”, anche qui Savona è dettata da una profonda forma d’ignoranza che causa: arroganza, schiavitù, infelicità e malattia.
Una forma di arroganza di chi pensa di potersi impossessare del territorio, delle nostre coste e del mare con l’unico scopo di “cementarle”, per farne elemento di proprio guadagno.”
Da “truciolisavonesi” – L’Estate savonese tra lezioni d’ignoranza, arroganza e ipocrisia.
Buone vacanze a tutti coloro che lavorano perché la nostra vita, possa essere già un luogo e una vita migliore!!! – “Quelli che internet” – (da “Il partito del cemento” pag 267) di Antonia Briuglia
Ci prendiamo una pausa ce n’è proprio bisogno, non solo per riposarci fisicamente, ma soprattutto per riflettere meglio su quanto è accaduto e sta accadendo a Savona e dintorni e ricaricarci nuovamente.
Non abbasseremo la guardia, anzi, faremo in modo che le fitte comunicazioni tra tutti quelli che fanno riferimento a noi, continuino con lo stesso fervore e saremo vigili nei confronti di tutti quegli avvenimenti che a Savona e Provincia si susseguono ormai inesorabili.
Non siamo i buoni noi. Non lo crediamo, siamo invece chi si ostina a cercare sempre il buon senso, la trasparenza e l’onestà in tutte le decisioni, soprattutto da chi ci amministra.
Quelli che amano la chiarezza di un “si” o un “no” perché i “NI” sono spesso incomprensibili e nascondono scelte ipocrite.
Quelli che vorrebbero vedere: i politici fare politica; i medici occuparsi di salute a prescindere dal loro ruolo e dalla loro appartenenza politica; i Sindaci rispettare democraticamente la delega che i cittadini gli hanno dato.
Quelli che vorrebbero vedere: i Presidenti di Associazioni Ambientaliste onorare il loro ruolo rispettando le finalità e i compiti che l’Associazione si prefigge, soprattutto nelle pubbliche dichiarazioni; i Procuratori della Repubblica occuparsi di giustizia, di ordinario malaffare e straordinaria speculazione; i Presidenti delle ARPAL e dell’IST fornire, in ricerche dettagliate e approfondite, anche quei dati poco rassicuranti per eventuali obiettivi o mancate decisioni che la cattiva Amministrazione vuole tacere.
Abbiamo cominciato proprio per questo a staccare le etichette dalle idee e le stiamo già mettendo alla prova.
Ci piacerebbe lo facessero altri che continuano a barcamenarsi tra ammiccamenti verso chi determina le scelte a Savona e chi è orientato a pensare, con sempre maggior determinazione, che il cemento non voglia dire innovazione, tantomeno sviluppo o posti di lavoro.
Non siamo “accoccolati sulle posizioni dell’antipolitica a ogni costo”, com’è definito l’ambientalismo savonese in un articolo della Granero, perché il dibattito sulla cementificazione ligure e savonese è già cominciato da tempo, con buona pace della stessa e del Presidente d’Italia Nostra ancor prima che lo diventasse.
Un dibattito che ha movimentato la vita politica savonese, appiattita da tempo sulla mancanza di una vera partecipazione, utile alle scelte dei soliti nomi della politica, del più grande partito della sinistra che di sinistra non ha più nulla, ma che immancabilmente si apre a “trasversalismi” con finalità ormai troppo chiare.
Un dibattito che ci piacerebbe fosse più presente sulle pagine dei quotidiani locali, spesso asserviti a quella politica che, con efficacia, influenza redazioni e redattori.
Il dibattito, invece, non solo è cominciato, ma ha trovato proprio sul web il suo elemento di coesione. Lo dicono Preve e Sansa sul loro libro” è una storia locale che diventa esemplare. Nazionale. Mentre i partiti s’illudono ancora di essere gli unici o i principali soggetti rappresentativi e continuano a tacere su decine e decine di progetti e di speculazioni, i cittadini diventano sempre più attenti e consapevoli.
Tutti i movimenti presenti a Savona e Vado che si stanno ammirevolmente battendo: per il depotenziamento della Centrale a Carbone, contro la cementificazione del mare per la piattaforma Maersk, contro la cementificazione della costa Margonara e delle ultime zone libere di Savona, contro i Piani Regolatori modificabili a fini speculativi, per una efficace raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti, per una migliore qualità della vita, hanno trovato il loro collante su internet.
Basta cliccare e le informazioni, le conoscenze, le collaborazioni aumentano.
Una donna sul web
Io, nell’essere donna poi, sono cosciente del ruolo fondamentale che le donne più impegnate e attente hanno in questa società . Noi donne, abbiamo imparato sulla nostra pelle, che chi preferisce obbedire alle pressioni sociali, economiche, politiche e finanziarie anziché seguire i suoi principi e gli ideali, crea innumerevoli danni a sé stesso e al mondo intorno a lui.
Non dimentichiamo che quando si proietta un’ideale, anche se questo sembra apparentemente lontano, ciò non deve essere un limite, quando si è convinti del proprio cammino.
Noi donne sappiamo più di ogni altro che questo mondo meraviglioso nel quale abbiamo fatto nascere i nostri figli, non è nostro e deve essere preservato anche e soprattutto per chi verrà .
Nessuno lo possiede, tantomeno i costruttori, i politici, i progettisti, gli affaristi e gli speculatori.
La strada imboccata, invece, per quello che da troppe parti è identificato come “sviluppo”, anche qui Savona è dettata da una profonda forma d’ignoranza che causa: arroganza, schiavitù, infelicità e malattia.
Una forma di arroganza di chi pensa di potersi impossessare del territorio, delle nostre coste e del mare con l’unico scopo di “cementarle”, per farne elemento di proprio guadagno.
Una forma di arroganza di chi pensa di potersi impossessare anche della nostra qualità di vita, inquinando la nostra aria e il nostro mare, con centrali termoelettriche o di termovalorizzazione, che rispondono a scelte obsolete e dannose.
Di chi pensa di amministrare con alibi forniti da Enti che gestiscono, in modo strumentale e parziale, l’informazione scientifica dello stato dell’aria, dell’acqua e del suolo e della nostra salute.
Tutto questo sulla testa dei cittadini spesso ignari.
Una donna sa che l’obiettivo deve essere, quindi, la conoscenza, perché la conoscenza è il primo passo verso la libertà .
Quindi, ci prendiamo solo una pausa, ma ormai siamo in marcia!! – BUONE VACANZE!!!
Pillole d’informazione.
– La Tirreno Power ricava profitto dalla centrale di Vado per 500 milioni di euro all’anno e crea un danno ambientale dai 110 ai 500 milioni di euro l’anno, per questo si chiede la chiusura dei due gruppi a carbone, già votata all’unanimità dai Consigli Comunali di Vado e Quiliano per ben due volte. ( dal MODA)
– A Savona e Vado il Piano Portuale è subordinato al PUC.
In assenza di PUC, in questi giorni si approva la piattaforma Maersk contenuta nel Piano Portuale, disattendendo le indicazioni legislative.
Le decisioni saranno votate in un Consiglio Comunale blindato.
– Nella vicinissima Francia l’incidente nucleare avvenuto in questi giorni ha “leggermente” contaminato cento operai.(dalla Stampa). Penso che saranno felici di contrarre in futuro solo un “cancrino”!
– A proposito della polemica innescata sulla lotta alla cementificazione savonese, intervistato dalla Granero sul Secolo XIX, l’architetto Castellari dichiara “Oggi c’è il linguaggio del cemento come ieri c’era quello delle pietre e dei mattoni”.
Interessante disquisizione, soprattutto ad opera di un architetto che di cemento se ne intende, frequentando spesso le segreterie del partito della sinistra che sa come pianificare attraverso “ottimi” Piani Regolatori.
-<Il territorio è una risorsa scarsa e irripetibile e ogni sforzo va fatto per subordinare le ipotesi di “sviluppo” alla rigorosa salvaguardia delle aree verdi, ambientali, naturali, agricole che devono diventare capisaldi della pianificazione> – Giorgio Luciani ““ già Presidente nazionale di Italia Nostra – Antonia Briuglia.
_^_^_^_
Da “truciolisavonesi” – “Scusi Signora Antonia Briuglia, ma a che titolo Ella parla a nome del Poppolo ? E a che titolo si autoelegge sua Portavoce ?
… ( Leggi AMBIENTE SAVONA: TRANQUILLI, NESSUNA RIVOLUZIONE!!! POPOLO: SIGNIFICATO E ABUSO)
… Mi dicono che Ella è avvenente assai e quindi meriterebbe di guidarlo sulle barricate come Marianna nell’immagine che allego.
ma occorrerebbe un friccico di Delega no?
Un proverbio Balcanico dice “Due Serbi, tre partiti”.
Vale anche per chi a Savona si oppone alla cementificazione della città . Basta che un singolo prenda un’iniziativa e ci metta la sua faccia ““ come Riolfo, Freccero, Walter Morando o Daniela Pongiglione – perché immediatamente emerga qualcun altro che, comodamente seduto al suo computer, gli fa le pulci ringhiando verso “ambientalisti improvvisati persino tra le file di artisti e critici d’arte in cerca di una nuova ribalta””¦
Si plachi vezzosa Portavoce-delle-Masse. Si compri un profumo maoista, avvolga le sue forme nella bandiera e attenda fiduciosa: la prossima volta intervisterò anche Lei alla testa del Poppolo. Appena lo avrà convocato naturalmente magari davanti al Crescent (all’epoca saranno già iniziati i lavori per “rialzarlo” di 6 piani”¦)
Ha calcolato di quanti metri cubi sono avanzati gli scavi mentre Lei vergava queste note immortali ? Chi fa sbaglia. Chi non fa “scrive””¦ – Mimmo Lombezzi.“
Firmato: il direttivo.