Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni”
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Varazze, 02.08.2008.
PonentevarazzinoNews
CamminAmare Liguria 2008
Prime riflessioni a caldo
Riccardo Carnovalini, uno dei due “Camminatori” di “CamminAmare Liguria 2008“ che, come certamente ricorderà chi segue il nostro impegno a favore del quartiere e della città di Varazze, abbiamo ricevuto insieme all’Assessore all’Ambiente, N.U. e Discarica Dr. Giulio Alluto e al Consigliere Comunale d’opposizione Signor Andrea Valle, domenica 20 luglio alla Baia del Corvo, ci ha inviato le sue riflessioni a caldo, dopo la conclusione del lungo lento “cammino”.
Conserviamo un piacevole ricordo di quella mattinata e primo pomeriggio, passato con persone che vedevamo per la prima volta, con le quali ci siamo subito affiatati e compresi, condividendo esperienze e pensieri. L’obiettivo di lasciare loro una buona impressione della città è stato facile da raggiungere: Varazze è naturalmente bella, adagiata nel suo golfo protetto dai monti, che rendono stupendo il paesaggio e mite il clima.
La naturale calorosa ospitalità riservata loro ha poi fatto il resto. I nostri ospiti sono rimasti contenti e un pochino dispiaciuti di dover partire, per rispettare il programma della camminata giornaliera, quello della 14° tappa Cogoleto-Savona. Ritorneranno, ne siamo sicuri; Varazze gli è piaciuta, anche se non avrebbero voluto vedere alcune costruzioni direttamente sul mare, e qualche altra cosa qua e la da sistemare, recuperare o riqualificare.
Il nuovo porto turistico Marina di Varazze non a tutti piace, così come il rinomato studio di architetti torinese lo ha progettato e fatto realizzare: Ci siamo ormai abituati a giudizi contrastanti, a volte anche forti; nello specifico giudizio ha pesato anche il forte impatto paesaggistico, che nonostante abbiano cercato di contenere esiste; come potrebbe essere diversamente visto che può contenere oltre ottocento imbarcazioni di medie e grandi dimensioni.
La cosa che li ha maggiormente impressionati è comunque quello che deve ancora essere realizzato nell’area retro portuale, che rischia, con il suo peso insediativo e l’impatto del previsto campo sportivo rialzato, di stravolgere l’intero assetto urbanistico e paesaggistico del ponente di Varazze. Ci stiamo confrontando con persone che amano la natura e non gli imponenti manufatti in cemento armato, diventa difficile far capire che a volte occorre mediare e cercare possibili compromessi, naturalmente entro certi limiti.
Quello che Ponente Varazzino cerca di fare dalla sua costituzione, e che continuerà a fare, perché crede nella validità delle proprie minime richieste.
Dopo questa doverosa riflessione sulla nostra città , continuiamo con l’introduzione e quella su Vado Ligure, riportando le esatte e toccanti parole usate da Riccardo Carnovalini, il seguito su prossimi post. Continuate a seguire il nostro impegno sociale, vi terremo informati su quanto succede da questi parti e dintorni.
CamminAmare Liguria 2008, riflessioni dai Balzi Rossi
dopo un cammino di 390 km nel ricordo di Alex Muzi Falconi
“Una brezza fresca e continua ci ha sospinto a ovest per 19 giorni di cammino sul litorale ligure. Ci siamo inoltrati nel paesaggio esercitando l’unica attività possibile per stabilire con il paesaggio stesso un rapporto di nuda relazione. Abbiamo riempito le nostre giornate di passi, di sguardi attenti, di incontri. Siamo stati dei “conquistatori dell’inutile” a tempo pieno.
L’inutile è diventato per noi ogni giorno più utile, perché gli sguardi sui paesaggi hanno nutrito la nostra vita e la nostra anima. Abbiamo cercato insistentemente l’anima del paesaggio. Ci siamo chiesti se c’è ancora un rapporto di conoscenza e d’amore fra le persone e i luoghi che abitano.
Camminando abbiamo rafforzato la convinzione che conoscenza significa appartenenza, e appartenenza vuol dire opposizione ai progetti insensati.
Abbiamo eletto Vado Ligure a luogo esemplare, perché racchiude i problemi più drammatici e l’opposizione che più ci piace.
Una centrale a carbone fra le case che uccide e un incombente e drammatico progetto di piattaforma per container grande come 36 campi di calcio di serie A, che toglierebbe ai vadesi quel po’ di mare che a loro resta e a cui sembra non abbiano più diritto. Nonostante una consultazione popolare abbia bocciato il folle progetto della piattaforma Maersk, pare che l’ennesimo dramma si consumerà .
I vadesi però ci sono ancora e ci hanno mostrato la loro appartenenza e la loro determinazione e al contempo la gioia e l’energia positiva per una protesta che andrà avanti. Si può combattere col sorriso sulle labbra e forse si ottengono i risultati migliori.”
Firmato: il direttivo.