Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
Varazze, 8 novembre 2011. Home page
PonentevarazzinoNews
Emanuele Dabbono con i Terrarossa presenta “Trecentoventi”
Torna Emanuele Dabbono & Terrarossa con un nuovo album di 14 inediti dal titolo “Trecentoventi”, a 3 anni dal successo di “Ci troveranno qui”. Un disco a 320 battiti al minuto di “cantautorock”, dove cavalcate elettriche e melodie decise, si fondono ai testi della tradizione genovese a cui Emanuele orgogliosamente appartiene. Ma anziché sedersi su uno sgabello con un fiasco di vino a fianco a sibilare racconti con un filo di voce, qui si salta dalla sedia tra amplificatori a 320 Watt, cavi e pelli battute.
Un album pieno di energia che da l’impressione di essere un live e non registrato in studio (magistralmente da Alessandro Guasconi, Virus Studio, Siena). Grandi temi (come l’antimilitarismo in “Disertore”) si alternano a tenere ballate (“Universi paralleli”). Spiccano il manifesto per i diritti umani in “Ho ucciso Caino”, l’inno indignato contro i personalismi della politica di “Io rimango mio”, il gospel di liberazione ispirato all’eccidio delle Fosse Ardeatine in “Corpi” e la difficoltà ad immaginare un futuro al proprio bimbo per una coppia di 30enni odierni per ragioni economiche e sociali in “Mio figlio sarà”.
Insomma un lavoro aperto a 320 carati che per chiudere il cerchio dei 360 gradi ha bisogno dell’ascolto e dell’incontro con il pubblico, dove la restante magia, notte dopo notte, si realizza sul palco. Un viaggio a finestrini giù lungo i 320 km che separano la porta di casa di Emanuele, con quella della sua band. 320 sono anche i km che separano la porta di casa di Emanuele, con quella della sua band, lungo un viaggio dall’Aurelia alla Cassia, a finestrini giù, per raccontare su un moleskine la provincia con sincerità e affetto, di come il tempo ci cambi, lasciandoci in parti uguali. E di come la bellezza faccia spesso il nido tra i rami più spogli.
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Fonte: Emanuele Dabbono