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Varazze, 14 ottobre 2011. Home page
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Il “Folle” Bruschino dà il la alle risate liriche dell’Opera Giocosa
La pazzia è bell’e buona, non c’è dubbio, e le arguzie non mancano, specie se in palio c’è il cuore e soprattutto la mano di una fanciulla. In un vortice di tic linguistici e calambours che giocano ad arte con il pentagramma. Il Signor Bruschino di Rossini va in scena sabato 15 ottobre, ore 20.30 al Teatro Chiabrera di Savona e apre il cartellone autunnale dell’Opera Giocosa. Anteprima per le scuole venerdì 14 ottobre, ore 11.
L’allestimento è dell’Opera Giocosa e la regia è affidata alle argute intuizioni di Elisabetta Courir; light designer Alessandro Santarelli. Tra gli interpreti, i coniugi savonesi Linda Campanella (Sofia) e Matteo Peirone (Bruschino padre); poi Raffaele Feo (Bruschino figlio/ Delegato di Polizia), Francesco Marsiglia (Florville), Sara Nastos (Marianna), Gianmaria Patrone (Filiberto). Sul podio, Giuseppe La Malfa dirige l’Orchestra Sinfonica di Savona. Realizzazione dei recitativi Gianluca Ascheri.
Il genere della farsa ricopre un ruolo fondamentale nella prima produzione rossiniana e rappresenta per il giovane compositore un ottimo banco di prova per cimentarsi con una tradizione musicale a quell’epoca già consolidata. “Il Signor Bruschino” – su libretto di Giuseppe Foppa, dalla commedia “Le fils par hasard, ou Ruse et Folie” (1809) di Alisan de Chazet e E.T.M. Ourry – è una delle cinque farse composte da Rossini tra il 1810 e il 1813 per il Teatro S. Moisè di Venezia: La Cambiale di Matrimonio, L’Inganno Felice, La Scala di Seta, L’occasione fa il Ladro e Il Signor Bruschino. Diffusa a Venezia tra l’ultimo Settecento e il primo Ottocento, la “farsa” è un’opera breve, quasi sempre in un solo atto, con caratteristiche specifiche: da cinque a sette interpreti e una configurazione ricorrente. Tra i ruoli fissi vi erano quelli dei due amanti, con una prima donna, soprano (Sofia) e un primo mezzo carattere, tenore (Florville). Vi erano poi sempre almeno due buffi (in questa farsa sono tre: Bruschino padre, Gaudenzio e Filiberto). La compagnia era completata da uno o due altri cantanti che interpretavano parti minori (Marianna, Bruschino figlio e un Delegato di Polizia).
L’esito comico spettava a trovate sceniche, spesso lasciate all’improvvisazione degli interpreti, e a espedienti come gli ossessivi “tic” linguistici (Bruschino padre ripete continuamente “Uh, che caldo!”) disseminati in tutto il libretto. Grande importanza aveva la capacità di recitazione degli artisti, ancor prima di quella vocale. Strutturalmente la farsa è costituita da una serie di arie e duetti preceduti da una introduzione e chiusi da un finale; al centro sta il concertato. La farsa rossiniana è in realtà già orientata a modelli drammatici ottocenteschi, tra cui la componente patetica, che sarà propria dell’evoluzione del melodramma (Bruschino padre, duetto degli innamorati).
Tra le bizzarre “particolarità” che fecero scalpore all’epoca della sua prima rappresentazione, i famosi colpi di archetto dei violini secondi sui leggii durante la Sinfonia e la buffonesca ripetizione delle sillabe richiesta a Bruschino figlio: “Padre mio! sono pentito, tito, tito, tito,tito …”. Una “frecciata”, pare, del compositore al senso estetico corrente, che doveva addirittura scandalizzare parte del pubblico e della critica. La “prima” si rivelò infatti un fiasco, tanto da costringere l’impresario Antonio Ceri a ritirarla dal cartellone.
Va detto però che l’opera, proprio in virtù delle sue qualità suscitò l’ammirazione di Offenbach, tanto da impegnarlo nella rielaborazione di testo e musica per un allestimento parigino. A dispetto della sua scarsa fortuna, infatti, proprio la musica rivela una fattura estremamente accurata: funziona come una perfetta macchina teatrale.
La biglietteria, presso il Teatro Comunale Chiabrera, P.zza Diaz, 2 – Savona, avrà i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19; sarà comunque possibile acquistare il biglietto un’ora prima dello spettacolo e direttamente on line sul sito www.operagiocosa.it