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Varazze, 4 ottobre 2011. Home page
Presentato il libro: ‘Il Comandante Gerolamo Delfino, eroe del nostro tempo’
Alle ore 16 di sabato 1 ottobre, presso la sala esposizioni di palazzo Beato Jacopo, l’Assessorato alla Cultura della Città di Varazze, in collaborazione con le Associazioni Marinai d’Italia e Nazionale Alpini, ha presentato il libro voluto dalle figlie Caterina e Rachele, curato dal Dr. Gian Luca Bruzzone: il Comandante Gerolamo Delfino, eroe del nostro tempo.
Alla cerimonia coordinata dal Dr. Andrea Calcagno, sono intervenuti oltre al sindaco prof. Giovanni Delfino, al Vescovo Mons. Vittorio Lupi, a Mariangela Calcagno, consigliere con delega alla cultura e al Comandante dell’Ufficio Marittimo Dr. Roberto Ferrari, numerosi esponenti delle Associazioni d’Arma, dell’Associazionismo socio-culturale e un folto pubblico di varazzini che ha voluto rendere omaggio all’eroe del Galilea, ma anche all’impegno delle figlie e di quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’opera presentata.
Il varazzino Gerolamo Delfino (1898-1986) è l’eroe del Galilea, il piroscafo naufragato la notte fra il 27 e 28 marzo 1942 nelle acque dello Ionio. Oltre mille le vittime quella notte; più di novecento gli alpini e con loro anche Carabinieri, Bersaglieri e Marinai. Il convoglio navale salpato dalla Grecia, portava in patria gli alpini della “Julia”, dopo la dura campagna sul fronte greco albanese. Il “Galilea” aveva imbarcato gli alpini del Battaglione Gemona, ma poco dopo la partenza un siluro, lanciato dal sommergibile inglese “Protheus”, lo colpì in pieno facendolo affondare in pochissimo tempo.
Nell’occasione di quella sfortunata tragedia, Gerolamo Delfino, comandante del cacciatorpediniere Mosto, assumendosi la responsabilità di non rispettare gli ordini di proseguire nella rotta verso le coste italiane, si è distinto in un generoso atto di eroismo, riuscendo a portare in salvo 280 alpini imbarcati sul piroscafo affondato. Gli Alpini riconoscenti ricordano spesso l’eroe anche con l’esposizione di fotografie e lettere, legate alla sua lunga carriera nella Marina Militare, compreso una corposa documentazione sul generoso atto di eroismo, compiuto in quella tragica notte del 1942.
A ricordo di quel lontano e mai dimenticato avvenimento, la figlia del capitano Delfino, ha voluto ulteriormente qualificare la presentazione del libro con l’esposizione di una raccolta di fotografie e documenti d’epoca, compreso le numerose decorazioni ottenute dall’amato padre: quattro medaglie di bronzo, la croce di guerra, la medaglia d’oro per lunga navigazione e la croce di cavaliere della repubblica. Caterina e la comunità varazzina, che ha già dedicato all’eroe un molo con piazza sul mare, proprio di fronte al santuario in onore di Santa Caterina, ma anche tutte le autorità politiche, religiose, militari e dell’associazionismo oggi presenti a palazzo Beato Jacopo, con questa partecipata manifestazione, hanno riaffermato la volontà di mantenere viva la memoria del Comandante; un uomo di grande valore, forti principi morali e profondi sentimenti di rispetto e umana comprensione.
Foto di Luigi Cerati dell’Ass. Osteria dell’Immagine e di Eugenio Laviosa