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3 Agosto 2011

Varazze. Cantieri Baglietto: urge fare chiarezza e trovare soluzioni per la ripresa produttiva

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Varazze, 3 agosto 2011.                                                  Home page

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Cantieri Baglietto: urge fare chiarezza e trovare soluzioni per la ripresa produttiva

Le ultime notizie e le vicende che coinvolgono la procedura in corso, per trovare soluzione alla crisi dei Cantieri Baglietto di Pisa, La Spezia e Varazze, non lasciano molto spazio all’ottimismo. Denunce e sostituzione di commercialisti responsabili della procedura, quella in essere presso il Tribunale spezzino e accuse di vario genere, non era certamente quello che i dipendenti, i numerosi creditori e le comunità dei tre siti dove insistono i Cantieri si attendevano.

Fare chiarezza su quanto è successo e individuare eventuali responsabili, come chiede Mario Novelli, presidente del settore Nautica di Confartigianato La Spezia, è sicuramente cosa giusta e doverosa, ma senza interrompere la disamina di tutte le trattative e proposte attualmente in essere, per cercare di trovare una possibile soluzione prima che scadano gli ammortizzatori sociali per i dipendenti.

Per agevolare e favorire eventuali trattative con imprenditori interessati, occorre ci sia anche la massima disponibilità di tutte le locali Istituzioni, che noi auspichiamo con fermezza.

Si allega Comunicato della Rsu Cantieri Baglietto di Varazze

Varazze, 4 agosto 2011. La finanza e i giochi di potere fanno perdere lavoro vitale per i cantieri del gruppo Baglietto Come temevamo, l’intervento della Camuzzi e la conseguente instabilità che ha determinato stanno danneggiando pesantemente i cantieri e i lavoratori in cassa integrazione. Ci è stato comunicato oggi che, a causa dell’incertezza derivante dalle richieste di dimissioni avanzata da Camuzzi nei confronti di Galantini, quest’ultimo non vuole portare avanti le trattative con gli armatori per lavori di refitting. Il mese di agosto è vitale per concludere questi contratti che consentirebbero ai cantieri di continuare l’attività e coinvolgere il personale in cassa integrazione e il tessuto produttivo locale.

Le trattative in essere per il cantiere di Varazze sono diverse e alcune anche di grossa entità e possono portare lavori in grado di coinvolgere oltre un terzo dei dipendenti oggi in cassa integrazione. Ma queste opportunità stanno evaporando. Da gennaio a luglio di quest’anno sono transitate nei cantieri per diversi lavori 14 imbarcazioni che hanno consentito di mantenere il marchio Baglietto attivo sul mercato oltre a garantire un flusso di liquidità costante per il gruppo e il richiamo dalla cassa integrazione, per il cantiere di Varazze, di 10 persone. Inoltre diverse realtà storiche dell’indotto del cantiere hanno beneficiato di appalti che hanno alleviato questo momento di crisi scaturito anche dai grossi sacrifici imposti dal concordato Baglietto. È incredibile che il gruppo Camuzzi, responsabile della gestione che ha portato al concordato preventivo con un debito ci oltre 150 milioni di euro, riesca, a distanza di un anno e mezzo dalla ritirata, a causare ulteriori danni ai lavoratori, al nome e alle attività dei cantieri Baglietto di Varazze e La Spezia.

Chiediamo quindi con forza e urgenza un intervento delle istituzioni, e in particolare dell’assessore allo sviluppo economico Guccinelli, e degli organi della procedura concorsuale affinché si convinca Galantini a portare a termine le trattative avviate e quindi ad approfittare delle opportunità di lavoro che il mercato offre. I lavoratori hanno affrontato, con responsabilità, grandi sacrifici in questo periodo di cassa integrazione e non accetteranno di vedere disperse opportunità di lavoro per gli interessi di soggetti che hanno portato alla rovina del cantiere.

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