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13 Marzo 2011

Tireno Power: Chi ci governa si può permettere di ignorare la salute dei cittadini?

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Varazze, 13 marzo 2011.                                            Home page

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Tireno Power: Chi ci governa si può permettere di ignorare la salute dei cittadini?

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato emesso dall’Associazione Uniti per la Salute, in vista della decisione che domani deve assumere la Giunta Regionale della Liguria, su un tema che da sempre divide e lacera le comunità interessate dall’eterno quesito: il posto di lavoro viene prima della salute dei cittadini? Noi auspichiamo che i politici, supportati dai qualificati e competenti uffici tecnico-scientifico, sappiano mediare e trovare la giusta soluzione.

L’Associazione Uniti per la Salute scrive. Lunedì 14 marzo la Giunta deciderà la posizione della Regione Liguria per la Conferenza dei Servizi di Roma  sul potenziamento a carbone della Centrale di Vado-Quiliano. Invitiamo i cittadini e soprattutto chi ha la grande responsabilità di decidere per il futuro del territorio savonese a leggere o rileggere attentamente quanto segue e quindi a non sottovalutare o ignorare:

1) L’ordine dei Medici della provincia di Savona che in un documento del 3 dicembre   2010 dichiara “nelle aree interessate dalle ricadute delle emissioni della centrale si osservano elevati tassi standardizzati di mortalità, rispetto alla media regionale e nazionale sia per tutte le cause, che per malattie neoplastiche, cardio e cerebrovascolari”.

2) L’IST che dichiara ”Nella relazione presentata da Tireno Power vi sono gravi lacune metodologiche che mettono in discussione le tranquillizzanti conclusioni del documento. In sintesi: “errori ed omissioni nelle stime delle emissioni di polveri fini primarie e secondarie – sottostima delle emissioni di gas serra-sottovalutazione dei dati derivanti da studi su bioindicatori”, errori metodologici sull’impatto sanitario .

3) L’Istituto Superiore di Sanità del Ministero della Salute, che in sede della conferenza dei servizi rimarca come i decreti rilasciati “non abbiano sufficiente evidenza della problematica relativa ai c.d. microinquinanti classici derivanti dalla combustione del carbone, tra cui PCB, i metalli pesanti, l’arsenico, ecc. ecc..,  … e “l’importanza di considerare il deposito al suolo di tali sostanze“.

4) I Sindaci di Vado e Quiliano, che con una forte posizione a difesa della salute, nel documento del 25.01.2011 dichiarano come “il Decreto di compatibilità ambientale del progetto non abbia sufficientemente valutato le implicazioni sulla salute e sui dati ambientali sensibili … chiedono che le gravi lacune presenti nell’attuale procedura di valutazione siano sviluppate in quanto tali approfondimenti si ritengono indispensabili per una corretta e appropriata valutazione degli impatti ambientali”, dichiarando come “fondamentale, condizionante e non prorogabile” sia un piano di monitoraggio ante opera  sia una Valutazione di Impatto Sanitario. Queste  pressanti richieste non possono essere poste come prescrizioni ma “azioni indispensabili e urgenti prima di ogni ulteriore determinazione”, puntualizzano i Sindaci.

Cosa direbbero poi ai cittadini gli amministratori regionali qualora assumessero decisioni  in contrasto con queste autorevolissime posizioni a tutela della salute?

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