Varazze: Omaggio al contributo femminile per la crescita del paese a Palazzo B. Jacopo

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 9 marzo 2011.                                            Home page

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Omaggio al contributo femminile per la crescita del paese a Palazzo B. Jacopo

In occasione della “Festa della Donna 2011”, l’Assessorato alla Cultura e la Civica Biblioteca hanno organizzato presso la sala incontri di Palazzo Beato Jacopo, un interessante incontro di letture tratte dalla biografia di donne che hanno offerto un contributo speciale alla crescita del nostro paese, nei 150 anni dell’Unita’ d’Italia. Per l’importante evento è stato invitato Dario Apicella, un giovane animatore culturale e attore, formatosi presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova; oggi conduttore di corsi in scuole e biblioteche, promotore di stage di formazione sui temi del teatro e della lettura ad alta voce.

Ottima la scelta fatta dagli organizzatori di far venire un bravo relatore, capace di mantenere sempre concentrata l’attenzione dei presenti, come la decisione di proporre un percorso di letture, su una selezione di brani incentrati sulla figura delle donne italiane nei 150 anni dell’Unità d’Italia, che con passione, ingegno e dedizione nel lavoro, nella ricerca scientifica, nell’arte, nel sostegno agli altri e nella vita quotidiana, hanno offerto un contributo speciale alla crescita del nostro paese: Maria Montessori, pedagogista e medico; Grazia Deledda, scrittrice; Luisa Spagnoli, imprenditrice.

Toccanti le letture tratte dal libro “Le italiane” (Castelvecchi editore), 15 ritratti di donne, che rappresentano l’altra faccia della storia patria. “Curato da ‘Telefono Rosa’ e ideato da Annamaria Barbato Ricci è un contributo al femminile per i 150 anni dell’Unità d’Italia: ritratti di donne che, nel tempo, hanno lasciato la loro impronta nei campi della politica, della cultura e delle scienze. Scritti da autrici da sempre attente ai saperi delle donne tra cui Sandra Artom, Marta Aiò, Brunella Schisa, Danila Comastri Montanari, giornaliste come Laura Delli Colli e specialiste come Maria Rita Parsi. I proventi del libro, già un successo grazie al porta a porta messo in moto dalle lettrici, saranno devoluti al ‘Telefono Rosa’, l’Associazione che da oltre vent’anni si dedica all’assistenza delle donne che subiscono ogni genere di soprusi e che, per ‘Le Italiane’, ha raccontato il capitolo dedicato alle 21 protagoniste della Costituente nel 1947. Iniziativa che cade in contemporanea con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fenomeno in costante aumento nel nostro Paese”. Come ha scritto la sempre attenta e brava Silvana Mazzocchi su Repubblica.

A conclusione della coinvolgente lettura, ma forse è più indicato definirla una bella interpretazione, recita o rappresentazione, l’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, che ha introdotto e gestito la preparazione l’incontro dedicato alle “Donne”, insieme al personale della Biblioteca, ha ceduto la parola al Sindaco Prof. Giovanni Delfino, il quale dopo aver evidenziato come le donne di ieri sicuramente di più, ma anche quelle di oggi, per emergere devono prima soffrire, ha invitato i presenti a prepararsi ad ascoltare la biografia di una quarta “Donna”, questa volta a noi molto vicina: la varazzina Luigina Patrone, vedova Vernazza, presente in sala, accolta da un lungo e scrosciante applauso. Grande personaggio e spiccata personalità, premiata nel 2009 con il “Castrum d’Argento”; prestigioso riconoscimento annualmente assegnato dall’Associazione Culturale San Donato, al “varazzino che si è particolarmente distinto nell’ambito della sua attività nell’interesse della città di Varazze”.Per meglio conoscerla e nulla tralasciare, riprendiamo quanto già scritto sul sito della “Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro”, in occasione di un altro meritato importante riconoscimento avvenuto nel 2007: la nomina a “Cavaliere del Lavoro”.

Luigina Patrone è a capo della Vernazza Autogru Srl, azienda leader in Italia nell’attività di sollevamento con autogru, cui si sono aggiunte quelle del noleggio di piattaforme e quelle del trasporto con mezzi eccezionali. La società dispone di oltre 150 veicoli speciali e impiega 150 persone. Oltre alla sede principale di Genova Campi sono state aperte filiali a Savona, Carcare, Imperia e Massa Carrara e una nuova divisione, sempre a Genova, per la gestione delle piattaforme aeree. Luigina Patrone è originaria di Varazze (SV) dove risiede.

Sposata con Ermete Vernazza nel 1952, insieme avevano avviato un’officina per le riparazioni di auto con annesso soccorso stradale. La svolta nella loro vita è arrivata con l’intuizione di acquistare un’autogru a tre ruote. Dapprima il mezzo veniva impiegato per il sollevamento di imbarcazioni nel porticciolo di Varazze e, successivamente, anche con l’ausilio di ulteriori macchinari, iniziavano gli interventi nel settore siderurgico, cantieristico, meccanico e delle infrastrutture. Grazie a questi primi investimenti frutto di grandi sacrifici, duro lavoro e spirito imprenditoriale, i coniugi Vernazza, negli anni Sessanta e Settanta hanno contribuito con la loro piccola ma efficiente azienda allo sviluppo delle industrie pesanti genovesi, delle reti stradali e ferroviarie liguri e sono stati presenti in numerosi cantieri analoghi in tutto il territorio nazionale.

Mentre il marito si occupava di tutta la parte tecnica, Luigina Patrone operava nel settore amministrativo che comprendeva sia l’attività puramente contabile, sia quella tipicamente manageriale come i rapporti con le banche e altri enti, la gestione dei clienti e la valutazione degli investimenti. Nel 1981, con la prematura scomparsa del marito, Luigina Patrone diventava titolare della ditta, affiancata dai tre figli. Intanto l’attività cresceva e i mezzi aumentavano. Nel 1992 nasceva la Vernazza Autogru Srl, di cui la Patrone è amministratore unico. La sede principale è stata trasferita a Genova Campi, più idonea per ospitare autogru di sempre maggiori dimensioni e potenza mentre il personale, in costante crescita, viene formato direttamente all’interno dell’azienda nell’unica scuola del settore operante oggi in Italia.” (Fonte: Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro)

Questo articolo è stato pubblicato il 09 Mar 2011 alle 17:11 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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