Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni”
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Varazze, 15.03.2008.
PonentevarazzinoNews
Stazioni ferroviarie con troppe
barriere architettoniche
cittadini che devono spostarsi regolarmente in treno per raggiungere il proprio posto di lavoro, patiscono del classico “nervo scoperto” e quindi non ci stupiamo se, quando pubblichiamo una news sull’argomento, veniamo bersagliati e ragguagliati con una sfilza di segnalazioni sullo scadente servizio loro reso.
Sono veramente tante le lamentele rivolte all’Ente Pubblico, che continua imperterrito a non tenerne conto. Le aspettative di noi cittadini vengono sistematicamente disattese.
Ci limitiamo a riportare un articolo, in tema con quanto da noi precedente scritto, a proposito delle barriere architettoniche del sottopasso della stazione ferroviaria di Varazze.
Da “Il Secolo XIX“ di Savona del 13 marzo 2008 – Disabili e accessi, stazione bocciata.
Antonella Granero.
“Una stazione «con gravi problemi, impensabili per una città come Savona». La denuncia, senza peli sulla lingua, è di Sergio Lugaro (Prc), presidente della commissione consiliare per l’abbattimento delle barriere architettoniche, al termine di un sopralluogo nella stazione ferroviaria di Mongrifone – un cantiere infinito – insieme al vicecomandante dei vigili urbani Luigi Santoro e ai rappresentanti delle principali associazioni dei disabili e di tutela dei cittadini.
Il sopralluogo è stato deciso dopo uno stillicidio di segnalazioni e denunce, l’ultima delle quali la scorsa settimana: «Un gruppo di turisti torinesi con problemi di disabilità – ha spiegato Lugaro – venuti a Savona e tratisi soli in stazione senza alcuna assistenza, tra un binario e l’altro».
Lungo l’elenco delle mancanza rilevate durante il sopralluogo. Fuori dalla stazione, la commissione ha rilevato la presenza di due soli parcheggi con disabili «e con misure irregolari». Se la biglietteria è accessibile anche ai disabili, i telefoni pubblici all’esterno della stazione non lo sono, mentre all’interno lo è uno soltanto. Il passaggio sui binari ha pendenza irregolare e crea grandi difficoltà a chi è in carrozzella, cosଠcome le sale d’attesa sui binari hanno accessi «irregolari».
Le strisce antiscivolo sui gradini sono consumate. Ma il problema più grande sono i montascale e gli ascensori. «Gli indispensabili montascale per salire ai binari non funzionano da tre anni». Per accedere al binario uno c’è l’ascensore, ma per utilizzarlo il disabile deve inviare un fax di richiesta il giorno prima. E la cooperativa addetta lavora dalle 5 alle 20, anche se oltre quell’orario il servizio è «attivo su richiesta».
Spiega Sergio Lugaro: «Abbiamo fatto questo sopralluogo per le numerose segnalazioni di disagio nell’accessibilità sia all’esterno che all’interno della stazione». E aggiunge: ««Abbiamo trovato una stazione con gravi problemi di accessibilità , impensabili per una città come Savona». Ha sottolineato il presidente della commissione consiliare: «L’amministrazione comunale si sta muovendo da due anni attivamente per l’abbattimento delle barriere in tutta la città facendo modificare l’articolo 72 del Regolamento edilizio affinché qualsiasi esercizio pubblico possa essere accessibile». E ha concluso: «Altrettanto non fanno aziende statali e parastatali o enti che comunque devono dare segni di civiltà tangibili».
Al sopralluogo con Lugaro hanno partecipato Luigi Panneri, presidente provinciale e regionale Anmic, con i membri del direttivo Santino Di Gangi, Angela Di Lorenzo, Marcello Pisani, Carlo Tartaglione, Filomena Petrillo, Simone Cappelli del Comitato italiano paralimpico, Enzo Vaglini dello sportello del citadino, Daniela Rinaldi dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, Marco Morino dell’Aias, Davide Pesce e Anna Camposeragna del Cesavo.”
Il direttivo.
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