Varazze – Posizione del comitato di quartiere sul recupero del retro porto
Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
comitato@ponentevarazzino.com – www.ponentevarazzino.com
Varazze, 3 gennaio 2008.
Comunicato Stampa
Posizione del comitato di quartiere
sul recupero del retro porto:
- Una riqualificazione che non tenga conto della disastrata viabilità esistente in zona, e la complica anziché risolverla, non può essere considerata nell’interesse del quartiere e della collettività .
- Un recupero urbano in parte fronte mare, ed in parte adiacente ad una serie d’importanti e qualificanti infrastrutture e servizi, deve essere realizzato senza sacrificare e mortificare la zona residenziale già esistente e con essa amalgamarsi.
- Costruzioni fronte mare, orrori ed errori di un buio passato di cementificazione selvaggia, non sono più attuali e consigliabili, ancor peggio se su aree demaniali dismesse. Stiamo pagando oggi conseguenze di miopi e conniventi decisioni, prese talvolta in stato d’assoluta necessità . Dobbiamo proprio ripetere errori che oggi non hanno più scusanti?
- Recuperare per noi significa migliorare una situazione di disagio esistente, non complicarla con la realizzazione di ulteriori barriere, costituite da “stecche“ di palazzi di altezze maggiori di quelle esistenti, di aumento del traffico veicolare di passaggio ed in sosta, di aumento delle difficoltà di circolazione, di aumento a dismisura dei molteplici tipi d’inquinamento già fin troppo esistenti.
- Riqualificare una zona vuol dire migliorare la vivibilità , risolvendo o contenendo disagi derivanti da impatti ambientali di varia natura, non aumentarli con costruzioni che seppur realizzate in sostituzione di fatiscenti e degradati locali industriali abbandonati, sono di notevoli dimensioni e posizionate in modo tale da costituire esse stesse “barriere“ vere e proprie.
Tutto può e deve essere rivedibile e migliorabile. Un progetto Blindato è un progetto Bocciato! Mai avremmo voluto sentir parlare di referendum o di consultazione a mezzo questionario con tanto di crocetta; subiamo l’evento senza condividerlo o riservagli importanza alcuna, ai fini di una oculata scelta di recupero del nostro quartiere.
Sono altre le strade da seguire per evitare di commettere errori o rischiare di “scommettere“ su interventi urbani, che devono invece per loro stessa natura essere attentamente e competentemente valutati.
Invitiamo Pubblici Amministratori, Forze Politiche e cittadini tutti ad attenta e meditata riflessione.
Firmato: il direttivo
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