Varazze – Bufera nel comitato di San Nazario sul recupero del retroporto
Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 19.11.2007.
PonentevarazzinoNews
Bufera nel comitato di San Nazario
sul recupero del retroporto
I Consiglieri del comitato di San Nazario sono stati contestati dai loro sostenitori, accusati di “buonismo” nei confronti degli Amministratori Comunali. Quelli coinvolti direttamente nelle trattative, preso atto del dissenso hanno rassegnato le proprie dimissioni, assicurando la disponibilità a continuare l’opera finora svolta, con lo stesso impegno e sotto la tutela dell’intero consiglio e della segreteria, che saranno tenuti costantemente informati e dovranno decidere la strategia da seguire sui singoli fatti ed argomenti.
L’innesco che ha fatto esplodere la protesta, l’ha fornito il nostro vulcanico Assessore G.B. Busso, che ha partecipato da solo al sopralluogo per verificare la possibilità di modificare la viabilità in occasione del recupero urbano del Distretto T1, con i Tecnici inviati dal Presidente della Giunta Regionale Ing. Claudio Burlando, e precisamente:
- Arch. G.B. Poggi ““ Direttore Generale Centrale della Regione Liguria;
- Arch. A.M. Fortunato – Dipartimento Infrastrutture e viabilità della Regione;
- Arch. Carla Roncallo – Direttore Compartimentale Anas Liguria;
Non è stata ritenuta necessaria la presenza dei Funzionari Comunali competenti, e di fornire la relativa documentazione tecnica agli intervenuti.
L’Assessore, solo e pressato da tante domande e quesiti, ha finito per esplodere in una delle sue classiche sfuriate; i delegati del comitato di quartiere presenti e gli abitanti richiamati dalla possente voce del nostro capace quanto irruente Amministratore Comunale, hanno avuto l’impressione che al sopralluogo non sia stata riservata l’importanza che invece meritava.
Portare i disegni e gli elaborati disponibili a Genova, come ha promesso l’Assessore, è doveroso e necessario per consentire ai competenti Tecnici, Responsabili ai massimi livelli delle Istituzioni Regionali, di poter valutare complessivamente la nostra richiesta di modifica della viabilità , che vorremmo venisse prevista ed inserita nel recupero urbano del ponente varazzino. Il tardivo ravvedimento non costituisce un rimedio all’errore di valutazione dell’evento, e della mancanza nei confronti delle personalità inviate e di questo comitato.
Non è bastata la dichiarata disponibilità di ritornare qui a Varazze, assicurataci dal Direttore della Regione Arch. Poggi, che ritiene giusto dare una risposta seria e valutata all’incarico ricevuto, per placare la rabbia ed il risentimento dei presenti alla riunione, che si sono sentiti offesi e mortificati nei loro diritti ed aspettative.
Dopo animata discussione, grazie ad una paziente opera di mediazione, è stato deciso di congelare le dimissioni rassegnate dell’intero consiglio direttivo, nell’attesa di valutare, con la dovuta serenità , se esistono le condizioni per ricucire lo strappo, oppure sia necessario indire ed organizzare una pubblica assemblea elettiva.
In considerazione degli scarsi risultati fino ad ora ottenuti, sullo specifico progetto di recupero del retroporto, si decide d’intensificare ed articolare l’azione rivolta a fare accettare un serio confronto di valutazione delle richieste avanzate, e non di bloccare o ritardare il recupero della zona, che vogliamo vedere realizzato al più presto nel rispetto di leggi, regolamenti e soprattutto del buon senso.
Noi cittadini riuniti in sodalizio, che non s’identifica con nessun partito politico in particolare ma, disponibile al dialogo con chiunque interessato a collaborare nel trovare soluzioni realizzabili ai disagi rilevati e segnalati, nell’esclusivo interesse generale del quartiere e della città , non dobbiamo e non possiamo farci condizionare da pure e semplici convenienze elettorali, che rischiano di sacrificare giuste richieste di modifiche sugli interventi previsti nel territorio.
L’occasione offerta alla città tutta dal Presidente della Giunta Regionale, è stata giudicata formidabile da quanti né seno venuti a conoscenza; da valutare positivamente e utilizzare diligentemente, per trarne i massimi vantaggi. Non è stato fatto! Nulla vieta di rimediare. Tutte le speranze sono riposte nella lungimiranza dei nostri Amministratori.
Firmato: il direttivo.
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