Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
Varazze, 10 luglio 2010. Home page
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Si conclude domani la mostra personale di pittura dell’artista Francesco Morano
Si conclude domani la personale di pittura dell’artista Francesco Morano, organizzata dal Gruppo Artisti Varazzesi, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della città di Varazze, presso la sede di Via Ciarli n.46 (in zona Piazza S. Bartolomeo).
La mostra, inaugurata lunedì 5 luglio dal prof. Bartolomeo Delfino, presente il sindaco Prof. Giovanni Delfino e un pubblico di critici ed appassionati d’arte, è stata visitata da tanti varazzini e turisti, che hanno apprezzato la tecnica pittorica dell’artista varazzino, allievo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove sotto la guida di valenti Maestri ha imparato a calibrare colori e luce, che a seconda delle varie ore del giorno, modifica continuamente l’aspetto stesso degli oggetti.
Francesco, un artista molto noto e apprezzato nell’ambiente e dai critici, ci ha dichiarato di essere veramente contento dei risultati conseguiti con questa sua ennesima personale, sotto tutti i punti di vista; cosa molto importante per un artista professionalmente e socialmente impegnato come lui, che lo gratifica dei sacrifici e della costante dedizione, mai lesinata, mai venuta meno, in tanti anni di studio e lavoro.
Ecco cosa pensa di lui l’esperto Marco Pennone, che ha voluto accompagnare la presentazione della mostra con una nota scritta: Francesco Morano. Senz’altro apprezzabile è la coerenza di Morano, il quale non si è mai lasciato influenzare dalle forme insulse di un’avanguardia fine a se stessa, stanca e ripetitiva, ed ha voluto procedere, dagli anni Sessanta in poi, sulla strada maestra tracciata dai Grandi del passato e da quanti hanno sempre inteso l’Arte come una dura scuola e una continua conquista.
Morano è uno di quegli ormai pochi artisti che ti capita di vedere all’opera per strada, “en plen air”, con la tela sul cavalletto portatile e i colori a olio nei tubetti: la sua pittura ha per soggetto prevalente il paesaggio urbano o quello naturale; per lo più è priva di figure umane, ma quando queste sono inserite, paiono fondersi totalmente nel paesaggio e divenirne parte integrante. Morano ha studiato all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova sotto la guida di valenti Maestri: e ciò si nota nel suo attento studio dei colori e della luce, che, a seconda delle varie ore del giorno o della sua intensità, modifica continuamente il colore degli oggetti. Morano stende i colori sulla tela con una serie di tocchi rapidi che, visti da lontano, danno il senso della vibrazione e del cambiamento d’atmosfera. La luminosità dei colori è in effetti l’elemento più notevole dell’espressività di questo Artista: persino le ombre non vengono rese con toni scuri ma attraverso gradazioni di colore, a seconda della quantità di luce. La tela riflette così il cielo, la terra, gli oggetti, le figure, le forme con una delicata vibrazione cromatica.
I paesaggi di Morano esercitano perciò una particolare suggestione, giocati come sono su toni essenziali di colore (prevalenti i blu e i rossi) ed immersi in una solarità tipicamente mediterranea: c’è in questi oli su tela come un’assenza di peso che ci richiama la tecnica acquarellistica, una levità che smaterializza le case, le strade, le piazzette, le barche sulla riva del mare, e le porta in una dimensione che trascende la realtà per approdare alle porte del sogno, della visione, del ricordo. Sia che dipinga un affollato mercato rionale, o che ritragga una chiesa di Varazze – cittadina nella quale ormai da svariati anni risiede – oppure un angolo suggestivo di Portofino od uno scorcio della campagna pisana, il pittore ci sa sempre comunicare l’emozione poetica del paesaggio rivissuto nell’esaltazione dei momenti di luce; e ce lo sa rendere con chiara e fresca espressività, mediante un sobrio impasto cromatico che si accende o si acquieta in un continuo gioco di voci e di silenzi, di musiche e di pause.
Per questo i suoi quadri ci restituiscono luoghi noti e meno noti nei loro aspetti più suggestivi e indimenticabili, nelle loro voci nascoste, più segrete e più vere. Esprimiamo l’augurio, a Morano, di continuare in questa sua ormai lunga e consolidata tendenza neoimpressionistica, convinti che sia la strada maestra per ricercare la poesia delle piccole e grandi cose di ogni giorno.
Galleria fotografica della mostra e dell’inaugurazione:
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Commento by Comitato Ponente Varazzino — 10 Luglio 2010 @ 21:27