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20 Giugno 2010

Chiarezza su Tirreno Power ‘Un impianto trasparente’

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 20.06. 2010.                                            Home page

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Chiarezza su Tirreno Power ‘Un impianto trasparente’

vado-ligure.jpgRiceviamo e pubblichiamo il comunicato inviatoci dal Dottor Paolo Franceschi,  ISDE Italia, Referente Scientifico della Commissione Salute e Ambiente dell’Ordine dei Medici di Savona, il quale replica alle dichiarazioni e iniziativa del Direttore di Tirreno Power, porte aperte:”Un impianto trasparente”.

In qualità di referente scientifico della Commissione Salute e Ambiente dell’Ordine dei Medici di Savona, in seguito all’ articolo comparso in data odierna su La Stampa a pagina 62: Tirreno Power, porte aperte. “Un impianto trasparente”, invio questa replica a tutela della chiarezza come dettato dall’articolo 5 del nuovo codice di deontologia medica, che recita testualmente:
Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile.

Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva. La prego pertanto di pubblicare quanto allegato per consentire una informazione pluralistica ed equilibrata, che non  sia solo al servizio di chi paga di più.

Le affermazioni che si leggono in questi giorni sulle cronache locali dei quotidiani  secondo cui Tirreno Power produce “energia tutelando l’ ambiente”, utilizzando “le tecnologie più avanzate”, accompagnata dalla  insinuazione del direttore generale di Tirreno Power Giovanni Gosio, secondo cui la manifestazione organizzata dai movimenti per la difesa della salute e dell’ ambiente della provincia di Savona sarebbe “una preoccupazione infondata, soprattutto dopo … la riqualificazione degli impianti a carbone esistenti …” , richiedono una immediata risposta  che non lasci alcun dubbio in merito.

Deve assolutamente essere denunciato all’opinione pubblica il fatto che gli attuali gruppi 3 e 4 a carbone  attualmente non utilizzano affatto “le tecnologie più avanzate”,  in quanto  emettono oltre il quadruplo degli  ossidi di zolfo, e oltre il triplo degli ossidi di azoto e del particolato di quanto potrebbero fare se veramente utilizzassero “le tecnologie più avanzate”.

Poiché le acquisizioni scientifiche attuali permettono di affermare che i danni sanitari causati alla popolazione dalle centrali termoelettriche sono direttamente proporzionali alle emissioni, si deduce che i danni sanitari, che la letteratura scientifica specializzata conteggia in termini di morti e di malati,  potrebbero essere da 3 a 4 volte maggiori rispetto a quanto sarebbe consentito dall’applicazione delle migliori tecnologie disponibili, come  dettato dal decreto legislativo n. 59 / 2005.

Dottor Paolo Franceschi,  ISDE Italia, Referente Scientifico della Commissione Salute e Ambiente dell’Ordine dei Medici di Savona.

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