Sarà presentato a Genova ‘Il caso Genchi. Storia di un uomo in balìa dello Stato’

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Varazze, 29.01.2010.                                            Home page

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Sarà presentato a Genova e Cogoleto ‘Il caso Genchi. Storia di un uomo in balìa dello Stato’

Gioacchino Genchi a CogoletoConferenza su legalità e giustizia: Pertini, Berlinguer, Falcone, Borsellino, Ambrosoli… a Difesa della Costituzione.

Venerdì 5 febbraio 2010 alle ore 17.30, presso l’Auditorium dei Musei di Strada Nuova (Palazzo Rosso) in via Garibaldi a Genova, l’autore Gioacchino Genchi parteciperà con Salvatore Borsellino alla presentazione del libro “Il caso Genchi: storia di un uomo in balia dello Stato”, edito da Aliberti. Modererà il dibattito Marco Meduni (inviato del Secolo XIX). Introduce: il consigliere comunale indipendente Manuela Cappello. Ingresso libero.

L’autore ripeterà la presentazione la sera dello stesso giorno a Cogoleto, presso il Club Velico di Lungo Mare Bianchi n. 1, alle ore 21.15.

Per approfondire:

Gioacchino Genchi: Legittima difesa (La mia pagina Web)

I contenuti del libro.

Luglio 1992, la Sicilia è dilaniata dalle stragi. In città c’è un poliziotto che ha lavorato con Falcone e sono tre anni che si occupa dei misteri di Palermo. Si chiama Gioacchino Genchi. E a lui che chiedono di scoprire qualcosa sulle agende elettroniche del giudice. E di capire dai telefoni se qualcuno spiasse Paolo Borsellino. E lui qualcosa scopre. Scova file cancellati e li ritrova. Poi ipotizza una pista per via D’Amelio: date, nomi, luoghi. Diventa vice del gruppo Falcone-Borsellino. Ma quell’indagine non la finirà mai. Una mattina all’improvviso sbatte la porta. E se ne va.

Da allora non ne ha mai parlato. Finché approda a Catanzaro, per la Why Not di Luigi de Magistris. Una mattina accende il pc, guarda i tabulati telefonici. E all’improvviso sbianca. Ma non fa in tempo a stendere una relazione: revocato l’incarico, indagato e perquisito, sequestrato l’«archivio» con tutti i dati fin dal 1992. Attaccato da ogni parte politica. Sospeso dalla polizia. E altrove quattro magistrati perdono il posto. E allora cosa c’era in Why Not, cosa c’era in quei tabulati? C’erano giudici a contatto con boss, magistrati amici degli indagati e dei loro avvocati. Ma c’era soprattutto un intreccio telefonico economico-politico-giudiziario che da Catanzaro saliva a Roma. E ora che per difendersi ha depositato in tribunale le sue scoperte, può finalmente raccontarlo: perché lasciò allora, perché è stato fermato adesso. Con nomi, date e luoghi.

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Questo articolo è stato pubblicato il 29 Gen 2010 alle 16:41 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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