La Chiesa contro la speculazione edilizia nel savonese

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 4  gennaio 2010                                                 Home page

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La Chiesa contro la speculazione edilizia nel savonese

 

 

 

Da “Il Secolo XIX” – … «Occorre che tutti, i credenti ma anche i non credenti, sappiano spogliarsi degli interessi e delle visioni di parte per cercare unicamente il bene della collettività, sapendo mettere sempre la persona al centro di ogni ragionamento e ogni progetto» sono le parole che Lupi ha usato parlando appunto non di temi astratti ma dei tre che dividono l’opinione pubblica di Savona, Vado e le Albisole. – … [Continua su Il Secolo XIX … ]

Riportiamo la riflessione di Antonia Briuglia (Truciolisavonesi) sulle inquietanti parole del nostro vescovo Mons. Vittorio Lupi, a proposito degli irreversibili danni inferti nel tempo al territorio che ci ospita. Gli abusi non accennano a rallentare, nonostante le ormai sicure conferme dell’irresponsabile danno causato, grazie a connivenze, di tanto in tanto individuate e perseguite, più spesso da errate convinzioni ideologiche e scarsa preparazione.

Analisi che anche noi abbiamo deciso di approfondire, per preparare una relazione da sottoporre a  discussione allargata, nel prossimo incontro già programmato.

Escludiamo possano esserci significative inversioni di tendenza ed invitiamo a non farsi prendere da facili entusiasmi; illudersi non fa bene all’impegno continuo e costante necessario per portare avanti l’azione di controllo e contrasto, che non deve e non può arrestarsi.

Gli interessi di parte sul nostro territorio. di Antonia Briuglia.

“Straordinario! La Chiesa savonese scende in campo contro la speculazione edilizia.

Le parole chiave sono quelle che da anni sono state protagoniste della vita di cittadini impegnati a difendere le tutele di un territorio ormai troppo sfruttato, depredato, offeso, svilito.

Impegnati a difendere la salute propria e dei propri figli: valore più importante di un falso sviluppo che baratta il bene di molti per il guadagno di pochi.

Il Vescovo Lupi nella Messa del 31 dicembre 2009, al Duomo di Savona, si è ammirevolmente espresso dicendo:<No a interessi di parte su Margonara, Tirreno Power e Maersk>.

L’ha fatto nell’omelia … LEGGI … dando così anche dignità spirituale a una battaglia civile che molti di noi hanno difeso da anni, bistrattati, emarginati, ignorati sempre più, da interlocutori sordi ma al tempo stesso determinati nelle loro arroganti ipocrisie.

Il Vescovo ha richiamato amministratori, privati, industriali alle loro responsabilità nella ricerca del bene comune.

Mentre, però, il richiamo sembrerebbe scontato per gli Amministratori proprio perché amministrano la cosa pubblica, eletti dal popolo e stipendiati da quest’ultimo e non ci si riferisce solo agli Enti Comunali, Provinciali e Regionali ma anche alle Autorità Portuali, lo stesso sembrerebbe un po’ anacronistico per i privati e gli industriali che noi, “comuni mortali”, siamo abituati a vedere come antagonisti con cui mediare per barattare il male minore.

Chi ha frequentato amministrazioni si è spesso sentito dire che il privato si sa, soprattutto nell’edilizia, fa i suoi interessi e noi dobbiamo solo sperare che li faccia sul nostro territorio, sempre in nome di quel fatidico sviluppo che non è arrivato mai, ma di cui si sono visti solo devastanti effetti in termini d’inutili volumetrie e di dissesti idrogeologici.

Gli industriali, poi, ci hanno deliziato nel corso degli anni con ricatti occupazionali, spesso in cambio di sicurezza, di vendite e chiusure, fallimenti, casse integrazioni, ma soprattutto in cambio di diritti alla salute.

Il Vescovo Lupi

Così ci siamo ritrovati a discutere su un porticciolo, quello della Margonara, che privati costruiranno su terreno demaniale dato in concessione e dove per poterlo realizzare, dovremo concedere loro l’ennesima cementificazione con volumetrie senza le quali come possiamo pretendere che abbiano il loro tornaconto?

Ci siamo ritrovati a discutere su una Centrale a carbone che invece di essere depotenziata, perché responsabile di un lento ma incontrastato disastro ambientale su un vastissimo territorio, si chiede addirittura di ampliare, per produrre energia che servirà ad altri industriali su altri territori lontano dal nostro, ma con ricatto occupazionale assicurato.

Ci siamo ritrovati a discutere di una piattaforma di cemento sul mare di Vado, la Maersk, grande come cinque campi di calcio, che dovrebbe ospitare container e merci per l’ipotetico sviluppo di qualche altro territorio, ma il ricatto occupazionale è assicurato.

Temi «caldi», è vero ma che non hanno diviso l’opinione pubblica che quando è stata interpellata, come nel referendum sulla piattaforma, si è espressa contro.

Temi caldi che hanno invece creato una distanza incolmabile tra i cittadini e chi opera le scelte sul territorio.

Il caso delle elezioni a Vado ne è stata la prova.

Mi piacerebbe però poter dire al nostro Vescovo che, per noi che ci battiamo da sempre perchè ” si custodisca il creato” e che abbiamo fatto della sensibilità ecologica il nostro valore di vita, è veramente difficile vedere i vantaggi e le angolature diverse dei progetti citati, se non ci caliamo proprio nelle “esigenze di parte”, quelle che Sua Eminenza, segnala proprio come da respingere.

Non ci sono angolature diverse sulle colate di cemento sul mare e sulle nostre martoriate coste se non il profitto di chi le realizza.

Non ci sono angolature diverse sulle emissioni nocive dalle ciminiere delle centrali a carbone, perché il carbone buono non esiste, ma esistono solo il cancro e le malattie per noi e per i nostri bambini.

Non è difficile pronunciarsi, se si giudica senza pregiudizi, la natura e la vita dell’uomo sono sopra di tutto e lo abbiamo imparato a nostre spese, in un territorio tra i più inquinati e tra i più idrogeologicamente dissestati.

Questa è la verità ed è sotto gli occhi di tutti, cristiani compresi.

Basterebbe che gli uomini avessero almeno una buona coscienza per riflettere su quanto si sta compiendo nelle nostre città, alzare finalmente il naso e la testa e che … il Vangelo ci assista! Antonia Briuglia.”

Fonte: Truciolisavonesi.

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Questo articolo è stato pubblicato il 04 Gen 2010 alle 23:46 ed è archiviato nelle categorie Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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