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10 Marzo 2025

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Tiziano Franzi ha presentato a Varazze il libro “Una donna garibaldina

Felice scelta quella di presentare, nella Civica Biblioteca “E. Montale” di Varazze, sabato 8 marzo 2025 “Giornata della donna“, il nuovo libro del prof. Tiziano FranziUna donna garibaldina, l’avventurosa storia di Rosalia, da Quarto a Calatafimi” – (Erga Edizioni), che in abiti maschili prese parte alla “Spedizione dei Mille” di Garibaldi, il 5 maggio 1860. Unica donna, di quella pagina di storia, che diede sostanzialmente un colpo di maglio per il completamento dell’unificazione dello stivale e fare dell’Italia una vera, grande nazione.

Introdotto dall’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, promotrice della rassegna “Parliamone in Biblioteca“, che ha rimarcato il corposo curriculum del prof. Franzi, articolato in una collana di pubblicazioni che dalla Preistoria ai tempi nostri abbraccia praticamente tutta la Liguria e oltre.

L’autore ha quindi proseguito entrando nel tessuto del racconto, accompagnando il pubblico in un viaggio di lodevole conoscenza di Rosalie (poi Rosalia) Montmasson, autentico personaggio di quella storica impresa, non ricordato, come in effetti meriterebbe, descrivendone la travagliata e affascinante vita di donna e di autentica eroina da “indicare ad esempio quando si parla di Patria, Libertà, Indipendenza“.

Rosalia, spiega Franzi, da una condizione di semplice popolana, nata nel 1825 a Saint Jorioz, piccolo villaggio francese, condivise il suo destino con Francesco Crispi, l’uomo politico italiano che incontrò, esule a Marsiglia per la sua appartenenza al movimento clandestino rivoluzionario, che stava lottando con Mazzini e Garibaldi per l’indipendenza dell’Italia, in chiave repubblicana.

Un rapporto irto di difficoltà, contrassegnato dai sacrifici della donna per appoggiare in ogni modo possibile, soprattutto con il proprio lavoro di domestica e lavandaia, il suo Fransùa, come amorevolmente lo chiamava, nonostante il comportamento libertino dell’uomo, che aveva alle spalle altre storie di amori che, in seguito, lo compromisero finendo in tribunale con l’accusa di bigamia.

In quell’ambiente di ideali frustati dalle polizie di mezza Europa, Rosalia ebbe modo di conoscere Giuseppe Mazzini, che ne stimava la forza caratteriale e la introdusse, come staffetta, nella lotta che stava conducendo con Garibaldi, nel grande gioco di un’Italia finalmente affrancata dallo straniero. All’Eroe dei due Mondi chiese con fermezza di poter partecipare all’impresa e ne conquistò la fiducia.

Difficile per il cronista seguire tutta la vicenda di Rosalia Montmasson e dell’ingrato Crispi, delle delusioni della donna tradita e ripudiata, che però non rinunciò a ricomporre con lui un caritatevole rapporto di amicizia nella decadenza fisica e spirituale dell’uomo politico, nel ricordo di quella grande impresa che la vide, soprattutto nella battaglia di Calatafimi, prezioso angelo di conforto e di cura per i molti feriti garibaldini che combatterono e vinsero la battaglia più importante della campagna di Sicilia.

Fu insignita di ben quattro medaglie al valor militare, di cui una d’argento, conobbe la Regina Margherita di Savoia, che ne divenne amica sincera, diversamente della moglie ufficiale di Francesco Crispi, Lina Barbagallo, donna di ben altro comportamento morale, che condusse praticamente alla rovina l’incauto e negativo personaggio che nel contempo aveva ricoperto importanti cariche ministeriali.

Tiziano Franzi ha composto un affresco umano e storico veramente di alto pregio, riportando alla luce la vita avventurosa e praticamente sconosciuta dell’eroina Rosalia, arricchendo inoltre tutte le sfaccettature dell’impresa dei Mille, con accurate spiegazioni sui vari personaggi e situazioni, che ne sono la cornice ideale per approfondire la conoscenza della nostra storia.

Il libro è un volume polisensoriale, che si può leggere, guardare e ascoltare.

Non ci resta che fare i nostri complimenti al prof. Tiziano Franzi per l’opera svolta con tanta sagace bravura, illuminando di una doverosa luce di stima e di affettuoso ricordo la figura di Rosalia Montmasson, “L’unica donna dei Mille”.

Alcuni interventi del pubblico hanno ricordato l’aiuto delle donne all’impresa dei Mille, tra cui Agostina Baglietto di Castagnabuona: la Camiciaia dei Mille, che lavorava in una sartoria di Genova e confezionò una camicia rossa per un giovane garibaldino caduto a Calatafimi. Camicia poi riportata da un compagno del giovane ad  Agostina, che mai lo dimenticò.

Leggere “Una donna garibaldina” è un benefico tuffo nel vero patriottismo che fa bene a tutti noi, dimentichi del sangue versato per ridare forza e dignità all’Italia. Al lettore la possibilità di approfondire le proprie conoscenze sulla storia che deve essere la bussola di un cammino che appartiene a tutti gli italiani, soprattutto nel momento attuale, che ci pone il dovere di vegliare sulla libertà non solo della nostra Italia, ma dell’intera Europa.

Complimenti vivissimi a Tiziano Franzi per questo nuovo e avvincente “regalo” editoriale che, oltre alla storia, tocca le corde sensibili del cuore.

La manifestazione è stata supportata dalle proiezioni del tecnico Gianni Giusto, segretario dell’Associazione Culturale “U Campanin Russu” e, inoltre, è stata ripresa da Piero Spotorno e Giuseppe Bruzzone, rispettivamente Presidente e cameraman di Televarazze, per essere poi trasmessa dall’emittente televisiva regionale “AMA Liguria” (canale 99).

(Testo e immagini di Mario Traversi)

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