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Poesia di Mario Traversi per l’Anniversario delle Apparizioni di Lourdes
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Di seguito la poesia composta da Mario Traversi, lo storico, giornalista e poeta varazzino, per ricordare la prima Apparizione della Madonna a Bernadette, l’11 febbraio 1858, a Lourdes.
Di questi tempi, con tutto quello che succede nel mondo, pensiamo ci stia proprio bene … eccola:
AQUERO’
Non ai grandi personaggi
consci della propria importanza e conoscenza
paludati in sottigliezze filosofiche
che li allontanano dall’umiltà
del semplice vivere
appaiono improvvisi squarci di luce
che aprono orizzonti infiniti.
Questi doni sono offerti ad altri
a chi non si pone interrogativi
su quel che siamo e saremo
paghi di una fede semplice
considerata ignorante dai dotti
spesso a bimbi sparuti in macchie
di monti e di selve
miserie di vita, ma innocenza di cielo.
Così fu per Bernadette Soubirous
alla gotta di Massabielle
quando Aquerò le comparve
nella luce di mille soli
e fu lotta e tragedia di incomprensioni
poi le visioni presero la forza del granito
e divennero messaggi d’infinito.
11 febbraio 1858
Aquerò era Lei, la madre di Cristo
scesa a parlare di pace
scegliendo l’innocente e scartando il saccente
per dare coraggio e potenza
a chi ne era senza
e farne una lampada di luce
che d’allora sempre c’illumina e seduce.
Forse i bimbi salveranno il mondo
dal profondo della loro innocenza.
Aquerò, nel dialetto di Lourdes, significa Signora, lingua con la quale Bernadette interloquiva sino a quando, nella XVI Apparizione, la Santa Vergine si qualificò nello stesso dialetto: “QUE SOY ERA IMMACULADA COUNCEPCIOU” – “Io sono l’Immacolata Concezione”.
Mario Traversi
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