Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 27.11.2009
PonentevarazzinoNews
Riqualificazione del retroporto ancora alla ribalta
Le richieste di chiarimenti ed assicurazioni ci giungono in questi ultimi giorni numerose ed insistenti.
Purtroppo non siamo in grado di dare risposte esaurienti e definitive; dobbiamo prima riuscire a sapere cosa si vuole fare nei sub distretti T1C (fatiscenti capannoni ex Conceria Rocca, palazzina Gas, Piombo ecc..) e T1A.1 campo sportivo “Ferro” e capire veramente la portata delle modifiche richieste dalla nuova Giunta di Centrodestra, insediatasi da poco più di cinque mesi, per poter essere in grado di rispondere, senza commettere l’errore di confondere ulteriormente le idee, a chi già sa poco e male.
Inoltre, rimane ancora in sospeso il problema mobilità veicolare e pedonale, con il “fastidioso” recupero di piazza XXIV Maggio (la piazza non piazza, con tutti i suoi pregressi disagi e serie problematiche), cose quest’ultime che però non sembrano interessare e preoccupare troppo, chi invece dovrebbe per proprio specifico compito e responsabilità farsene carico. Vedremo strada facendo come si evolverà la situazione, sicuramente complessa e di non facile soluzione.
Il confronto con il Comune di Varazze e la Regione Liguria è tuttora in corso e non ci risulta sia stato interrotto; parlarne, anticipando conclusioni o escludendo possibili soluzioni oggi, non lo riteniamo rispettoso e serio nei confronti dei nostri interlocutori, pertanto preferiamo tacere ora, per parlare ed agire quando avremo concluso le trattative e valutato con attenzione e serenità la documentazione, i progetti e gli studi di fattibilità dell’intero intervento, che ci saranno forniti e spiegati.
Un intervento di recupero urbano che ci interessa molto da vicino, non come politici, imprenditori, investitori, finanziatori, proprietari immobiliari, benefattori, ma come semplici e comuni cittadini che qui a San Nazario ci abitano, lavorano e ci transitano.
Per evitare equivoci e per correttezza, ricordiamo che ogni responsabilità decisionale su questo intervento di riqualificazione del ponente varazzino è di esclusiva competenza dell’Amministrazione Comunale, delle Competenti Direzioni della Regione Liguria, con in prima persona il nostro Signor Sindaco prof. Giovanni Delfino, che dovrà risponderne ai suoi elettori ed a tutta la cittadinanza; il nostro impegno è solamente finalizzato a segnalare particolari situazioni e richiedere possibili miglioramenti attuativi, sempre nel rispetto dei ruoli e delle specifiche funzioni.
Riportiamo articolo pubblicato su “Il Secolo XIX” del 26.11.2009 – «Piscina e nuovo stadio? Opere che non vedremo» – Il progetto del retroporto – Alessandro Bozzano, ex vicesindaco: i soldi previsti non bastano.
«Il progetto sul retroporto dell’attuale amministrazione, senza entrare nel merito se migliore o peggiore del vecchio, ha delle parti da chiarire».
Alessandro Bozzano, ex vicesindaco e attuale capogruppo del partito d’opposizione “Per Varazze”, dice la sua opinione sull’intervento che prevede la riqualificazione del ponente varazzino.
Bozzano conosce bene la questione retroporto. Con la precedente amministrazione prese parte in modo attivo alle decisioni del vecchio progetto, in parte modificato dalla nuova giunta.
Il cambiamento più rilevante riguarda il campo sportivo. Il precedente progetto prevedeva il mantenimento del glorioso Ferro sottoponendolo però un radicali restyling. I lavori avrebbero dovuto trasformare un impianto fatiscente in una struttura moderna e considerata “d’ultima generazione”.
Il nuovo progetto ha invece imboccato una strada opposta con la demolizione del campo sportivo e al suo posto la costruzione di un centro natatorio con annesso centro benessere.
«Innanzitutto – continua Bozzano – i fatiscenti capannoni che costeggiano, dalla parte dei monti, la zona destinata alla costruzione dalla futura piscina, non saranno interessati dall’intervento. Noi prevedevamo la loro demolizione e il successivo spostamento sotto il campo sportivo sopraelevato. Questo è un punto importante. Per quanto riguarda il centro natatorio potrà essere architettonicamente ben fatto, ma queste vecchie strutture ne imbruttiranno senz’altro l’impatto».
Altro problema è riferito alla caserma dei pompieri.
«Vorremmo capire – puntualizza l’ex vicesindaco – se lo spazio previsto è sufficiente per considerarla permanente, com’era nel nostro progetto. Esistono infatti delle normative che regolano la metratura minima per la manovra dei mezzi di soccorso. Nel nostro progetto i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa e la Protezione Civile erano considerati delle priorità. Continuiamo a valutarli tali»>.
Infine, Bozzano manifesta dubbi sul fatto che la cifra indicata sia sufficiente per realizzare un tale intervento.
«Mi chiedo se i tre milioni di euro, che verranno ricavati dagli oneri urbanistici per le vicine palazzine private, potranno bastare. A mio parere non esiste una visione chiara d’insieme. Il rischio è che Varazze non vedrà realizzata né la piscina né il campo sportivo previsto in zona Salice». Silvia Simoncelli
Da “Il Vostro Giornale” del 27.11.2009 – Varazze, progetto del retroporto: si attendono chiarimenti su modifiche
Il Comitato Ponente varazzino torna sulla spinosa questione del progetto del nuovo retroporto, le cui modifiche sono al vaglio della stessa amministrazione comunale. In ballo il riassetto dei sub distretti T1C (i capannoni ex Conceria Rocca, palazzina gas, piombo ecc…) e T1A.1, che comprende il campo sportivo “Ferro”. [Continua … ]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 27 Novembre 2009 @ 21:28