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Un successo a Varazze anche per il secondo concerto della rassegna di “Musica aurea“
Venerdì 29 novembre 2024 si è tenuto a Varazze, presso l’oratorio di S. Bartolomeo, il secondo concerto della rassegna diretta da Antonio Delfino (Dipartimento di Musicologia di Cremona – Università di Pavia) dal titolo “Musica aurea. Percorsi di musica sacra dal Medioevo ad oggi”, nel cinquantesimo anniversario della traslazione in città delle reliquie del beato Jacopo da Varagine (1974-2024), organizzato dall’Associazione Centro Studi “Jacopo da Varagine” con il contributo del Comune di Varazze e della Fondazione De Mari – Cassa di Risparmio di Savona.
Dopo un primo concerto dedicato al tema della citazione, della variazione e della traduzione in musica, tenutosi presso l’oratorio di S. Giuseppe il 16 novembre scorso, al termine della tavola rotonda dedicata alle traduzioni della Legenda aurea dal XIV al XXI secolo, il secondo concerto della rassegna aveva come titolo “Giovanni Antonio Rigatti, oltre l’eredità di Monteverdi”.
Il concerto era infatti incentrato su tre mottetti tratti dal Secondo Libro di Mottetti di Giovanni Antonio Rigatti (1613-1648), compositore veneziano formatosi presso la Cappella Marciana, dove fu allievo, fra gli altri, di Monteverdi: la particolarità di questa scelta è dovuta al fatto che l’unico esemplare conservato in Italia dei Motetti a voce sola per cantare nell’organo, gravecimbalo, tiorba et altro instromento, stampato nel 1647 (se ne conoscono altri tre esemplari, conservati in biblioteche estere) è conservato presso la Biblioteca Universitaria di Genova.
Questa raccolta è il frutto dell’intensa attività di Rigatti come maestro di cappella in varie istituzioni a Venezia e in particolare presso le scuole dei celebri Ospedali. Considerato uno dei più dotati successori di Monteverdi, l’autore vi dimostra una grande perizia compositiva per il modo con cui articola all’interno di ogni singolo mottetto diverse sezioni contrastanti. Queste sono dovute a testi sacri derivati quasi sempre da una centonizzazione di passi delle sacre scritture e dove abbondano immagini poetiche spesso ispirate ai fenomeni naturali. La sua scrittura vocale emerge per l’alto grado di virtuosismo tecnico, tra i più esigenti del suo tempo, ed è certamente testimonianza dell’eccezionale livello musicale raggiunto dalle voci di cui disponeva.
Da qualche tempo sta lavorando su questa raccolta l’ensemble “Estro Barocco”, che ha già inciso in prima registrazione per la casa discografica Urania gli otto mottetti per soprano.
Venerdì 29 novembre il medesimo ensemble (Paola Roggero soprano, Federico Demarchi organo positivo, Francesco Olivero tiorba e chitarra barocca, Cécile Peyrot violoncello barocco, Roberta Pregliasco trombone barocco) ha proposto in prima esecuzione moderna tre altri mottetti (“Fuge mundum”, “Benedicam” e “Buccinant cornua”) scritti per contralto, ma “trasportati” (come da indicazione dello stesso compositore) per soprano.
I mottetti sono stati incorniciati dall’esecuzione di alcuni brani distribuiti lungo tutto il XVII secolo, affidati agli stessi strumenti di sostegno della voce: una Canzona per trombone, organo e violoncello di Giovanni Battista Riccio (1563-1622), una Sonata a due bassi continui di Bernardo Pasquini (1637-1710), una Sonata per violoncello e basso continuo di Domenico Gabrielli (1651-1690) e la Toccata IV per tiorba sola di Alessandro Piccinini (1566-1638).
Di fronte a pagine tanto gradevoli quanto inusuali, almeno per la stragrande maggioranza dei presenti, la reazione del pubblico è stata di comprensibile meraviglia: a giudicare sia dal silenzio, che (come è stato detto) “si tagliava col coltello”, sia dagli applausi, si può affermare che gli ascoltatori siano stati “conquistati” da questo repertorio, abitualmente lontano dal grande pubblico.
L’interesse manifestato dal pubblico, ed il fatto che il programma sia stato approntato appositamente per Varazze, induce ad auspicare che sia possibile dare continuità a questo esperimento, frutto della feconda collaborazione tra esecutori, studiosi e promotori dell’iniziativa.
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Il prossimo appuntamento con “Musica aurea” è previsto per sabato 4 gennaio 2025, presso la chiesa collegiata di S. Ambrogio in Varazze, con un concerto del Coro e Gruppo strumentale “Polyphoniae studium” di Genova, diretto da Francesco Lambertini, con Davide Pelissa all’organo, dal titolo “Il suono della parola. Polifonie sacre dal Cinquecento al Novecento”.
In programma musiche di G. P. da Palestrina, M. Praetorius, D. Buxtehude, F. Couperin, F. Mendelssohn, L. Molfino, V. Miškinis, R. Dubra, K. Nystedt, M. Lauridsen, J. Rutter.
Fonte: C.S. dell’Associazione Centro Studi “Jacopo da Varagine”.
(Immagini di Mario Traversi)
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