Il piano industriale presentato dai Cantieri Baglietto ai sindacati

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Varazze, 24.11.2009.

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Il piano industriale presentato dai Cantieri Baglietto ai sindacati

baglietto_varo_apache-44_190609IL PIANO BAGLIETTO: 70 ESUBERI, MA NESSUN CANTIERE CHIUSO

Da “Shippingonline.ilsecoloxix.it” – Tra i sessanta e i settanta esuberi nei tre cantieri. Investimenti sul riadeguamento delle strutture al fine – anche – di costruire barche più piccole, perché questo vuole il mercato. Nessuna chiusura di stabilimenti e riconferma della loro mission produttiva: si continua a fabbricare yacht.

Prende corpo tra i timori dei lavoratori e dei sindacati il piano di riassetto dei cantieri Baglietto, circa 190 dipendenti spalmati in gran parte sul territorio ligure (Varazze e La Spezia) e Pisa. Ieri alla Spezia era il giorno atteso – ma per certi versi anche temuto – dai sindacati. Sono loro – Cgil, Cisl e Uil – ad aver chiesto alla proprietà, la Camuzzi, un incontro sul futuro dell’azienda. Evidente il momento di difficoltà delle commesse, pressanti le voci che davano in arrivo un pesante taglio del personale.

Baglietto non è l’unico cantiere a guardare il futuro con preoccupazione: Ferretti Group ha annunciato 300 tagli a livello mondiale. Reggono, un po’ meglio, le attività di refitting e rimessa a nuovo delle vecchie unità, ma la cantieristica risente drammaticamente la crisi dei consumi. Come ha evidenziato anche il Salone nautico di Genova.

In questo quadro ieri i sindacati si sono seduti al tavolo di confronto alla Spezia con di fronte i vertici della Camuzzi, l’azienda cui fa capo il gruppo Baglietto. C’era Fabrizio Garilli, presidente, Ruggeromassimo Jannuzzelli, vicepresidente esecutivo, l’amministratore delegato Maurizio Cei e il capo del personale Galdino Amantea. Per i sindacati erano presenti le Rsu di Varazze, Spezia e Pisa – i tre cantieri – e le segreterie territoriali.

I numeri, innanzitutto: rischiano di saltare tra i 60 e i 70 posti di lavoro. Sono esuberi pesanti, spiegano fonti sindacali, ma non tutto è ancora deciso. La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro. Cgil, Cisl e Uil vogliono mettere le mani nel piatto per vedere sino a quanto – «anche zero» – si possono ridurre gli esuberi. Dopo, si discuterà su come muoversi: ricorso alla cassa integrazione, in che forma, e quant’altro. Per ora, niente annunci di scioperi o agitazioni.

Il piano di ristrutturazione dei cantieri, che si accompagna al piano industriale quadriennale 2009-2013, è stato realizzato col supporto della società di consulenza Bain&Co.

«Tale piano – spiegano alla Baglietto – sarà finalizzato nel medio termine a rafforzare l’azienda, in uno scenario competitivo molto complesso,  attraverso l’indispensabile  contenimento dei costi per adeguare la capacità produttiva alle attuali esigenze di mercato e parallelamente attraverso l’aumento degli investimenti per lo sviluppo di nuovi modelli e il potenziamento della rete commerciale e del marketing per il mantenimento e l’incremento della notorietà dei marchi e per consolidarne la presenza sul mercato». Come a dire, qui non si taglia solo, come ha tenuto a puntualizzare personalmente Ruggeromassimo Jannuzzelli: «La proprietà crede profondamente  nell’azienda e nei  suoi due prestigiosi brand (Baglietto e Cantieri di Pisa, ndr.)  tanto da aver fatto investimenti molto importanti  che hanno consentito ai Cantieri di Pisa di presentarsi al mercato negli ultimi 2 anni con ben 4 nuovi modelli. Lo stesso impegno è stato speso sui Cantieri Baglietto che vedono ad uno stato avanzato lo studio di nuovi modelli per poter ampliare l’attuale offerta di prodotti  ed incontrare le mutate richieste della clientela». Tra queste, pare, un ridimensionamento della stazza delle navi.

«La testimonianza concreta dell’impegno e della determinazione  della proprietà di voler traghettare l’azienda oltre la crisi – spiegano alla Baglietto – è dimostrata dall’aver iniettato liquidità per  oltre  30 milioni di euro nel corso dell’ultimo anno in accordo con un piano di ristrutturazione  che vede coinvolto il sistema bancario». Samuele Cafasso.

Fonte: “Shippingonline.ilsecoloxix.it

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Questo articolo è stato pubblicato il 24 Nov 2009 alle 13:03 ed è archiviato nelle categorie Attualità, Cantieri Baglietto, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

2 commenti

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Da “Il Vostro Giornale” del 24.11.2009 – Gruppo Baglietto, situazione grave: Cantiere di Varazze senza lavoro a marzo

Varazze. Rilanciare i Cantieri Baglietto attraverso un piano di ristrutturazione dei tre cantieri del gruppo e un piano industriale per il quadriennio 2009-2013. Questi i propositi della proprietà per salvare il Gruppo che, così come l’intero comparto della nautica, sta attraversando un momento di difficoltà dovuto anche alla grave crisi economica.

Questi sono alcuni dei punti emersi ieri dall’incontro, svoltosi presso Porto Lotti, tra il Gruppo Baglietto, rappresentato dalla proprietà, dottor Fabrizio Garilli, dal presidente del gruppo, Ruggeromassimo Jannuzzelli, dall’amministratore delegato Maurizio Cei e dal responsabile risorse umane Galdino Amantea, le oo.ss di categoria delle Provincie di Savona, Pisa e La Spezia e le Rsu dei tre cantieri del gruppo.

Per rialzare la testa la proprietà ha annunciato di quindi di aver predisposto con il supporto di una società di consulenza, Bain & Co., un piano di ristrutturazione dei tre cantieri del gruppo e un piano industriale per il quadriennio 2009-2013. Il Piano, che è stato illustrato ai sindacati in alcune delle sue linee guida, prevede opere di razionalizzazione finalizzate al contenimento dei costi per adeguare la capacità produttiva del gruppo alle future esigenze del mercato.

Una delle problematiche più preoccupanati riguarda proprio il mercato che, infatti, sarà in termini di ordinativi di barche molto più ridotto e con maggior concorrenza rispetto agli anni passati. Questa situazione imporrà anche un ripensamento non solo sui volumi ma anche sulle dimensioni delle barche. Il Gruppo ha spiegato che intende investire per lo sviluppo di nuovi modelli e per il potenziamento della rete commerciale al fine di consolidare la propria posizione sul mercato, potenziando la capacità di diffusione dei marchi Baglietto e Cantieri Navali Pisa.

Sono quindi in fase avanzata gli studi di nuovi modelli per poter ampliare la gamma dei prodotti. La Proprietà a ribadito la volontà di proseguire nell’impegno nel gruppo, ricordando la recente ricapitalizzazione e più in generale immettendo circa 30 milioni di euro di liquidità. Rispetto agli attuali organici però, secondo la proprietà, a regime nel 2013 il gruppo stima di contare su un organico ridotto rispetto all’attuale.

“Nell’annunciare una capacità produttiva a loro dire eccedente rispetto alle esigenze del mercato sono stati annunciati esuberi oscillare tra i 60 e 70 posti nell’intero gruppo alla fine del 2013. Anche gli attuali carichi di lavoro non sono sufficienti a coprire tutte le maestranze, in particolare il cantiere di Varazze alla fine del mese di marzo non avrà più lavoro” spiegano allarmati i rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm di La Spezia–Savona, Fillea-Cgil Pisa e Rsu Gruppo Baglietto.

Le oo.ss. territoriali di categoria dei cantieri interessati unitamente alle Rsu hanno sottolineato che le difficoltà del Gruppo sono riconducibili sicuramente agli effetti della crisi che ha coinvolto il settore, ma anche ad una gestione complessiva del gruppo in generale molto discutibile: “Soprattutto nel recente passato, troppe volte si è cambiato gruppo dirigente e molto spesso nonostante le nostre richieste si è evitato un confronto di merito sull’organizzazione del lavoro. In tal senso pur apprezzando la volontà di rilanciare il gruppo, riteniamo indispensabile un confronto di merito puntuale su tutti gli aspetti del piano industriale, a partire dagli investimenti di processo e di prodotto, all’organizzazione del lavoro nei cantieri, al rapporto con le ditte di appalto, e solo ed esclusivamente attraverso un confronto di merito valuteremo gli eventuali esuberi annunciati dall’azienda che ci sentiamo di dire molto pesanti”.

“Tale confronto proprio per la delicatezza del momento dovrà comprendere anche l’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili, la verifica delle risorse che eventualmente a livello comunale, regionale e nazionale si potranno mettere in campo al fine di rendere il risultato finale il meno oneroso possibile dal punto di vista sociale. Abbiamo condiviso di proseguire il confronto in sede Ministeriale e, come oo.ss., dopo le assemblee nei cantieri del gruppo attiveremo un percorso di confronto con le istituzioni locali coinvolte, al fine di convocare in tempi rapidi il tavolo al Ministero dello sviluppo economico” concludono i sindacati.

24 Nov 2009 alle 17:06
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Da “Savonanews” – Varazze: crisi cantieri Baglietto, sindacalisti preoccupati

Crisi dei Cantieri Baglietto di Varazze. Proprietà e le parti sindacali della Fim, Fiom e Uilm si sono incontrate a Porto Lotti (La Spezia) per fare luce sulla situazione del Gruppo. [Continua … ]

24 Nov 2009 alle 20:59

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