Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 18.07.2007.
PonentevarazzinoNews
La posizione del Consigliere Comunale e coordinatore di Forza Italia per Varazze – Andrea Valle – sulla situazione del sottopassaggio FS
“Caro Comitato di Quartiere, innanzi tutto un ben ritrovati ed un grazie per il tempo che ogni giorno dedicate ai problemi del nostro rione e non solo.
Ho letto con interesse il “report” relativo lo stato del sottopassaggio della stazione. Scorrendo il mio piccolo archivio ho trovato alcune lettere di denuncia ai giornali che risalgono al 1998 e due interrogazioni consiliari effettuate sull’argomento qualche anno successivo. Come ben si può comprendere, dunque, il degrado del sottopasso ferroviario è annoso ed il sottoscritto non ha certo risparmiato parole di disappunto ad ogni occasione utile.
Allora scrivevo ” il vero dato realmente negativo è che Varazze è rimasta ancora agli anni ’70 anche nelle piccole cose. Una tra le tante prove è, per esempio, la condizione in cui si trova il sottopassaggio della stazione, uno tra gli ingressi principali della città , sporco, imbrattato di ogni scritta, ed indegno di un paese civile.” Non voglio con questo dire che non mi sento responsabilizzato su questo tema, oppure sottrarmi al vostro legittimo appello rivolto a “tutti i politici varazzini, ma soprattutto di quelli che abitano o svolgono la loro attività lavorativa nel quartiere.” [Continua sotto]
Così inizia la lettera inviataci dal Signor Andrea Valle, Consigliere Comunale e coordinatore di Forza Italia, come risposta alla nostra ennesima lamentela, sulla situazione d’abbandono, in cui versa il sottopassaggio della stazione ferroviaria.
Ringraziamo noi il Signor Consigliere, per la pronta risposta che ha voluto farci pervenire, anche se particolarmente impegnato, in questo periodo, con importanti riunioni di partito a livello Provinciale. Cogliamo l’occasione per complimentarci per la rielezione a coordinatore cittadino di Forza Italia, e gli auguriamo buon lavoro e un “in bocca al lupo” per i futuri impegni che l’attendono.
Fatti i necessari, dovuti e per noi piacevoli quanti sentiti convenevoli, dobbiamo subito precisare che la parte della lettera che tratta del referendum, chiesto da alcuni Consiglieri d’opposizione o di minoranza, noi diamo ad entrambe le parole, lo stesso significato, non sarà trattata in questa news. La nostra posizione è stata chiaramente definita nel post dal titolo – Il Presidente Burlando risponde all’Espresso e il comitato ai suoi lettori 2, pubblicato online sulle pagine di www.ponentevarazzino.com. Un sito che ci ostiniamo ad utilizzare come blog, per la facilità d’uso, ma che oramai contiene centinaia d’immagini, video e molteplici notizie e informazioni, apprezzato e seguito da tanti varazzini, e non solo dagli abitanti di San Nazario. La soddisfazione più grande è giunta da alcuni studenti, che ci hanno comunicato di averlo adoperato per le loro ricerche scolastiche.
I dibattiti e le discussioni che riusciamo a intavolare sul Web, per poi trasferirle ai periodici incontri diretti, arricchendoli del calore che può solo venire dal confronto personale, quello dove entrano in gioco tutti i sensi, anche quello olfattivo, confermano una buona iniziativa, ma soprattutto dimostrano un’attuale necessità dei cittadini: più informazione, più partecipazione e coinvolgimento;ma, a condizione che siano fatte con sincera e rispettosa chiarezza.
Sulla situazione del sottopassaggio della stazione ferroviaria stiamo discutendo fin dalla costituzione di questo sodalizio. Abbiamo detto e scritto di tutto e di più, coinvolto i politici varazzini, nessuno escluso, anche quelli non eletti nel Consiglio Comunale. Non solo non siamo riusciti a continuare il confronto, avviato lo scorso autunno con la Pubblica Amministrazione, sulla complessa problematica delle barriere architettoniche, costituite dalle scale di congiungimento con via Bagnasco e con il piazzale della stazione, ma non siamo riusciti neanche a fare sistemare il marciapiede, dissestato dalla piena del Rio Rianello, avvenuta nell’autunno del 2006, e sensibilizzare, chi preposto, a trovare una soluzione al disagio causato dal parcheggio delle bici, in corrispondenza del passaggio pedonale.
I tempi di reazione della Pubblica Amministrazione sono notoriamente lunghi, ma in quest’occasione ci sembrano eccessivamente dilatati. Continueremo a chiedere l’intervento dei politici, in particolare di quelli eletti nel rione, affinché non ci escludano dai loro pensieri, noi siamo attivamente presenti e continueremo a sollecitare il loro interesse. Al Consigliere Andrea Valle diciamo: continui a chiedere, non si stanchi, sia più incisivo e pretenda risposte chiare e precise. Lei è un Consigliere Comunale, non è un rappresentante di un comitato spontaneo di quartiere, nessuno può permettersi di fare finta che non esista. Ci contiamo, e se necessario sosterremo l’azione che deciderà d’attuare, “mobilitandoci” al suo fianco.
Siamo delusi? No, amareggiati. Sono riusciti a farci stancare? No, anzi”¦; avete presente il famoso libro “Anche le formiche nel loro piccolo…” Stiamo solo vivendo un momento “difficile”, passerà , ne siamo sicuri e fiduciosi.
Seguito lettera del Consigliere Andrea Valle:
“Il dilemma “sottopassaggio” è senza fine e si accentua sempre più ad ogni stagione. Interessarsi e risolvere la faccenda non è questione di volare alti o bassi è solo questione di volerlo fare e basta. Secondo voi però un’Amministrazione che parla di messa in sicurezza del Teiro, di barriere di protezione dell’arenile, di ex cotonificio ligure, di porto e di zona T1 ha difficoltà ad intervenire nel sottopassaggio oppure non ha interessi ad intervenire nel sottopassaggio? Secondo me non ci pensa affatto.
E non credo che gli amministratori non conoscano il problema perché lo vivono quotidianamente. Proviamo a fare due conti: quanti Consiglieri Comunali abitano o lavorano in questo quartiere? A me sembra 5 (Baglietto, Calcagno, Putignano, Valle, Vallerga). Credo che sia la prima volta nella storia che ben 5 residenti di San Nazario sono seduti in Consiglio! Sono tutti ininfluenti? A me non pare! Il primo è assessore, il secondo è il segretario del più grande partito di maggioranza, il terzo è capogruppo della maggioranza, il quinto è il rappresentante dei commercianti in seno al Consiglio Comunale. Nientemeno 4 sono seduti in maggioranza ed hanno tutti ruoli rilevanti (o a parole sembrerebbe).
La questione è che anche loro si ricordano che esiste un sottopassaggio ferroviario e anche loro, ogni volta che lo attraversano si vergognano. Lo percorrono a testa bassa sperando di non incontrare nessuno che li riconosca e che faccia loro notare in quale indecoroso stato si trova. Alla fine però si rendono conto che se litigano in Consiglio persino su chi deve parlare prima e su chi deve avere l’ultima parola, figuriamoci se riuscirebbero a trovare la quadra per intervenire in una operazione del genere.
Ma non mi piace parlare di altri. Parliamo un po’ di me, cosa si potrebbe fare? La prima soluzione che mi viene in mente è quella che la ristrutturazione del sottopassaggio potrebbe benissimo rientrare anch’essa tra gli oneri per la ristrutturazione della zona T1 insieme alla pedonalizzazione di piazza XXIV Maggio. Tra l’altro credo che il costo possa essere suddiviso anche con le ferrovie. Ed anche qui il referendum per il retro porto si ripresenta nuovamente come ultima possibilità e mezzo concreto per tentare di ottenere ciò che anche il comitato chiede per il nostro quartiere compreso un sottopasso ferroviario degno, pulito, a norma e dotato di ogni ausilio per i diversamente abili.
La posta in gioco è molto alta e ne va del futuro del paese. Le firme da prendere sono molte e lo sforzo che stiamo facendo è tanto. Il regolamento di partecipazione che regola queste occasioni non è stato approntato certo da persone democratiche, se si pensa che a livello nazionale bastano 500 mila firme su 50 milioni di elettori per indire un referendum e qui ce ne vogliono 2.000 su meno di 10.000 elettori! (Il rapporto è presto fatto: a livello nazionale basta il 1 % di elettori a Varazze ce ne vogliono il 20% ).
Non so, quindi, se riusciremo nell’impresa. Quello di cui sono certo è che a Settembre, quando faremo i conti, anche se le firme raccolte non saranno sufficienti, nessuno potrà dire che la minoranza non ha fatto abbastanza per il retro porto, per San Nazario, per piazza XXIV Maggio e per il sottopassaggio. Ho vissuto altre esperienze che mi inducono a pensare che se non si hanno in mano le “armi” adeguate, alla fine fanno comunque ciò che vogliono.
E l’arma questa volta sono le firme e credo che solo attraverso quelle si riuscirà a far “ragionare” qualcuno di vostra conoscenza. D’altra parte se le firme e il referendum non fossero per loro un’arma micidiale perchè se ne preoccuperebbero così tanto? Perchè avere paura di una consultazione popolare se si è certi di fare bene? Voi sapete che la motivazione per non fare il referendum non è quella che la consultazione potrebbe dilatare i tempi per la realizzazione dell’opera. Cosa sono 5 o 6 mesi in più di fronte ad un progetto che caratterizzerà la zona per i prossimi 100 anni?
Sapete anche che è poco credibile l’ipotesi che, visto il perdurare di questa instabilità , il proprietario dell’area si stuferebbe e mollerebbe tutto! Nessuno nega al privato di presentare un progetto per le legittime cubature che gli spettano di diritto (quelle cioè previste dal piano comunale 30.000). E’ palese però che il privato preferisce rischiare un po’ di tempo ma avere ben 7.000 mc in più dalla torre e altri 15.000 mc dall’albergo! Quale imprenditore non aspetterebbe anche qualche anno per 22.000 mc in più? Quindi il problema che l’imprenditore si “stufi” non c’è.
Il problema vero, caro Comitato, è solo politico. Altro che Varazze! Recedere anche di una virgola significherebbe porre fine alla leadership di qualcuno e mettere in discussione tutto quello fatto prima. Spero che presto si presenterà l’occasione per approfondire queste cose. Il SI al referendum, comunque, è un tassello importante anche per piazza XXIV Maggio e per il sottopassaggio.
Cordiali saluti.
Andrea Valle“
Firmato: Il diritto.
Riportiamo link ad articolo di: La Stampa di Sabato 21 luglio 2007.
VARAZZE. Il degrado del sottopassaggio ferroviario.
Il degrado del sottopassaggio ferroviario che attraversa via Nocelli (Aurelia Bis), al centro delle attenzione dell’opposizione comunale di Forza Italia. Moto posteggiate che spesso ostruiscono il movimento pedonale, sporcizia, e barriere per disabili, caratterizzano il sottopasso. [Continua]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 22 Luglio 2007 @ 22:29