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15 Agosto 2024

Racconti sotto la luna: una sera di mezza estate alla Crocetta di Cantalupo

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Nuovo, meritato successo delle fortunate “Racconti sotto la luna“, questa originale serie di incontri in “en plein air“, che la fertile penna di Giuan Marti e la suadente voce di Antonella Ratto, con l’accompagnamento del chitarrista Fulvio Semenza, stanno caratterizzando l’estate varazzina, portando nei luoghi più disparati, ma scelti per proporre le ormai famose rimembranze di Francesco Baggetti, a un nuovo tipo di pubblico che si aggancia alla semplicità di un sereno ascolto, senza particolari complicazioni tecnologiche, e dove la voce recita la parte principale, rimandando ai fascino della tipica “Commedia dell’Arte“.

Dopo un seguito “tour” cittadino, lunedì 12 agosto 2024, è stata la volta di Cantalupo, dove le storie, veramente sotto una splendida luna sono state raccontate davanti alla Crocetta, scenario quanto mai suggestivo sul panorama mozzafiato che abbracciava le due riviere.

Molti gli ascoltatori accorsi a sentire, oltre i racconti di Baggetti, nuove, vere storie, alcune delle quali riportate da abitanti del luogo, come “U Russu“, inerenti la seconda guerra mondiale, quando i tedeschi abbatterono la piccola edicola della Crocetta, poiché probabile punto di riferimento per la rotta degli aerei alleati verso il nord Italia.

La Crocetta fu edificata all’inizio del ‘900, allorché il papa Leone XIII, per contrastare la bandiera nazionale che svettava su molte cime d’Italia, invitò i fedeli a ricordare il Redentore sulle proprie alture. Abbattuta dai tedeschi, ma comunque ricostruita dai fedeli cantalupesi nel dopoguerra.

Altre storie vissute nel tempo di guerra hanno interessato piccoli, ma importanti personaggi del luogo, come Giacomo, che perdette un occhio inciampando e autolesionandosi con un temperino che teneva in mano, soccorso dagli stessi tedeschi della postazione, fu portato a Savona con un’auto militare.

Un cocktail di racconti, quelli di Baggetti, alcuni dei quali già presentati ad altro pubblico e, quindi, sempre inediti nelle tournée di Marti e di Antonella, che la chitarra del M° Fulvio Semenza ha reso ancor più accattivanti, con opportuni alti e bassi, con brevi pause di suspense.

All’inizio dell’evento, Giuan Marti ha ringraziato l’Associazione S.G. Battista e la Confraternita di Cantalupo, per l’ospitalità in un magico angolo dell’immediato retroterra di Varazze, dove altre storie del passato meriterebbero di essere rese note con la dovuta attenzione, come la trincea rimessa recentemente alla completa luce dal Gruppo Alpini di Varazze e, quindi, visitabile.

Baggetti racconta e racconterà ancora, non può farne a meno perché la sua memoria è piena di ricordi che meritano di essere portati alla conoscenza di chi “allora non c’era“, parole sussurrate e declamate con la padronanza dei caldi toni della voce di Antonella Ratto, in coppia ormai da cartellone con Giuan Marti.

E adesso cosa tirerà fuori Lorenzo Baggetti dal cappello a cilindro? Forse strane leggende, misteri celati nel bosco della Madonna della Guardia o in anfratti della pineta di Invrea, o sul monte Greppino? La sua memoria non ha confini.

A presto dunque.

Al termine della bella e interessante serata, le Associazioni ospitanti hanno offerto un gradito rinfresco.

(Testo di Mario Traversi e immagini di Giovanni Martini)

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