Presentata la seconda edizione del libro “Le Cascine del Beigua” di Giovanni Cerruti
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Giovanni Cerruti “Saturnin“, ha fatto centro un’altra volta con la nuova edizione de “Le Cascine del Beigua“, più che un libro un documentario sul mondo contadino e alpestre che ruotava intorno al monte Beigua, presentato sabato 6 luglio u.s. nel caratteristico e suggestivo rione “San Pietro” di Casanova, presente un folto pubblico di “fans” che da anni segue il lavoro appassionato di questo vero “green-scout” dell’entroterra varazzino, sempre alla ricerca degli antichi insediamenti di un lavoro duro, che i contadini svolgevano soprattutto per la fienagione, cibo essenziale per il nutrimento dei bovini e “pane” per loro stessi.
Una capillare panoramica sulle Cascine del Beigua, giustamente accompagnato nel titolo da “U giamin di nostri vegi” (fatica, sforzo, sfinimento), porta il lettore a ritroso nel tempo e nello spazio, raccontando le storie legate a uomini e donne, veri protagonisti di una vita inimmaginabile per le nuove generazioni, quando le albe e i tramonti si alternavano nello scintillio delle falci e le ore non avevano più senso, un mondo che ha nobilitato con un’aureola di vera “aristocrazia del lavoro” intere famiglie di generazione in generazione.
Il libro, dedicato alla compagna della sua vita, la moglie Caterina, anche lei grande appassionata di 
questo stupendo parco del Beigua, ricco di così tanta storia (della cui genesi ne parla “ad hoc” Giuan Marti, feconda penna del nostro territorio), è un documento e un affresco di cose e di volti, di soprannomi e di vicende, che scorrono come ruscelli sgorganti dalle sorgenti di questo mondo dal sapore fiabesco. Leggerlo è camminare con “Saturnin” alla riscoperta del bello e del buono, dei valori umani e civili, radici del nostro DNA, e farci riflettere sull’oggi e sul domani, non dimenticando la grande lezione di un passato che prima dei diritti, era un dovere quasi sacro.
Complimenti a Giovanni Cerruti per questa nuova edizione de “Le Cascine del Beigua“, piccola, grande “Bibbia” del nostro meraviglioso entroterra collinare e montano.
(Testo e immagini di Mario Traversi)
