Varazze e il mondo della vela in lutto per la morte dell’olimpionico Antonio Carattino
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Il 3 luglio 2024 “Tunitto“, il velista Antonio Carattino, l’olimpionico conosciuto a livello internazionale, è mancato all’affetto dei propri cari, amici e conoscenti.
Se ne va un pezzo di storia della vela italiana: è mancato Antonio Carattino, velista pluridecorato. Sportivo da una vita e molto conosciuto a Varazze dove viveva.
Aveva 101 anni. Era il presidente onorario del Varazze Club Nautico. Una vita nella vela, una passione che divulgava anche tra i ragazzi.
Grandi vittorie negli anni. Regate, prestigiosi risultati nella Coppa d’Italia, ma non solo, anche a livello olimpionico e mondiale.
Tra l’altro prese parte alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 con il cugino Pino Carattino e Carlo Maria Spirito, poi Melbourne 1956 e Città del Messico, 1968, con il fratello Domenico.
Per due volte insignito della prestigiosa onorificenza della Stella di Bronzo al merito sportivo nel 1969 e nel 2002.
Nel 2016, in occasione della celebrazione della quinta edizione del “Lanzarottus Day“, la giornata che dal 2012 (settimo centenario), la città ha deciso di dedicare al ricordo e alla commemorazione dell’impresa compiuta da Lanzarotto Malocello, ma anche a tanti altri concittadini “… Intrepida Gente di Mare” che, con le loro gesta, hanno onorato e con orgoglio portato in giro per l’Italia e nel mondo intero, il nome della città di Varazze, la storica “Ad Navalia” prima e “Varagine” dopo, patria di “laboriosa gente“, ha voluto onorare l’insigne concittadino Antonio Carattino, assegnandogli il prestigioso Trofeo “E vie du mâ“, per la sua passione per la vela, coltivata fin da giovane, che lo ha portato negli anni a misurarsi con i migliori atleti italiani e stranieri. Inoltre, lo scorso anno, per il centesimo compleanno di Carattino, in occasione della cerimonia della XII edizione del “Lanzarottus Day“, sulla splendida location del Molo Marinai d’Italia, l’Amministrazione Comunale e il Varazze Club Nautico, presenti i responsabili del locale associazionismo e numerosi concittadini, hanno voluto onorare “Tunitto” con parole e gadget di ricordo a tema, donategli e ricevuti con commovente coinvolgimento.
Buon vento “Tunitto“, … non ti scorderemo, rimarrai per sempre nei nostri cuori con il sorriso che illumina il tuo viso.
Condoglianze vivissime a famigliari e parenti tutti.
I tuoi amici ed estimatori di Ponente Varazzino.
Dal Notiziario di Sport/vela – Primazona NEWS n. 53 di giovedì 4 luglio 2024:
«Varazze, ci ha lasciato l’olimpionico Antonio Carattino.
“Tonitto”, conosciuto a livello internazionale 3 luglio – Se ne va un pezzo di storia della vela italiana. E’ mancato Antonio Carattino, velista pluridecorato. Sportivo da una vita e molto conosciuto a Varazze dove viveva.
Aveva 101 anni. Era il presidente onorario del locale Club Nautico. Una vita nella vela, una passione che divulgava anche ai ragazzi.
“Tunitto “cominciò all´età di 10 anni e, mentre il papà e gli zii lavoravano nei Cantieri Baglietto, insieme al fratello “Menitto” ed ai cugini, ricordiamo che la famiglia Carattino ha forgiato una classe purissima di velisti che si sono cimentati in diverse edizioni delle Coppe Nazionali ed Internazionali fino alla partecipazione in diverse edizioni olimpiche, si intrufolava tra barche, vele ed attrezzature pur di imparare il mestiere e trovare qualsiasi occasione per poter andare in barca a vela, anche l’ascolto dei marinai professionisti che, portando le barche in cantiere dopo le regate, raccontavano di bordi e virate, cambi di vela e strategie di regata, hanno alimentato questa precoce passione.
In cambio della pulizia degli ottoni e del riordino delle attrezzature, otteneva di poter timonare la barca dalla boa sino al moletto, quando si doveva imbarcare l’equipaggio per ripartire. Era un breve tragitto, ma una soddisfazione immensa. Poi venne il tempo di cimentarsi nelle regate con le Lupe, piccole lance con una sola vela, e i più grandi gozzi Argus costruiti proprio sugli scali varazzini. Lì cominciarono le innumerevoli vittorie che lo portarono a diventare un giovane esperto timoniere ed un grande tattico, pronto per il salto alle manifestazioni più importanti.
Grandi vittorie negli anni. Regate, prestigiosi risultati nella Coppa d’Italia, ma non solo, anche a livello olimpionico e mondiale.
A 29 anni ha partecipato ai Giochi Olimpici di Helsinki del 1952, sul Dragone “Galatea II” con il cugino Giuseppe Carattino, timoniere, e Carlo Spirito, piazzandosi nono. Nel 1956 ha preso di nuovo parte alle Olimpiadi, quelle di Melbourne, stavolta nel 5,5 mSI, su “Twins VIII” con Antonio Cosentino, Carlo Spirito e il timoniere Massimo Oberti, arrivando settimo. 12 anni dopo, a 45 anni, ha gareggiato per la terza volta a Città del Messico nel 1968, ancora nel 5,5 mSI, con il fratello Domenico e il timoniere Giuseppe Zucchinetti, terminando quinto. Per due volte insignito della prestigiosa onorificenza della Stella di Bronzo al merito sportivo nel 1969 e nel 2002.»