U Campanin Russu di Varazze ha positivamente concluso il progetto “Il dialetto nella scuola” 2024
Il 4 giugno 2024 a Varazze, nell’aula magna della Scuola Primaria “G. Massone”, si è svolta la giornata di chiusura del progetto “Il dialetto nella scuola“, attuato nel mese di marzo e fortemente voluto dal presidente dell’Associazione “U Campanin Russu”, Giovanni Ghione, e a cui aveva partecipato uno staff composto da Roby Ciarlo, Gianni Giusto, Paolo Monchieri, Mario Traversi e Giuseppina Damele, con il sostegno e la collaborazione dell’assessore alla cultura Mariangela Calcagno.
Il progetto si è potuto realizzare anche grazie alla sensibilità e alla disponibilità della dirigenza scolastica, nelle persone della sig.ra Valeria Giusto e del dott. Andrea Caradonna, nonché delle insegnanti Rosella Michero, Sandra Bertone e Marina Bottanelli, che hanno dimostrato di credere nel valore di questa iniziativa.
Le classi coinvolte sono state la 5°A, la 5°C, la 5°D, che avevano già attuato un percorso simile lo scorso anno, e la 4°C new entry. In tutte le quattro classi i giovani alunni e alunne, si sono dimostrati attenti ed interessati, desiderosi di conoscere e imparare, anche se alquanto digiuni in fatto di dialetto.
Al saggio di chiusura del percorso, a cui il Campanin Russu è stato invitato, hanno voluto dimostrare quanto imparato in dialetto: i proverbi e i nomi dei mesi e dei giorni. Alcuni hanno recitato e mimato le favole nel dialetto loro insegnato.
Poi tutti i ragazzini delle quattro classi hanno cantato “Vaze te veuggio ben“, una canzone composta da Carlo Ghigliotti con musica di Antonio Pino.
Per il Campanin Russu è stato un grande piacere essere presente al saggio, anche per verificare la validità del progetto e dell’impegno che l’Associazione ha profuso in esso, in quanto crede che il dialetto debba restare una lingua “viva“, ed è per questo che si vuole e si deve presentare nelle scuole.
Ci si può chiedere che significato possa avere insegnare il dialetto nella scuola, frequentata anche da molti bambini che non hanno nulla in comune con la tradizione ligure, perché appartengono a famiglie provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Ed ecco la risposta dei responsabili di questo progetto, organizzato anche con la fattiva collaborazione dell’Assessore all’Istruzione, Mariangela Calcagno, presente all’incontro:
“Non abbiamo la pretesa di riuscire a far parlare in dialetto i ragazzini, ma si spera di suscitare in loro, se non altro, la curiosità di conoscere e di approfondire la lingua del territorio in cui vivono, che è stata ed è il veicolo della nostra storia. È per questo che il Campanin Russu, in accordo con la dirigenza e le insegnanti della Scuola primaria, desidera portare avanti questo progetto e realizzarlo sempre meglio, come ha dichiarato il presidente Ghione, nel suo intervento odierno, a conclusione della riuscita manifestazione.”
(Testo di Giuseppina Damele e immagini di Mario Traversi)
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