Presentato a Varazze “Il Museo che non c’è” il libro di Orietta Sammarruco
Non poteva essere più indovinata di così la “Giornata dell’8 marzo 2024” dedicata alla donna, festeggiata all’insegna della cultura femminile, presso la Biblioteca Civica “E., Montale” di Varazze dove, introdotta dall’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, che ha ribadito i valori della donna in ogni contesto sociale della comunità, non ultimo quello artistico, Orietta Sammarruco ha presentato il suo libro, un autentico gioiello editoriale dal titolo “Il Museo che non c’è“.
Una appassionata carrellata, quella della brava autrice, che ha raggruppato un numero selezionato di artiste di varie epoche e delle diverse discipline che, dalla pittura alla scultura e ad altre espressioni dell’arte, hanno lasciato una forte traccia della propria appartenenza al cosiddetto “sesso debole“, con opere di altissimo pregio.
A dialogare con la l’autrice di questo meraviglioso “Museo che non c’è“, Carla Artelli e Roberta Petrini, le quali, nel presentare Orietta Sammarruco, si sono a ragione soffermate sull’impegno e la capacità di ricerca che hanno portato al compimento dell’opera, importante tassello che mancava al mosaico della nostra cultura, dove la “Donna” è stata un’autentica protagonista, nonostante difficoltà di ogni genere.
E infatti la Sammarruco, dopo aver ricordato Santa Caterina da Bologna (o Caterina de’ Vigri), una delle primissime artiste donne, oltre ad essere patrona di Bologna e protettrice degli artisti, ha avvinto il folto uditorio con un’accurata analisi delle tante, vere artiste del pennello che hanno lasciato a noi tutti una ricca eredità di capolavori, partendo dall’età classica e fino ai giorni nostri, ricordando che per molte di loro fu il convento a permettere l’esplicazione della propria arte, quale oasi di studio e di rifugio dall’incomprensione egoistica maschile.
Tanti i nomi e le spiegazioni caratteriali di queste “Muse del mondo artistico femminile“, portate alla luce con indubbia e suadente capacità dalla Sammarruco, supportata da azzeccate ed interessanti proiezioni di opere d’arte al “femminile” e da intelligenti contributi di Carla Artelli e Roberta Petrini.
Un vero arricchimento per un pubblico che ne ha gustato ogni possibile angolazione, vero omaggio alla “Donna nel Giorno della sua Festa“, a riprova della luce vivificante irradiata da “L’Altro Cielo“, a questo nostro piccolo e meraviglioso pianeta.
Il pomeriggio culturale è stato ingentilito dalla bravura del concertista Corrado Cordova alla chitarra, con musiche del repertorio classico spagnolo.
Complimenti a Orietta Sammarruco per questo autentico “Museo che non c’è“, ma che esiste in realtà, come dalle pagine illustrate del libro (una copia è stata donata all’ospitante Civica Biblioteca), ed anche a Carla Artelli e Roberta Petrini, perfette dialoganti ad hoc con l’autrice.
Una menzione speciale va all’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, sempre al timone di iniziative di alto livello socio-culturale, che ci permettono nuove e proficue conoscenze.
(Testo di Mario Traversi ed immagini di Traversi e Laura Siri Città di Varazze)
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