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Varazze, 5 ottobre 2009.
PonentevarazzinoNews
Grandi festeggiamenti per i 90 anni
del Varazze Club Nautico
La nuova capiente discoteca sul molo Barilon, messa a disposizione dal proprietario, era stipata oltre ogni più rosea aspettativa. Appassionato resoconto del Presidente Gianni Carosso, palesemente felice, sull’intensa e premiante attività svolta dal sodalizio in questo quasi primo secolo di ricca storia di successi sportivi, sociali e culturali.
Tanti gli illustri ospiti che non hanno voluto mancare a questo importante appuntamento; con il Signor Sindaco Giovanni Delfino, erano presenti assessori, consiglieri, autorità militari e personalità dell’associazionismo sportivo, politico, culturale, tanti amici e allievi dei corsi di vela con le loro famiglie al seguito.
Un bel pomeriggio di festa, ricordi e aneddoti, come quello raccontato dal Dr. Roberto Ferrari, Comandante del Locale Ufficio Marittimo, con protagonista il mitico Andrea Gambetta, a tutti noto come “castellin”, nominato ufficialmente “Nostromo”, riportata da Paolo Volpini sul libro “Varazze Club Nautico 1919 – 2009”, distribuito dall’Associazione a tutti i presenti.
Un premio speciale è stato dato al socio Giuseppe “Pino” Carattino, grande e pluridecorato velista del Varazze Club Nautico, che sabato 16 Maggio ha tagliato anche lui il traguardo dei 90 anni, ed è stato festeggiato da amici e parenti proprio nella sede del circolo a lui più caro, e per il quale ha dedicato tempo e fatica per divulgare ed insegnare lo sport della vela a tutti i giovani.
Ricco buffet di squisite ed elaborate pietanze, da tutti apprezzate, per finire con gli amaretti di Santa Caterina e la regina delle torte, appositamente realizzata dal maestro pasticcere varazzino Canepa: 20 kg. di pura bontà per la vista e il palato. Antica e rinomata la “Pasticceria Canepa” situata nel centro storico cittadino, che festeggia anch’essa 90 anni di attività, essendo stata fondata nel 1919.
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Per approfondire e meglio conoscere una consolidata realtà di Varazze:
Da “Mentelocale” – I 90 anni del Varazze Club Nautico
“Nella cittadina ligure la tradizione marinaresca risale a molti secoli fa. Sabato 3 ottobre la festa alla Marina. Di Silvia Leoncini – Genova 30 settembre 2009.
Grande festa alla Marina di Varazze, sabato 3 ottobre, per i 90 anni del Club Nautico. Prove tecniche di centenario, come le chiama il presidente, Gianni Carosso: l’occasione è perfetta anche per presentare il libro sulla sua storia, scritto col cuore dal giornalista Paolo Valpolini.
Varazze, ovvero Varagine, cioè l’antica Ad Navalia dei Romani, vanta una tradizione di marineria lunga molti secoli. E non sono stati solo marinai, i varazzini, bensì cordai, scultori di polene, maestri d’ascia e costruttori di piccole e grandi imbarcazioni: nel 1200 partirono in parecchi alla volta della Francia, il cui re – per quanto potente – non aveva né una flotta né qualcuno che la sapesse costruire.
Il nostro magnifico arenile, invece, che abbraccia il mare col suo arco da Punta Mola a Punta Aspera, era già allora, si dice, tutto un cantiere, e da lì in avanti fu un continuo crescendo.
Data 1854 la fondazione del più noto, forse, fra tutti i cantieri, quel Baglietto che già allora costruiva imbarcazioni così forti che – come accadde alla jole Ora e Sempre – venivano a volte escluse dalle regate per schiacciante superiorità.
Sì, perché il mare, a Varazze, più che una miniera di pesci è stato sempre una strada per trasportare e commerciare ed una pista per correre.
Era finita da un anno la Grande Guerra, che già nel 1919 nasceva il Varazze Club Nautico, col suo guidone triangolare, caratterizzato dalla croce rossa in campo bianco e la V blu nel quadrante in alto a sinistra: fondato da personaggi locali di ceto medio alto, con una gran voglia di sport, aderì quasi subito al Regio Yacht Club Italiano, e nel 1923 rappresentava una delle 16 realtà nazionali in campo velico, la nona iscritta alla F.I.V. in ordine di tempo.
Sotto la bandiera del VCN, e sotto quella dei club da lui a volte gemmati (come l’Argus o il Club Vela Spirito), regatarono e vinsero barche di classi ormai scomparse, come le Lupe (nome ‘di regime’ per una barca di fine anni ’20, simile ad un dinghy) e gli Argus, gozzi liguri a vela: la domenica il golfo varazzino era punteggiato di barche, arrivate per la competizione anche al traino di gozzi o rimorchiatori: non c’erano auto che trasportassero carrelli in autostrada, come si fa invece oggi.
Tutto fu fermato dalla barriera antisbarco costruita dai tedeschi negli anni ’40, ma già il 12 giugno del 1945 ritrovava forma la voglia di veleggiare, con la prima assemblea dei soci del dopoguerra, una settantina in tutto, e la costituzione di un direttivo provvisorio.
All’ombra del guidone del VCN si formarono grandi velisti del passato, come Romualdo Macioce, Alfredo Rebagliati, Luigi de Manincor, Pino e Tonitto Carattino, olimpionici ad Helsinki nel 1952, loro cugino Menitto, Carlo Maria Spirito, Andrea Gambetta ‘Castellin’, e del presente, come Pietro Bortoletto, Elisa Cecconi, Elisabetta Sacchegiani.
Si formarono, abbiamo detto, ma non sempre proseguirono col VCN, perché – ad onta della grinta sempre dimostrata dai soci – esso fu, nella sua lunga vita, spesso limitato da problemi tecnici, come la mancanza di fondi adeguati o di una sede propria. Quasi ogni tratto di costa varazzina ha ospitato una sede sociale del VCN, vero e proprio navigatore errante, costretto perfino, passato, a cercar asilo in una tabaccheria; dal 1960 al 90 circa, poi, si associò con la LNI, l’unica titolata a richiedere la concessione di una porzione di arenile demaniale su cui stabilirsi.
Cose ormai passate: ora la sede c’è, e nuova anche, nella bella cornice della Marina di Varazze, ed i 350 soci (ma ci fu un periodo in cui si arrivò a 500!) concedono al VCN non certo la ricchezza, ma un minimo di respiro tranquillo. La voglia di fare è, se si può, ancora aumentata: una sezione di canoisti, molto nutrita, si è aggiunta al ‘comparto vela’ e nascono sempre nuove iniziative, come il corso di vela in collaborazione con le scuole elementari o i 12 campi-vela per bambini con grave patologia diabetica, tenuti in collaborazione con l’Ospedale Gaslini di Genova.
Per crescere, e bene, i bambini sul VCN ci possono contare. E i grandi pure, perché lo sport insegna la tenacia, che serve sempre.
Buon Compleanno, quindi, mitico, vecchio Varazze Club Nautico.”