Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 20.06.2007.
PonentevarazzinoNews
La Liguria e Varazze stanno vivendo una seconda “RAPALLIZAZIONE”?
In Liguria stiamo assistendo da tempo a una metodica, programmata e inarrestabile azione di intervento sul territorio, che ha come scopo primario, volutamente non dichiarato, di favorire l’impegno diretto del privato nella realizzazione di opere di pubblico interesse e, soprattutto, coordinare il recupero di vecchie e fatiscenti strutture industriali dismesse, ubicate in posizione di pregio e di sicuro interesse turistico alberghiero e per la realizzazione di seconde case. Sensazione che percepiamo noi comuni cittadini, non impegnati nei partiti politici, leggendo i quotidiani e i periodici che, ogni tanto, trattano lo spinoso argomento.
Stiamo vivendo una seconda “rapallizazione“, abbiamo letto e sentito dire. Noi non lo crediamo possibile, anzi, pensiamo che quel fenomeno non si possa più ripetere, ci deve servire però come esperienza per meglio gestire il presente e il futuro. I danni allora causati sono, forse è più giusto dire dovrebbero essere, un monito per noi tutti, compreso i Pubblici Amministratori.
Il pericolo odierno è decisamente un altro, molto più pericoloso e devastante per le nostre povere coste, e non solo, che hanno dovuto sopportare interventi di ogni tipo in passato, ma che non pensavamo potessero essere sottoposti ad un massiccio e devastante piano di modifica e stravolgimento ambientale, mascherato e camuffato da recupero e miglioramento socio-economico. Dove sono le associazioni ambientaliste e i tanto osannati “Verdi”, votati ed eletti perché si prendan cura anche del mantenimento e salvaguardia del territorio?
Un articolo inchiesta dell’Espresso del mese di giugno 2007 a firma di Peter Gomez, dal titolo “Il fronte del porto” e sottotitolo “La Liguria si riempie di torri e moli per yacht. Ma dietro la corsa al cemento ci sono i politici, vecchi e nuovi”, ha attirato la nostra attenzione; ne vogliamo parlare per condividere il contenuto, molto forte, dettagliato e accusatorio, con chi abitualmente ci legge e segue le iniziative che intraprendiamo a favore del quartiere.
Non è la prima volta che leggiamo simili servizi giornalistici con tanto di resoconti e nominativi di eminenti personaggi politici e loro congiunti. Per cortesia, smentite; fate fioccare querele e denuncie, con sostanziose richieste di danni (da evolvere in beneficenza naturalmente), a chi vi tira cosi sfrontatamente e pesantemente in ballo nelle operazioni di alta ingegneria finanziaria, messe in atto nella nostra Regione da “potenti” gruppi economici e di potere. (Articolo allegato – L’espresso di giugno 2007 – Il fronte del porto – La cementificazione in Liguria).
Noi poveri cittadini siamo frastornati, delusi e arrabbiati; i politici che eleggiamo nelle varie Amministrazioni locali e nazionali, escluso Lei, naturalmente, che sta leggendo la nostra riflessione e, forse tanti altri, ma sicuramente la maggioranza no, non ci tengono nella dovuta considerazione.
Ci dobbiamo trattenere, per non esplodere in sonore risate, quando sentiamo pontificare: “Noi siamo al servizio del cittadino, e lui che ci ha dato questo mandato ed a lui dobbiamo rispondere”, ed ancora “Il cittadino deve essere tenuto al corrente di ogni nostro atto, perché amministriamo la cosa pubblica in suo nome e per suo conto”, e poi ancora “Il cittadino ha diritto a essere ascoltato e dobbiamo tenere conto delle sue richieste e considerazioni, con lui dobbiamo confrontarci continuamente e costantemente per tutta la durata del mandato. A lui dobbiamo rispondere del nostro operato, ha pertanto il diritto di chiedere e noi il dovere di rispondere”.
Con questa breve riflessione, pensiamo di avere contribuito a convalidare la tesi esposta e sostenuta da Antonella Granero, nell’articolo del quotidiano “Il Secolo XIX“ del 17 giugno dal titolo, “Politica fai-da-te: boom di comitati. – Il proliferare dei Comitati è un segno della crisi della politica.” (Vedere art. linkato online).
Una riflessione la meritano anche i tanti convegni, manifestazioni, riunioni e assemblee che da tempo si susseguono, e che in questi giorni vede proprio la provincia di Savona in forte fermento:
“¢ Questa città è destinata a un futuro da fossile – stasera show in piazza del popolo, Beppe Grillo anticipa le bordate su cemento, carbone e speculatori” (Vedere art. linkato online);
“¢ Come difendere la costa savonese ““ Convegno su “Territorio e ambiente: un progetto oltre il cemento. La difesa della linea di costa della Liguria (e non solo)”, giovedଠalle 16.30 nel salone della Provincia di Savona. L’appuntamento, organizzato dal comitato regionale ligure di Legambiente-circolo “Chico Mendes Savona”, sarà occasione per rilanciare il tema della cementificazione del territorio della nostra regione, tra le più belle ed interessanti d’Italia. Sono previsti interventi di personalità di spicco della politica, delle associazioni ambientaliste e dell’informazione. (Vedere art. del quotidiano il Secolo XIX del 19 giugno linkato online).
“¢ Ecco la Varazze del domani voluta da Busso – Questi i progetti della zona di Ponente che prevedono una rivoluzione edilizia. (Vedere art. del quotidiano La Stampa del 19 giugno linkato online).
“¢ Varazze – Venerdଠassemblea al palasport sul recupero del retroporto – (Vedere art. del quotidiano Il Secolo XIX del 19 giugno linkato online).
L’elenco delle riunioni, convegni e altro, organizzati in questi giorni in provincia, e notevole e non lo riportiamo; volevamo solo evidenziare come il tema sia dibattuto “in lungo e in largo”, in quanto riveste una particolare priorità sia per i cittadini e sia per gli Amministratori, naturalmente con motivazioni diverse, spesso opposte. Non trascurabili, in alcuni casi, i contrasti tra le forze politiche locali, provinciali e regionali, che complicano notevolmente il già aggrovigliato scenario. Certo non sono meno dannosi, per noi cittadini e per il territorio, accordi presi tra forze politiche e poteri economici, senza che l’opposizione, associazioni ambientaliste e comitati vari facciano sentire il loro dissenso, o gridino la rabbia e l’indignazione per progetti palesemente in contrasto con la buona decenza, prima ancora che con leggi e regolamenti.
Varazze non è un’isola felice, è parte integrante del contesto provinciale e regionale; vive più o meno le difficoltà e contraddizioni che affligono i nostri vicini e l’intero paese. Venerdଠsera 22 giugno l’Assessore G.B. Busso, il tre volte Sindaco e tantissime volte Consigliere e Assessore, ci spiegherà perché il referendum consultivo sull’annullamento della delibera, che ha approvato il recupero del ponente cittadino, chiesto da una parte dell’opposizione, non deve essere votato e perché invece dobbiamo accettare il progetto di riqualificazione da Lui voluto, preparato e gestito nei minimi particolari, fino alle ultime modifiche concordate con la Regione Liguria, con i proprietari dei locali industriali dismessi e con quelli da convertire.
Noi che abitiamo nel quartiere di San Nazario vogliamo vedere partire i lavori del recupero, che aspettiamo da anni, troppi, per non farci pensare che se anche in questa occasione non si trova un giusto accordo chissà , quando ne riparleremo nuovamente. Ma questa nostra aspettativa non deve essere confusa come un’accettazione incondizionata di studi e progetti, cosଠcome presentati da uno o dall’altro. Il desiderio, più volte esternato, è quello di vedere le forze politiche varazzine, le associazioni e le parti direttamente interessate agli interventi nelle diverse aree, seduti intorno a un tavolo per trovare la migliore soluzione ai problemi sorti in seguito al dibattito oramai aperto nella città . Gli arroccamenti su posizioni a volte anche poco difendibili, non ci convincono e non ci fanno ben sperare per il futuro. Siamo sicuri che, indipendentemente dal referendum, le problematiche non affrontate e risolte oggi torneranno domani con maggiore risolutezza.
Questo comitato ha fiducia e confida molto sulla responsabile capacità dell’esperto uomo politico varazzino, di sapere affrontare le problematiche sorte intorno a questo argomento, e di riuscire a trovare un’uscita all’opprimente ristagno, che non può che imputridire ed appestare l’aria se non fatto defluire al più presto. Siamo anzi certi che non si farà sfuggire l’occasione, come faranno responsabilmente anche i politici dell’opposizione, di porre fine al dannoso duro confronto e cercare d’impostare un salutare e proficuo dialogo, che porterà benefici a loro stessi e alla città . Saper valutare quando è giunto il momento di deporre le “armi” e cambiare strategia, è sinonimo di grande maturità politica e intellettuale. Noi e tutti i varazzini di buona volontà ci contiamo molto.
Firmato: Il direttivo.
Riportiamo link ad articolo di: Savonanotizie di venerdì 22 giugno 2007.
Varazze. Il Comitato Ponente contro la “rapallizazione†e non solo
In Liguria – affermano dal direttivo del CP Varazzino – stiamo assistendo da tempo a una metodica, programmata e inarrestabile azione di intervento sul territorio, che ha come scopo primario, volutamente non dichiarato, di favorire l’impegno diretto del privato nella realizzazione di opere di pubblico interesse e, soprattutto, coordinare il recupero di vecchie e fatiscenti,…[Continua]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 23 Giugno 2007 @ 17:21
Riportiamo link ad articolo di: Il Vostro Giornale giovedì 21 giugno 2007.
La Liguria e Varazze stanno vivendo una seconda “rapallizzazione�
In Liguria stiamo assistendo da tempo a una metodica, programmata e inarrestabile azione di intervento sul territorio, che ha come scopo primario, volutamente non dichiarato, di favorire l’impegno diretto del privato nella realizzazione di opere di pubblico interesse e, soprattutto, coordinare il recupero di vecchie e fatiscenti strutture industriali dismesse…[Continua]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 23 Giugno 2007 @ 20:51
Riportiamo link ad articolo di:Genovapress di domenica 24 giugno 2007.
PONENTEVARAZZINONEWS: LA LIGURIA E VARAZZE STANNO VIVENDO UNA SECONDA “RAPALLIZAZIONE�
In Liguria stiamo assistendo da tempo a una metodica, programmata e inarrestabile azione di intervento sul territorio, che ha come scopo primario, volutamente non dichiarato, di favorire l’impegno,… [Continua]
Commento by Comitato Ponente Varazzino — 24 Giugno 2007 @ 21:28