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26 Gennaio 2023

Eventi culturali di febbraio in programma nella Biblioteca E. Montale di Varazze

PonentevazzinoNews
Varazze, 26.01.2023.                                  Home page

Eventi culturali di febbraio in programma nella Biblioteca E. Montale di Varazze

A Varazze, nella Civica Biblioteca “E. Montale”, continuano anche a febbraio gli appuntamenti culturali “Biblioteche pubbliche e lettura“, con la partecipazione di scrittori, giornalisti ed esperti relatori del locale associazionismo e, “Nati per leggere“, laboratori settimanali di lettura per bambini da 0 a 3 e da 3 a 6 anni.
Due progetti di livello nazionale, fatti propri e organizzati dall’Assessore Mariangela Calcagno, per promuovere la lettura e l’interesse soprattutto per le pubblicazioni cartacee, che non hanno bisogno di connessioni, basta voltare manualmente la pagina per continuare a leggere.

Ed ecco il programma incontri per il mese di febbraio 2023:

– “Nati per leggere”: (*)
tutti i martedì letture con l’operatore della biblioteca dalle ore 16:00 alle 17:00 “Leggimi Forte” da 0 a 3 anni; dalle ore 17:00 alle 18:00 “Storie Piccoline” da 3 a 6 anni. Si richiede la presenza di un adulto durante le attività.

–  “Biblioteche pubbliche e lettura(**)Appuntamenti culturali con gli autori:
Sabato 11 alle ore 16:30, presentazione di “Guerra pace e nonviolenza“, Attualità di Claudio Baglietto, Biblion, Milano 2022, a cura di Magda Tassinari e Beppe Olcese. Relatori Pietro Politi (direttore del centro studi Gobetti) con Magda Tassinari. storica dell’arte.
Venerdì 24 alle ore 15:30, conferenza su “Storia della bandiera nazionale e della bandiera della Marina Militare” a cura dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia “Gruppo S.T.V. medaglia d’argento Michelangelo Corosu” di Varazze.
Sabato 25 alle ore 16:00, presentazione della tesi di laurea “Cantieristica navale a Varazze tra il XIV e il XIX secolo” del Dr. Jacopo Vanali.

Per approfondire:
– Sabato 11 febbraio 2023 alle ore 16:30, presentazione di “Guerra pace e nonviolenza”, Attualità di Claudio Baglietto.
Il commento di Massimiliano Fortuna, responsabile della biblioteca del Centro Studi Sereno Regis: «Quando penso alla, breve quanto intensa, vicenda umana di Claudio Baglietto il primo aggettivo che mi viene spontaneo associarle è «luminosa». Davvero si tratta di una figura luminosa, la cui vita si è caratterizzata per una rara integrità morale, segnata dalla volontà di essere coerente con i profondi convincimenti della propria coscienza a discapito di ogni possibile tornaconto economico e professionale.
Claudio Baglietto e Aldo Capitini, il maggiore teorico della nonviolenza nell’Italia del Novecento, erano profondamente amici e tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta le loro vite si incrociarono a Pisa. In quel periodo di stretta relazione si trovarono ad animare il fermento culturale, e sotterraneamente antifascista, della Normale. Nel luglio del 1932, ottenuta una borsa di studio per approfondire la filosofia di Martin Heidegger, Baglietto si reca a Friburgo. È il momento spartiacque della sua esistenza, qui infatti matura la decisione di non fare più ritorno in Italia per non svolgere il servizio militare. Per otto anni vivrà in esilio tra la Svizzera e la Francia segnato da non poche difficoltà e ristrettezze, la morte lo coglierà a Basilea nel 1940 a soli 31 anni d’età.
Di questa vita di esemplare coerenza non molto si sa e poco sino a oggi è stato scritto e indagato con approfondimento critico. Ecco perché il libro, uscito quest’anno, Guerra, pace, nonviolenza. Attualità di Claudio Baglietto, curato da Magda Tassinari e Beppe Olcese, rappresenta una novità da segnalare con piacere e contribuisce, almeno in parte, a colmare una lacuna storiografica. Queste pagine, più precisamente, corrispondono alla pubblicazione dei lavori di un convegno dal medesimo titolo svoltosi alcuni anni fa (2016) a Varazze, città natale di Baglietto.
Il saggio guida del libro è, direi, quello di Magda Tassinari, pronipote di Baglietto, che ne ricostruisce il percorso biografico con un attento studio d’archivio, nel quale mi pare si fondino assieme il rigore dell’indagine e uno sguardo di amorevole partecipazione alla vita del prozio.»

. www.storiapatriasavona.it: … L’articolo Claudio Baglietto, presentazione atti del convegno del 2016, a cura di Magda Tassinari e Beppe Olcese proviene da Storia Patria …>>

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– Venerdì 24 alle ore 15:30, conferenza su Storia della Bandiera Nazionale e della Bandiera della Marina Militare“.
Ministero della Difesa – Marina Militare: Nascita ed evoluzione della Bandiera Nazionale e delle Bandiere Navali.
«… Il 23 marzo del 1848 Carlo Alberto di Savoia, sceso in campo contro gli austriaci insieme all’Italia insorta, scelse come vessillo delle proprie truppe “lo scudo Savoia sovrapposto alla bandiera italiana” che, invariato nel corso del Risorgimento, diventò, nel 1861, la bandiera nazionale del nuovo Regno d’Italia.
L’11 aprile dello stesso anno, il Re concesse poi alle navi da guerra d’inalberare bandiera nazionale tricolore con un apposito decreto.
Nel 1947, in seguito alla mutata forma dello Stato conseguente all’esito del referendum istituzionale del giugno dell’anno precedente, la bandiera nazionale perse al centro della striscia di colore bianco lo scudo dei Savoia. Conseguentemente, con il decreto legislativo del 9 novembre n. 1305, fu istituita la nuova bandiera navale sia per la Marina Mercantile che per quella Militare.
Per la Marina. Militare, la bandiera navale è costituita dal tricolore italiano, caricato, al centro della banda bianca, dall’emblema araldico della Marina Militare, rappresentante in quattro parti gli stemmi delle Repubbliche marinare (Venezia-Pisa-Genova-Amalfi) e sormontata da una corona turrita e rostrata.» … Per ulteriori approfondimenti: … Marina Militare …>>

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Sabato 25 alle ore 16:00, presentazione della tesi di laurea:Cantieristica navale a Varazze tra il XIV e il XIX secolo del Dr. Jacopo Vanali.
. Da Turismo Savona: … Racconti marinari Storie marinare – Armatori e costruttori di Varazze.
«Un altro estratto dell’oramai, introvabile libro di Giovanni Bono Ferrari “L’epoca eroica della vela – capitani e bastimenti di Genova e della Riviera di ponente nel secolo XIX scritto nel 1941” (***), ci riporta indietro nel tempo, quando gli armatori e i costruttori di Varazze erano all’apice della loro potenza.
Armatori e costruttori di Varazze. Era e fu ben naturale che la Varazze del secolo XIX, tutta presa nella febbre delle grandi costruzioni navali per conto di terzi, dedicasse poche energie alla vera navigazione. Risultarono perciò piuttosto poche le famiglie veramente armatoriali.
Il nucleo principale lo diedero i costruttori Cerruti dei vari casati omonimi. Il più grande armatore, per numero di navi, fu un Camogliese benemerito, il Cap. Cav. Prospero Lavarello, che considerò Varazze la sua seconda patria. I suoi figli Cap. Gio. Batta Lavarello e Cap. Giuseppe Lavarello furono degni di cotale padre e ne proseguirono le attività armatoriali. Altri armatori di quei tempi furono: Bruzzone Cav. Paolo, Cap. Ferro Gerolamo, Cap. Ciarlo Gerolamo, Cap. G.B. Ferro, Viganego Cav. Giuseppe. E poscia i tanti rami Cerruti.
I grandi costruttori navali che durante il secolo XIX lavorarono indefessamente su cantieri di Varazze furono: Cerruti Bartolomeo fu Cristoforo; Fratelli Cerruti fu Bartolomeo; Antonio Cerruti; Fratelli Cerruti di Antonio; Craviotto Michele; Craviotto Domenico; Cerruti Cav. Agostino; Cerruti Cav. Nicolò; Aschero Gerolamo; Baglietto Gio. Batta; Delfino Gerolamo; Imossi Nazario; Bollo Antonio; Scala Giacomo; Vallino Pantaleo; Camogli Gio. Batta fu Francesco e Camogli Bernardo fu Francesco.
Pur avendo costruito navi di minor tonnellaggio, sono degnissimi di essere ricordati: Pietro Baglietto; Bevilacqua Giuseppe; Michele Baglietto, Guastavino Antonio; Pietro Fazio; Andrea Ferro; Parodi Ambrogio e Vallarino Giuseppe.» … Per ulteriori approfondimenti: … Turismo Savona …>>

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(*) Nati per Leggere: «L’evidenza scientifica dimostra che i primi anni di vita sono fondamentali per la salute e lo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale del bambino, con effetti significativi per tutta la vita adulta.
Sviluppato assieme all’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, il programma è presente in tutte le regioni italiane.
Propone gratuitamente alle famiglie con bambini fino a 6 anni di età attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli.
Le attività sono realizzate con il contributo economico del Centro per il Libro e la Lettura, delle Regioni, delle Province e dei Comuni partecipanti al programma, e grazie all’attività degli operatori dell’infanzia e dei volontari.» … Per approfondire …>>

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(**) – AIB – “Biblioteche pubbliche e lettura”:
«La biblioteca pubblica come servizio essenziale per lo sviluppo individuale delle persone, per lo sviluppo e la competitività economica del territorio, per la democrazia, per il radicamento delle abitudini di lettura, per l’ampliamento del mercato editoriale.
… L’Associazione Italiana Biblioteche nel 2010 ha avviato una campagna di comunicazione e di advocacy a favore delle biblioteche pubbliche e della lettura. Lettura e biblioteche sono due nodi di un intreccio più ampio, legati da una trama di relazioni inscindibili: la crescita della prima genera benefici alle seconde, così come una politica di investimenti a favore delle biblioteche è un buon viatico per il consolidamento delle pratiche di lettura. La lettura è un’attività fondamentale per veicolare saperi, cultura, informazione, per favorire l’integrazione e prevenire l’esclusione sociale delle persone. Una delle condizioni favorevoli al suo radicamento è l’esistenza di biblioteche pubbliche diffuse capillarmente sul territorio nazionale, capaci di offrire una pluralità servizi di informazione e in grado di allestire un’offerta ampia, varia, calibrata sui bisogni di pubblici differenziati per età, interessi, istruzione, estrazione sociale, provenienza. Un’altra condizione irrinunciabile riguarda il “consenso”: se la lettura viene percepita come attività importante, anche i luoghi della lettura guadagnano posizioni nel sentire collettivo, diventano luoghi dove stare, dove incontrarsi, nei quali condividere esperienze e conoscenze. Le biblioteche hanno bisogno di visibilità, di consenso, di alleanze, di risorse e di competenze.» … Per ulteriori approfondimenti: … Associazione Italiana Biblioteche …>>

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(***) Il libro: … L’epoca eroica della vela. Capitani e bastimenti di Genova e della Riviera di Ponente nel secolo XIX di Bono Ferrari Giovanni. Edizione illustrata con 215 disegni a penna dell’Autore. Unica edizione, molto poco comune, stampata in soli 600 esemplari numerati dal 21 al 600. Storia della marineria genovese e ponentina, con notizie puntuali sulle vite dei capitani di mare e le descrizioni dei bastimenti, suddivisi per città e paesi.

Fonte: Città di Varazze

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