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5 Settembre 2009

Sviluppare l’uso dell’energia solare e delle altre energie rinnovabili

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Varazze, 5 settembre 2009.

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Sviluppare l’uso dell’energia solare e delle altre energie rinnovabili

a-caccia-di-energia-09A caccia di “Energia per l’astronave Terra” di G. Bologna
 
Da ‘Greenreport.it’ del 28 agosto 2009 – Omississ … – John Holdren, capo scientifico della Casa Bianca, in una sua tabella indica che cosa potrebbe avvenire se si mantenesse l’attuale livello di crescita delle nostre società, senza alcun intervento correttivo: entro questo secolo una popolazione umana dai 6,1 miliardi del 2000 passerebbe ai 9 del 2050 ed ai 10 del 2100; una crescita dell’economia mondiale, del prodotto globale lordo, dai 45.000 miliardi di dollari del 2000, ai 150.000 del 2050  ed ai 480.000 miliardi di dollari del 2100; un consumo energetico che passerebbe dai 450 EJ (esajuole) del 2000 ai 900 del 2050 ed ai 1.800 del 2100, tutto questo con incrementi delle emissioni di carbonio in atmosfera, modifica globale dei cicli biogeochimici, distruzione progressiva di ecosistemi e biodiversità, riduzione dei cicli idrici ecc.

Una vera follia che non sembra interessare più di tanto i nostri politici. Proprio per questo motivo mi permetto di suggerire a tutti i politici e coloro i quali hanno più di altri nelle loro mani le sorti delle nostre società, a leggere lo straordinario agile e godibilissimo libro scritto da due noti esperti di energia Nicola Armaroli che lavora all’Istituto per la sintesi organica e la foto reattività del CNR ed il grande Vincenzo Balzani, professore di chimica all’Università di Bologna, grande esperto di fotochimica e nanotecnologie, uno degli scienziati italiani più citati all’estero.  Il libro si intitola “Energia per l’astronave Terra. Quanta ne usiamo, come la produciamo, che cosa ci riserva il futuro” ed è edito da Zanichelli nella serie “Chiavi di lettura” ad un costo di 11,50 euro.

Armaroli e Balzani scrivono con grande chiarezza: «E’ giunto il momento per gli scienziati di dire con franchezza, pubblicamente, ai cittadini e ai politici che nei nostri Paesi l’aumento esponenziale dei consumi energetici è una spirale che deve essere fermata, perché è insostenibile dal punto di vista termodinamico ed ecologico, oltre che inaccettabile sotto l’aspetto morale. Non è possibile rispondere all’aumento continuo della domanda energetica aumentando incessantemente l’offerta, occorre invece intervenire con decisione per ridurre la domanda. Questo è possibile qui e ora.

La classe politica deve capire che quello dell’energia è il grande problema del ventunesimo secolo: è necessario garantire l’approvvigionamento energetico a 6,7 miliardi di persone (che diventeranno più di 8 miliardi tra vent’anni) permettendo una convivenza accettabilmente pacifica senza compromettere in modo irreversibile l’equilibrio della biosfera.

Scelte politiche sagge nel campo dell’energia non sono certamente stimolate dalla pubblicazione di articoli e libri che spargono un facile ottimismo sulla salute del pianeta e sull’andamento delle risorse della Terra. E’ totalmente privo di fondamento scientifico affermare, come fanno alcuni, che c’è grande abbondanza di combustibili fossili, che l’inquinamento atmosferico non è un problema, che il surriscaldamento del pianeta è una bufala e che la popolazione mondiale può tranquillamente aumentare a dismisura. Ed è addirittura scandaloso sostenere, come purtroppo qualcuno fa, che risparmiare energia è inutile o addirittura dannoso. E’ necessaria un’educazione all’uso razionale dell’energia nelle scuole di ogni ordine e grado.

Ognuno deve diventare consapevole del fatto che una luce accesa, un apparecchio elettrico in funzione, un’auto in moto hanno un costo non soltanto economico, ma anche ambientale e sociale.

Soprattutto è necessario comprendere che siamo alle soglie di una nuova epoca e dobbiamo saper guardare lontano. Sviluppare l’uso dell’energia solare e delle altre energie rinnovabili, non quello dell’energia nucleare, è un guardare lontano nel tempo perché non lascia alle prossime generazioni un immane fardello di scorie radioattive. E’ anche un guardare lontano nel mondo, perché, a differenza dei combustibili fossili e dell’uranio, l’energia solare e le altre energie rinnovabili sono presenti in ogni luogo della Terra».

Fonte: ‘Greenreport.it’

Il direttivo.
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