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Tempo di Quaresima
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In occasione del “precetto divino della penitenza di Quaresima della Chiesa Cattolica“, riproponiamo la rappresentazione grafica di Roby Ciarlo e la poesia di Mario Traversi. Un sorriso fa sempre bene in qualsiasi momento, riduce lo stress e contribuisce ad allungare la vita.
Di questi tempi che ci costringono a rivedere tante cose legate al benessere, forse la Quaresima ci insegna a meditare sul necessario, invece che al superfluo, e interpretare il vero senso di un po’ di sacrificio. Non certamente come il signore che per non mangiare carne di venerdì in Quaresima, “si mortifica” con il “pesce“. Non si vuole fare dello spirito, ma solo sottolineare quel che succede per aggirare certe regole.
Tempo di Quaresima
Io sono cristiano, cattolico e osservante / e di Quaresima mi stringo un poco il cordone. / Per questo non sono mai titubante / se la Chiesa dice di fare un po’ di astensione.
Quindi non parlatemi di carne al venerdì: / a tavola so fare della penitenza. / A mia moglie ho detto, stai a sentire, / di certe cose se ne può fare senza. / Prepara due ravioli, ma di verdura.
Il sugo lo puoi fare con qualche noce. / Teniamoci leggeri, so che è dura, / stringiamo i denti e portiamo la croce.
Il pesce la Chiesa dice che si può, / e allora mangiamoci il branzino / che ho pescato l’altro ieri sul molo.
Lo cuoci al forno con due patatine.
Da bere del vino bianco, un bicchierino, / tanto per fare andar giù queste cosucce.
Direi che va bene del Vermentino / che lavora nella pancia come la Fiuggi.
Finiamo la penitenza con il formaggio, / un pochettino di frutta e qualche gelatina.
Lo so è una prova di coraggio, / ma un po’ di sacrificio non rovina.
Se non sappiamo dire di no a certi istinti / in questo tempo di preparazione, / allora vuol dire che siamo tutti finiti / di fronte alla Chiesa e alla nostra religione.
Disegno di Roby Ciarlo e poesia di Mario Traversi.