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Addio alla cara Magnolia del Giardino delle Boschine di Varazze
Da oltre settant’anni svettava nel giardino delle Suore Boschine, aveva conosciuto generazioni di bimbe sciamare come uccellini attorno alla sua protettiva ombra, i suoi bianchi fiori facevano gara con i fiocchi dei grembiulini delle alunne.
Più che un albero era il simbolo di una purezza che accompagnava l’educandato e il gioioso rincorrersi dei giochi di un tempo: il salto della corda, il pampano, la giostra, interrotti dalla campanella che richiamava ai banchi dell’asilo e della scuola.
La Magnolia delle Boschine ha chinato il frondoso capo alla legge degli anni, portando con sé ricordi del tempo che fu, la bella avventura vissuta con gli occhi innocenti di tante bimbe e bimbi.
Qualcuno si è asciugato una lacrima, salutando la vecchia amica della propria infanzia, conscio di un’altra pagina della Varazze di ieri che se ne va. “Dura lex sed lex“, dicevano i romani.
Addio cara Magnolia
Ha chinato il capo
come dama in preghiera,
le fronde sparse
alla ricerca di impossibili orme
che il tempo ha cancellato.
Trilli di bimbi e cinguettii di uccelli
in stagioni di eterne primavere di vita,
girotondi di sorrisi e di tenue confidenze
alla tua ombra.
Addio cara, vecchia Magnolia,
con te, altri rami si confondono
nodosi e senza fiori,
che ti hanno visto crescere
in un tripudio di vita.
(Testo con poesia e immagini di Mario Traversi)
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