Conferenza di don Claudio Doglio a Varazze: … Pace per Gerusalemme

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Con l’emblematico titolo “Domandate pace per Gerusalemme“, don Claudio Doglio, lunedì 19 agosto 2024, alle ore 21, nella chiesa di S. Ambrogio, di cui è seguito ed apprezzato Parroco, ha ripreso la conferenza sulla genesi del conflitto israelo-palestinese, interrotta dalla pioggia abbattutasi sul sagrato della Collegiata, nella serata del 2 agosto u.s., evitando così sgradevoli interferenze atmosferiche.

La conferenza, alla quale ha assistito un folto e attento pubblico, presente, per l’Amministrazione Comunale, l’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, si è articolata su “Riflessioni guidate dallo stesso don Doglio”, precedute e intermezzate da alcuni graditi interventi musicali di Lorenzo Delucchi, giovanissimo e affermato organista, che ha eseguito applauditi brani di Beethoven, Mozart e Schubert, in una indovinata simbiosi tra musica e preghiera personale in favore della pace in Terrasanta, per dare un senso di impegno cristiano all’evento,

Il tema della serata si presentava in tutta la sua ormai nota complicanza, di cui, ogni giorno, si hanno notizie contrastanti., che don Doglio ha svolto con un’accurata analisi storico-religiosa, partendo dall’idea-progetto di Theodor Herzl, propugnatore di un Sionismo Politico che portasse alla realizzazione di un “focolare“, futuro vero stato ebraico, fortemente contrastato fin dall’inizio dai paesi arabi e da una politica ambigua delle grandi potenze, soprattutto Inghilterra e Francia.

“Il corso della storia, – ha spiegato don Doglio – ha seguito alti e bassi, a cominciare dalla proclamazione dello stato d’Israele nel 1948, a cui seguì la prima guerra da parte della coalizione arabo-musulmana, quindi altre guerre nel 1956 e quella cosiddetta del Kippur, nel 1973, tutte vinte da Israele che inglobò nuovi territori, complicando ulteriormente la situazione, alla quale a nulla valsero diversi tentativi delle Nazioni Unite e dei vari Presidenti degli Stati Uniti, tuttora in essere.

L’intifada (lotta popolare palestinese) successivi colpi di scena, l’ascesa di Nasser e di Arafat, l’illusione di una raggiunta intesa di pace, naufragata dopo Camp David con l’assassinio di Rabin e di Sadat, con il fatale avvento di Habbas, è l’amaro pane di questi giorni di cui si nutrono centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini che si contendono quel territorio chiamato Terrasanta, dove dovrebbe regnare la pace, con Gerusalemme internazionalizzata, come progettavano le Nazioni Unite, invece del sangue, che scorre senza tregua”. A questo punto cosa possono fare, al di là delle parole, dei tentativi di difficili tregue, del bla bla della Cancellerie e di chi ha biechi interessi di guadagno da tutto questo sangue versato, vedi i trafficanti di armi e molti poteri occulti?”

“Noi cristiani possiamo e abbiamo il dovere di farlo e di essere coinvolti in questa terribile guerra fratricida, – dice don Doglio – con l’unica, ma potente arma che abbiamo: la preghiera, affinché il Cielo risponda alle nostre suppliche di pace. (Prima che la disperazione, aggiungiamo noi, non ci faccia gettare la spugna e toccare il tappeto di un KO senza risveglio.)”

Don Claudio Doglio non si è rifugiato in lambicchi di ipotesi per uscire fuori dall’inferno della striscia di Gaza, ma con un finale che ci riporta alla fede, alla nostra fede cristiana, nata dalla comprensione che arriva al perdono per il sacrificio dello stesso figlio di Dio, ci fa capire che non siamo disarmati e che possiamo contrastare il male con la preghiera. Più che una riflessione è un impegno.

Complimenti don Doglio. Ascoltarla, oltre che un piacere, diventa preghiera, Grazie.

(Testo e immagini di Mario Traversi)

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Questo articolo è stato pubblicato il 21 Ago 2024 alle 15:35 ed è archiviato nelle categorie Laboratori per bambine-1. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Attualmente sia i commenti sia i ping sono chiusi.

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