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Varazze, 1.09.2023. Home page
“I Promessi Sposi e la Bibbia” per la terza conferenza di don Claudio Doglio
Sul filo conduttore della figura di donna Prassede, inclinata al bene, ma errante nel compierlo, per mancanza di conoscenza, don Claudio Doglio, Parroco di S. Ambrogio e noto teologo con un ricco palmares nel campo della divulgazione della cultura, attinente temi religiosi, che appartengono al bagaglio storico/letterario della nostra civiltà occidentale e non solo, mercoledì 30 agosto 2023 a Varazze, nel “Giardino delle Boschine“, ha concluso il ciclo di conferenze su Alessandro Manzoni e le sue opere, affrontando, il non facile compito rappresentato dal bene e dal male, insiti nell’opera omnia “I Promessi Sposi“.
Dalla FP della Città di Varazze:
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Un prologo, diciamo subito, che ha dato il via a tutta una serie di dotte spiegazioni sul vero significato di questo dualismo che è alla base dei nostri comportamenti, spesso, comodamente affiancati, da alibi in cui viene compromessa la Provvidenza, quale intervento che arriva a sanare situazioni che solo, l’uomo può e deve risolvere nelle sue scelte di vita e di maturità.
Dal tranquillo e confortante “seggiolone” di un don Abbondio che si autoassolve nel compiacimento di salvare la propria incolumità pensando solo “a fare i fatti suoi“, ai dubbi di Renzo e Lucia (lui si veste di Provvidenza nel caso dell’aiuto a una povera famiglia), emerge la positività sconvolgente dell’Innominato, l’uomo perduto che si ravvede, votato ad una vita finalmente illuminata dalla fede e da un sincero pentimento, nonché dalla figura del Cardinale Federico Borromeo.
“Manzoni“, afferma don Doglio, conosceva molto bene la Bibbia, forte di una preparazione di eccellenza, frutto di intensi e proficui studi e di una fonte di preziosi contatti collaborativi con studiosi del suo tempo e una ricca biblioteca di testi che ne erano le colonne portanti del suo sapere, dalla Bibbia, “parola di Dio“, ha tratto le radici del suo capolavoro massimo, quale esempio dell’amore e della parola che ne sono il vero humus.
Non cedere al servilismo e all’inerzia, ognuno è responsabile della propria vita. Dio, attraverso i Profeti e la testimonianza di Cristo, ha dato le coordinate per raggiungere la salvezza, sta all’uomo capire come e dove andare, contando sulla sua intelligenza da primato e non aspettarsi che il destino o la Provvidenza siano i soli depositari del suo successo o fallimento.
Una lezione, questa terza e ultima conferenza dell’estate varazzina 2023 di don Claudio Doglio, che lascia un segno per chi è riuscito ad entrare nella dinamica teologica della sua ennesima “Lectio Magistralis“, come giustamente l’ha classificata l’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno nel finale della serata.
Tante, troppe e interessanti spiegazioni con significative “incursioni” storiche, non possono trovare il giusto posto che meriterebbero, con imbarazzo del povero cronista, ma pensiamo che il messaggio manzoniano che ci offre don Doglio, sia abbastanza eloquente: Ascoltare bene prima di dare giudizi affrettati e Impegnarsi invece di crogiolarsi nell’apatia del “seggiolone” don abbondiesco. La vita, paragone delle parole, è impegno e impiego del meglio di noi stessi per gli altri, Senza paure.
Chapeau, don Claudio Doglio, e grazie per quest’altra, opportuna luce accesa.
Tecnico delle proiezioni Gianni Giusto e riprese di Televarazze (AMA Liguria canale 99) con il presidente Piero Spotorno e cameraman Giuseppe Bruzzone, che ringraziamo per la loro abituale disponibilità.
(Testo e immagini di Mario Traversi)
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