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Varazze, 18.01.2023. Home page
Viaggio di Giovanni Martini e Mario Traversi attraverso la storia nell’entroterra di Varazze
A poca distanza dal mare, iniziando da Casanova, vi sono ancora molte cose da scoprire sul nostro passato, basta fare un salto a salutare Andrea Dondo, nella sua “Vecchia Fattoria“, per immergersi in un clima quasi da film western, attraverso i racconti che la sua lunga vita avventurosa riporta con sorprendente lucidità.
“Sono stato in Argentina e poi negli Stati Uniti – spiega Andrea – e in questi due continenti ho lavorato duro come cuoco, prima. e poi come tagliaboschi, quando in Italia il lavoro era poco e non permetteva di tirare su una famiglia.“
Storie affascinanti che poi ripiegano sul nostro territorio, ricco di memorie storiche, di battaglie tra francesi e piemontesi, che a Casanova portano ancora tracce di quel periodo, come il famoso “niccio” della madonna che, a differenza di altri che guardano tutti nella stessa direzione, lungo una vetusta “creusa“, mostra il volto della Vergine voltato in senso opposto, si dice per stigmatizzare l’ascolto di una bestemmia di un soldato di evidente estrazione giacobina.
Tra un bicchiere di buon vino e qualche “boxia“, lunedì 16 gennaio 2022, Giovanni Martini e Mario Traversi, quasi visitatori apostolici alla soglia di Andrea Dondo, su sue indicazioni hanno poi raggiunto la località “Cian de bann-a”, dove l’esploratore varazzino Cap. Giovanni Gaggino aveva messo a dimora un albero di cachi, portato dalla Cina, la cui altezza meravigliava per l’imponenza e i suoi frutti molto copiosi.
Purtroppo, data anche la bassa temperatura e il terreno reso difficile per i danni provocati dai cinghiali, non è stato possibile raggiungere il luogo del “Caco”, le cui ricerche verranno riprese in tempi di clima migliore, ma non potevano mancare altre fruttuose visite, alcune delle quali sono visibili sul sito internet “Quelli sciu da Teiru“, mentre un discorso a parte merita la cappella dedicata al Beato Jacopo, in località Montadò, dove la strada che si diparte da Leicanà è di non facile transito, con buche e avvallamenti anche pericolosi per veicoli e per gli stessi pedoni.
Queste osservazioni spingono a riflettere sulla necessità di un doveroso intervento per valorizzare la zona e onorare il ricordo del nostro illustre concittadino Jacopo da Varagine.
Altre esplorazioni, alcune delle quali di carattere inedito, verranno riprese nel prossimo futuro
(Testo e immagini di Mario Traversi)
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